James Potter era un mago abile e di grande talento, il suo nome era rinomato tra gli studenti di Hogwarts. Molti lo conoscevano per le sue eccezionali capacità nel Quidditch, soprattutto per la sua infatuazione per Lily Evans, ma tutti sapevano che...
Non arrenderti ora è probabile che il tuo bacio migliore la tua risata più forte e il tuo giorno più bello devono ancora venire
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Peter trattenne il respiro, una lacrima solitaria che gli scivolava lungo la guancia mentre si trovava dall'altra parte della porta dell'Infermeria, ascoltando ogni singola parola di James. James era disposto a rischiare tutto per la ragazza perché l'amava davvero, con tutto il cuore. E Peter sapeva, lo sentiva nel profondo della sua anima, che il piano di James avrebbe avuto successo. Perché era chiaro come il giorno che James Potter e Alexis Riddle erano fatti l'uno per l'altro. E quel povero Peter Pettigrew non era nemmeno in gara.
Se potesse fare a modo suo, abbandonerebbe i suoi amici per amore della ragazza. Ma Alexis lo vedeva solo come un Peter timido e stupido. Non era divertente come James, o atletico come lui. Non era coraggioso o affascinante, né possedeva cervelli e talenti naturali. Non l'aveva affascinata come aveva fatto James. Non la faceva ridere come faceva James, né le rallegrava la giornata con i suoi modi dispettosi o rallegrava il suo umore con la sua sola presenza. Per quanto si sforzasse, Peter sapeva di non essere niente in confronto a James. Perché anche se non riusciva a sentirlo, Alexis Riddle era innamorata di James Potter. E questo era bastato a spezzare il cuore del povero Peter.
I suoi pensieri e le lacrime silenziose furono interrotti quando sentì dei passi pesanti avvicinarsi dall'altra parte della porta. Correndo per nascondersi, Peter vide James lasciare il fianco di Alexis e per una volta non lasciò una sorta di guardia con lei. Peter sapeva che doveva rinunciare a lei, ma l'idea di passare un po' di tempo da solo con lei, anche se era incosciente, era troppo allettante. Si intrufolò esitante nella stanza e, sebbene sapesse che non stava infrangendo nessuna regola, sentiva comunque di dover essere estremamente cauto.
Alexis sembrava in un sonno tranquillo, senza alcuna traccia di dolore o disagio sul viso. Peter l'aveva visitata in infermeria prima, ma proprio come nelle loro sessioni di tutoraggio, Remus si era preso la responsabilità di monitorare in qualche modo le interazioni di Peter con la ragazza. Ma ora non doveva fingere di non essere affascinato dalla bellezza della ragazza o tenersi a una certa distanza da lei per il conforto di James. No, in questo momento c'erano solo lui e Alexis.
Adesso era al suo fianco, tenendo la stessa mano che James aveva baciato non più di cinque minuti prima. Peter faticava a mantenere la calma, non essendo mai stato così vicino e intimo con la ragazza.
Si chiese come si sentiva James. Come ci si sentiva ad avere un'intimità naturale, silenziosa e appassionata con lei. Come era stato guardare da vicino quegli occhi verdi e vederli fissare i tuoi. Si chiese come si sentivano le sue mani a vagare per il suo corpo. James sapeva quanto fosse fortunato ad essere stato benedetto dal suono dei suoi gemiti? Quando il suo nome le sfuggiva dalle labbra in un sussulto, sentiva il suo cuore rimanere fermo e le sue vene pompare di adrenalina nel modo in cui Peter immaginava? Si chiese come si sentiva James sapendo di possedere la capacità di darle baci spontanei. Mettera le sue labbra contro le sue e farla sciogliere. James ringraziava Dio o l'universo e le stelle ogni notte per avergli dato tutto ciò che Peter poteva solo desiderare?
