42. GEOCINESI

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Essendo arrivato a capo del problema, rimaneva solo trovare la soluzione, missione che Shirei era intenzionato a portare a termine.

Tentò di immaginare il proprio corpo, con tutti i canali e gli organi disposti nella propria posizione. Cercò i vasi argentati, dove il mana poteva scorrere liberamente, e raggiunse il proprio sterno, luogo di riposo del proprio nucleo. Il mana e l'etere erano condensati al suo interno, tuttavia non aveva la minima idea della loro disposizione geografica. Ricordò le parole di Ada e come lei potesse veicolare l'etere attraverso il mana. Gli rimaneva solo capire come funzionasse il meccanismo.

"Sarebbe molto più semplice se sapessi come controllare l'etere, oppure se avessi i miei ricordi..."

Scosse la testa, non era quello il momento per farsi distrarre dai suoi pensieri. Voleva scoprire il suo passato in modo disperato. Aveva ipotizzato di avere una famiglia ad attenderlo e persone che lo stessero ancora cercando. Nei suoi anni passati al palazzo di Cragar non aveva ricevuto notizie, ma sapeva che le cose sarebbero cambiate una volta giunto nel Mondo Mortale e nell'Altrimondo.

"Se non ci fosse Aena, a quest'ora sarei già con loro... forse."

Ripeté il movimento, dopo essersi reso conto di aver lasciato che i pensieri lo facessero deconcentrare, e tornò all'etere.

Per prima cosa, tentò di spingere l'etere fuori dal nucleo con un respiro profondo. Non fu nemmeno certo di esserci riuscito finché piccole luci non comparvero sullo sfondo nero delle sue palpebre ancora serrate.

Dopo aver fatto ciò, provò a riassorbire le stesse particelle inspirando. Stese le dita delle mani e lasciò che l'etere rientrasse per la stessa via da dove era uscito.

Ebbe il sospetto che il mana avesse accompagnato quel movimento, ma non era capace di distinguere la differenza fra le due energie. Sentì il sudore imperlare la sua fronte, una sensazione particolare e anomala dato il luogo in cui si trovava.

"Sto procedendo senza alcuna idea. Sembra di brancolare nel buio."

All'improvviso, ebbe un lampo di genio.

"Devo ricordare che mana e etere possono essere convertiti fra loro nel mio nucleo. Non so ancora come, ma credo di poterlo controllare con la mia volontà."

Lo Stirpemista cercò di veicolare il mana verso i suoi occhi, concentrandosi sull'energia che sentiva scorrere dentro di sé. Tentò di guidarla con la sua volontà, di incanalarla in un flusso diretto verso l'apparato visivo, ma non accadde nulla. L'etere sembrava ignorare i suoi comandi, ribellandosi a ogni tentativo di controllo come un fiume che rifiuta di essere deviato dal suo corso naturale. Sentì un fremito di frustrazione crescere in lui, ma decise di non arrendersi. Particelle di mana fluirono verso l'alto, attratte dal richiamo della sua aura, riempiendo il nucleo divino fino a renderlo saturo. L'accumulo di energia iniziò a farsi sentire, un peso crescente che premeva contro le barriere del suo stesso corpo, creando un surplus magico che era sul punto di traboccare.

"Se riempio il nucleo di mana, prima che questo si converta, l'etere deve necessariamente essere espulso, solo così posso avere spazio per le particelle che assorbo."

Lo Stirpemista percepì l'energia raggiungere il suo sterno. Sentiva di essere sulla pista giusta. Senza aprire gli occhi, si piegò e si mise a terra. Pensava che meditando avrebbe reso più facile la visualizzazione del processo che voleva attuare all'interno del proprio corpo. Prese un respiro profondo e lasciò che le particelle giungessero alla capsula del nucleo divino. Una sensazione fastidiosa, simile a uno spillo che gonfia un palloncino, si riversò alla base del suo collo, segno che il Tebrione si stesse riempiendo sempre più.

"Adesso devo ricacciare dentro il mana inviato all'apparato visivo."

Fu allora che ci fu l'incidente. Nel ritorno dell'energia magica verso il nucleo, l'etere avrebbe dovuto prendere il suo posto e riempire il canale che andava verso gli occhi, difatti spingendosi in modo meccanico fino ai suoi bulbi. Ciò che lo Stirpemista non aveva calcolato, era la totale inabilità nel controllare il suo corpo.

Maschere Immortali - L'Alba della VeritàHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin