Shirei venne illuminato dalla luce del primo sole.
Rimase fermo a guardare la faglia temporale aprirsi del tutto con un fragore assordante. Il rumore lacerò l'aria come una ferita pulsante nel tessuto del tempo. I mostri, principalmente orchi e goblin di media taglia, si riversarono fuori emettendo urla gutturali e sgraziate.
Il figlio di Cragar le dita della sua mano destra e fece comparire la Lama della Discordia dall'Inframondo. Accanto a lui, Reno alzò il capo con un'espressione accigliata.
"Dobbiamo affrontarli da soli? Noi due contro tutti loro?"
Shirei si voltò a guardare il tenebrae e sentì la sua voce vibrare nella testa. Era la prima volta che sperimentava quel fenomeno bizzarro, ma subito ipotizzò che dovesse trattarsi di qualcosa di speciale.
Reno era il primo tenebrae che aveva generato da un essere cosciente, dunque doveva essere riuscito a conservare la propria capacità di parola all'interno del nuovo corpo.
Possibile che potesse comunicare telepaticamente con tutti i tenebrae?
"Non per metterti fretta, ma tra poco ci raggiungono."
Lo Stirpemista ignorò la voce del suo oscuro collaboratore e continuò a seguire quel flusso di pensiero. Realizzò di essere privo di conoscenza riguardo ai propri poteri. Ne era già consapevole, a dire il vero, ma la necessità spasmodica di allenarsi nel combattimento lo aveva costretto a mettere da parte quel problema.
Davanti ai suoi occhi vide riapparire i momenti passati al castello di Cragar, quando il dio era solito andarlo a trovare per vedere come se la stesse passando.
Si rimproverò di non essere stato più curioso al tempo.
Il re dei morti era un essere piuttosto silenzioso, dunque le parole non fluivano esattamente dalla sua bocca con semplicità. L'unica cosa che aveva continuato a ripetergli fino alla morte era che doveva diventare più forte, sfruttando ogni mezzo possibile.
Per cosa dovesse migliorarsi rimaneva un mistero, ma Shirei cominciava a credere che l'improvvisa rivalsa dell'Antico e il conflitto alle porte dovesse centrare in un qualche modo.
Ancora una volta, i suoi ricordi mancanti non facevano altro che rappresentare un problema. Quella situazione stava diventando sempre più insostenibile.
Perché Rakion era sveglio? Per quale motivo voleva attaccare l'Altomondo? Qual era il legame che li univa?
"Possiamo concentrarci sui mostri che stanno arrivando?"
Shirei sbatté le palpebre. "Sì."
Lo Stirpemista diramò le sue cinque arpie, che si materializzarono a semicerchio attorno a lui. Mentalmente, indicò loro di organizzarsi in uno stormo e sfruttare le proprie ali per piombare in attacco sui mostri, ma di tornare in cielo prima di essere catturati.
"Al termine dello scontro, potrei cercare di creare altri tenebrae dagli orchi" pensò.
Doveva limitare i danni per essere certo che la sua particella divina non si svuotasse improvvisamente nel bel mezzo della battaglia.
Le creature seguirono alla lettera i suoi ordini e Shirei ne approfittò per guardare in direzione del rifugio, dove i suoi compagni risiedevano. Con una smorfia, si rese conto di aver sbagliato e inviò due delle arpie verso la casa abbandonata. Non voleva rischiare che alcuni mostri irrompessero all'interno.
"Posso anche andarli a svegliare, se vuoi" disse Reno.
"No, ci penseranno le arpie a farlo."
"Come preferisci."

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Maschere Immortali - L'Alba della Verità
FantastikSopravvivere. Una missione che tutti gli Stirpemista devono affrontare ogni giorno. Ma nell'Altrimondo, una dimensione parallela dove mostri e divinità mascherate si intrecciano al destino dei mortali, esistono dei luoghi protetti, nei cui confini è...