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Era arrivato il giorno in casa Howard, se così si poteva definire... Era molto strano, sembrava quasi che il sole illuminasse tutto tranne quel tratto di terreno su cui la casa era posizionata, quasi come se il sole si rifiutasse di baciare con i suoi raggi quello stabile antico.

Giorgia spense la sveglia, si alzò in fretta e furia dal letto e corse in bagno per prepararsi. Era così emozionata, non vedeva l'ora di conoscere il professore, essendo la figlia maggiore avrebbe sostenuto lei le prime lezioni.

Giorgia amava studiare, adorava immergersi nei libri e memorizzare ogni dettaglio, per lei era una grande soddisfazione personale ottenere sempre i voti più alti.

Uscì dal bagno e si ritrovò tutto i suoi fratelli in fila ad aspettarla.

"che ci fate tutti davanti alla porta del mio bagno?" chiese.

Manuel la spinse e occupò il bagno prima che fosse qualcun'altro a farlo.

Leon guardò con occhi dolci la sorella    "ti chiedo scusa io da parte di quel moccioso" sorrise.

"comunque i due bagni del corridoio sono rovinati..." continuò.

Giorgia non capiva, fino a ieri sera era tutto alla perfezione... "in che senso rovinati?".

Daniel non riusciva a parlare, teneva le mani davanti e sussurrava "me la sto facendo addosso", mentre l'unico ancora lucido era Leon.

"dal bagno accanto a camera mia esce un liquido nero strano dai rubinetti e dal cesso, sembra petrolio" le racconta con sguardo disgustato.

"ragazzi che ci fate qui?".

"mamma mi sto p-pisciando addosso" continuava a sussurrare Daniel.

Viola scoppiò a ridere nel vedere il figlio sbiancare ad ogni secondo che passava "tesoro perché non vai in bagno?".

"mamma dai rubinetti e dal water del bagno accanto a camera mia esce un liquido nero strano mentre il bagno in mezzo al corridoio è bloccato, non riusciamo più ad aprire la porta" spiegò Leon.

Viola era sorpresa, poteva dare una spiegazione al liquido nero ma non sapeva come spiegarsi il bagno chiuso in mezzo al corridoio... Era l'unico bagno senza chiave poiché nessuna era compatibile con la serratura, era l'unica porta sempre aperta.

Suggerì ai ragazzi di utilizzare il bagno della loro camera matrimoniale e chiamò suo marito per dare un'occhiata ai bagni del piano di sopra.

***
"papà posso darti una mano?" chiese il piccolo Manuel nel vedere il padre indaffarato con la porta del bagno.

Era impossibile che una porta in legno non si aprisse nemmeno con spintoni e varie attrezzature, una porta senza chiave tra l'altro...

Si voltò verso il figlio" no tesoro, tra poco arriverà il professore e dobbiamo essere tutti giù, qui ho finito per oggi" rispose.

Manuel incrociò le braccia e alzò gli occhi al cielo "non voglio andare a scuola".

Il padre sorrise e lo abbracciò  "cucciolo tu non andrai a scuola, sarai sempre a casa con mamma e papà, sarà la scuola a venire da noi" gli baciò la fronte.

Nel frattempo il campanello suonò, doveva essere il professore "dai tesoro tu scendi, io mi preparo e vi raggiungo".

Manuel eseguì gli ordini, scese le scale e arrivò davanti al portone d'ingresso, era troppo basso per aprire quella porta quindi si mise ad urlare "aprite, è arrivato!".

Giorgia corse in suo aiuto, aprì il portone e si ritrovò davanti a lei un ragazzo giovane, sulla ventina.

Era biondo, aveva gli occhi di un azzurro chiaro, il viso pieno di lentiggini era pallido come il latte e fisicamente era messo molto bene...
Quella giacca e quella camicia non potevano nascondere quel petto e quelle braccia muscolose.

Teneva una borsa marrone in pelle, mentre con l'altra mano teneva una sigaretta ormai finita "famiglia Howard?" chiese con voce rauca.

Giorgia rimase a bocca aperta, quello non poteva essere il professore... Che ne sarebbe stato dei suoi voti alti? Quel ragazzo sarebbe stata una grande distrazione, non poteva nemmeno essere in grado di insegnare...

" ehmm, no cioè si, siamo io, intendo noi..." sorrise mentre dentro di sé stava sprofondando dalla vergogna, ~che figura di merda~ pensava.

Il ragazzo sorrise "mi chiamo Gabriel, sono il professore che la scuola vi ha assegnato, posso entrare?".

"oddio salve, ci scusi, mia figlia a volte ha la testa tra le nuvole, Giorgia fallo entrare" esclamò Viola imbarazzata.

Manuel aiutò la sorella a spingere il portone, fecero entrare il professore e si accomodarono tutti in salotto per le presentazioni.

Il Ritorno Di Paranormal House Where stories live. Discover now