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C'era un rumore strano, quasi come se qualcuno bussasse alla porta con qualche oggetto, Daniel si alzò di scatto, era notte, guardo l'orologio "3.33 cavolo" sussurrò.

Il rumore proveniva dall'armadio di Manuel che dormiva profondamente, Daniel iniziò ad avvicinarsi lentamente al mobile.

"combatti soldato, la mia spada è invincibile" fu questa la frase che accompagnava quel rumore, doveva essere uno dei robot di Manuel.

La voce del giocattolo però iniziava a diventare strana, la frase cambiava anche se l'oggetto non era programmato a questo "combatti o morirai" esclamava con quella voce robotica.

Daniel fece un passo indietro "ma che cazz..." girò lo sguardo verso il fratello e prese uno spavento nel vederlo seduto con gli occhi spalancati.

"non devi dire le parolacce" sussurrò Manuel, il fratello gli indicò l'armadio e prese coraggio per aprirlo.

Raccolse il piccolo robot e lo portò al fratellino "come si spegne questo coso" domandò a bassa voce.

Manuel nel vedere il giocattolo rimase quasi immobile "toglimelo" disse con le lacrime agli occhi.

Il fratello maggiore rimase sorpreso "Manuel voglio solo spegnerlo e andare a letto" tentò di spiegargli mentre il giocattolo continuava con frasi senza senso.

"soldato morirai e combatti e sarai morto".

Manuel iniziò a tremare "no no, toglimelo, quel robot ha solo una batteria e dovrebbe averne due per funzionare...l'ho trovato anche sotto il mio letto, mi diceva che sarei morto" disse con voce terrorizzata.

Daniel rimase a bocca aperta nel vedere che effettivamente il giocattolo aveva una sola batteria ed era mezza andata.

Lanciò il piccolo robot a terra e lo calpestò varie volte fino a ridurlo a pezzi "ora sei più tranquillo fratellino?" tentò di tranquillizzarlo, Manuel annuì.

"dai vieni da me che dormiamo insieme stanotte".
***

"Buongiorno amore" sussurrò Marco nell'orecchio di Viola, peccato che non era proprio un buon giorno.

La donna non era riuscita a chiudere occhio, era a pezzi, non riusciva a togliersi dalla testa la visione delle sue lenzuola muoversi in quella maniera... Non riusciva a darsi una spiegazione logica.

Il marito le diede un bacio sulla guancia, Viola però non ebbe alcuna reazione "andiamo tesoro era solo un brutto sogno" disse convinto Marco.

La donna si alzò di scatto "non era un brutto sogno cazzo, Marco io l'ho visto! Forse ci sono animali in casa nostra, che ne so sarà stato un procione ma c'era qualcosa, non me lo sono immaginata okey?" sussurrò frustrata.

Il marito le accarezzò dolcemente il viso "ti credo amore, farò controllare la casa e il giardino, te lo prometto... Ora ti va se andiamo a fare colazione?" propose.

La donna si alzò dal letto distrutta, si mise le pantofole e la vestaglia, strofinò gli occhi e uscì dalla camera con Marco.

Viola era una donna molto precisa, detestava non avere certezza delle cose che vedeva e che faceva, tutto doveva andare sempre secondo i piani e tutto doveva essere sotto il suo controllo.

Quello che era successo però non era sotto il suo controllo e questo la terrorizza a morte.

Il Ritorno Di Paranormal House Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang