Arancione

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Alcune volte si chiede se medicina gli piaccia davvero, ci sono volte in cui non trova la gioia in ciò che studia, proprio per niente ma alla fine riesce sempre a strappare un diciottino come in questo caso, quindi addio reumatologia, a mai più arrivederci, ora inizia l'estate... ah no, ha altri cinque esami arretrati.

Sospira camminando verso l'Accademia, Filippo gli aveva detto che doveva passare a parlare con un prof per la tesi e poi lo sarebbe venuto a prendere ma alla fine non si è presentato quindi Marti lo sta andando a cercare almeno per sapere se sia vivo.

L'Accademia è bellissima, i soffitti sono molto antichi e dipinti, le grandi scale di marmo donano un tocco da Grecia antica, sbircia dentro una stanza e trova un corso di pittura con al centro una modella che indossa un ampio vestito, senza neanche che se ne accorga sono scoccate le dodici quindi tutti escono dall'aula.

Marti rimane lì nell'ingresso scrivendo a Filippo dove sia finito e chiedendogli dove possa trovarlo ma l'amico non risponde, all'improvviso qualcosa di durissimo e molto appuntito si pianta nella sua coscia e Martino pensa di vedere le stelle, si volta con gli occhi fuori dalle orbite per guardare in faccia questo emerito coglione che lo ha ferito quando davanti a sè trova una figura con i capelli sparati in tutte le direzioni, le guance rossissime per il caldo e mille fogli in mano con una gigantesca cartellina di plastica all'interno della quale sta cercando di porre un foglio enorme.

"Scusa scusa scusami tantissimo, ti ho fatto male? Scusa anc- Martino!"

Marti non vuole sembrare uno sfigato sottone ma uno sfigato sottone è esattamente quello che è perciò sorride a Niccolò appena lo vede, la coscia gli fa ancora malissimo, anzi, la sente pulsare ma non gliene frega niente in quel momento, gli frega solo di aver incontrato di nuovo per caso questo bellissimo ragazzo al quale non ha smesso di pensare mezzo secondo dal momento in cui si sono incontrati.

"Ciao! V-vuoi una mano?"

"S-sì grazie guarda è un casino, lascio sempre tutto fuori e poi per metterlo dentro faccio sempre bordelli"

Marti annuisce tenendo fermo quel pezzo di plastica infernale in modo che Niccolò riporga dentro il grande foglio poi gliela tiene un attimo in modo che lui possa mettere il resto dei fogli e astuccini di vario genere nello zaino, ha di nuovo una canotta stavolta nera... ma le vendono a pacchi le canotte più piccole di tre taglie?

Nicco riprende la cartellina in mano e gli sorride grato.

"Allora? Come va?"

Chiede mentre il flusso di persone non accenna a diminuire, si spostano un po' più in disparte e Martino gli racconta dell'esame, continuano a chiacchierare del più e del meno.

"Hai visto che le tue foto hanno preso un sacco di like?"

Chiede Niccolò timido, Marti annuisce felice anche se diciamo che non si è concentrato tanto sul numero di cuori quanto sul bellissimo soggetto.

"Dovremmo farne altre, che ne dici?"

La voce di Niccolò è speranzosa, spera che Martino non lo accanni malissimo ma il rosso sorride annuendo.

"Certo! Ti giuro che migliorerò e stavolta non avrò bisogno di consigli"

Davvero Niccolò vuole farsi fotografare da lui che è palesemente incapace quando potrebbe farlo con Filippo o chiunque altro? Non sarà una scusa per stare insieme?

Sì certo, come amici perchè a Niccolò piace la sua compagnia e vuole una sincera e disinteressata amicizia come lui del resto, non vorrebbe mai qualcosa di più con Niccolò, sono troppo diversi, Nicco è tutto sicuro di sè, spavaldo, bello, metalmente aperto, Marti è tutto il contrario, non si sente inferiore semplicemente sente che tra loro non ci potrebbe essere nulla razionalmente parlando... che poi il suo cuore batta all'impazzata appena sorride è un altro discorso.

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