Verde

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Il famoso venerdì a cena è ormai arrivato, Marti si torce le dita mentre aspetta Niccolò davanti al piccolo ristorante che ha scelto per il loro primo appuntamento... è un appuntamento?

In realtà non lo sa, lui e Nicco non gli hanno dato un nome, potrebbe essere l'inizio di una bellissima amicizia come di qualcosa di più e Marti spera davvero davvero davvero che Niccolò voglia qualcosa di più con lui, sente che dopo quelle confessioni a cuore aperto a casa sua ormai tutto sia possibile.

Sì è vero, tanti ragazzi ronzerebbero in giro a Niccolò ma se il loro rapporto è puro, se c'è tanta fiducia perchè preoccuparsene e, soprattutto, perchè fasciarsi la testa prima di rompersela come fa da sempre?

Vivi il momento Marti, questo splendido momento in cui vedi arrivare da lontano il tuo compagno di serata, Nicco è bellissimo come al solito, porta dei jeans neri nonostante il caldo afoso e una camicia bianca che abbraccia tutti i punti giusti... come al solito.

"Ciao!"

"Ciao"

I due si salutano con due baci sulle guance ma la voce di Niccolò è strana, è come se fosse stridula, come se ci fosse qualcosa incastrato nella sua gola, ha due occhiaie da far paura e i ricci neri tutti scompigliati, non assomiglia per niente a una mise da primo appuntamento ma magari ha solo dormito male, avuto una brutta giornata... che fosse agitato per l'appuntamento? Ma va figurati, Niccolò avrà avuto centinaia di appuntamenti e questo è solo l'ultimo di una lunga lista pronta ad allungarsi.

Entrano nel locale con un silenzio imbarazzato che aleggia fra di loro, si siedono al tavolo e Niccolò prende subito il menù cominciando a sfogliarlo così veloce che è impossibile leggere poi lo chiude e poi lo riapre mentre la sua gamba fa su e giù in un movimento nervoso.

"Che prendi te?"

E di nuovo quella voce strana, Marti cerca di farfugliare qualcosa ma è troppo agitato mentre Niccolò si tiene la fronte con una mano, sembra che si stia trattenendo dal dire o fare qualcosa, sembra che non riesca a stare un momento fermo infatti prende i grissini e neanche li mangia, li mette da parte per poter fare degli origami con la carta della confezione.

"Camicia azzurra, bella"

Dice sorridendo improvvisamente, Marti guarda sè stesso come se non si fosse rimirato allo specchio duemila volte e sorride timido, non ha praticamente detto mezza parola ed è stato lui ad invitare Niccolò, sta facendo una gran figura di merda.

"Anche tu stai molto bene... anche se forse sarebbe stata meglio una camicia arancione"

Okay non faceva per niente ridere... o a quante pare sì visto che Niccolò si sbellica letteralmente dalle risate forse anche in modo un po' troppo rumoroso tanto che si muove facendo cadere la forchetta, si piega per raccoglierla e sbatte la testa, quando si tira su non sta più ridendo, il suo sguardo vaga dalla forchetta al tovagliolo a Martino come fosse appena piovuto dal cielo, ha gli occhi praticamente fuori dalle orbite.

"Scusa un attimo eh, vado in bagno, se arriva prendo quello che hai preso tu"

Marti annuisce confuso guardando Niccolò dirigersi verso la toilette notando che ha la camicia appicciata alla schiena da quanto sta sudando, ma che sta succedendo? Non sembra lo stesso Niccolò di sempre, va bene l'agitazione per l'appuntamento ma i suoi comportamenti sono davvero sopra le righe.

Niccolò sta in bagno un'eternità e quando torna i piatti sono già arrivati compresa la bottiglia di vino sulla quale Niccolò praticamente si fionda.

"Ma lo sai che sto vino è buonissimo?"

"Sì anche a me piace un bot-"

Marti non fa in tempo a finire la frase che accade l'impensabile, Niccolò prende la bottiglia di vino direttamente dal collo e se la porta alle labbra.

Cubo di RubikOnde as histórias ganham vida. Descobre agora