Cap. 3 Sergey Petrov

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Mattia mi aveva chiesto di ballare e io avevo accettato, lui è un bravo ballerino anche se continua a fare mosse provocanti e a tenere le sue mani sulla parte bassa della schiena.
"vado un attimo fuori ho bisogno di un po' d'aria" dico a Mattia in un orecchio per farmi sentire a causa del volume alto della musica.
"Ti accompagno?" aggiunge lui subito dopo "No, tranquillo ci vediamo dopo".
Decido di uscire sull' enorme terrazza e sento un leggero venticello accarezzarmi i capelli, peccato che quell'atmosfera viene rovinata da Serge e la ragazza bionda che ridono  mentre escono da una stanza.
Lui la saluta con un bacio poi prende una sigaretta ed esce in terrazza, cerco di non fissarlo ma è impossibile perché uno eravamo solo noi li fuori e due lo avrei notato comunque perché è uno di quei ragazzi che non passa inosservato.

"Vuoi?" pronuncia Serge d'improvviso porgendomi una sigaretta e solo in quel momento mi rendo conto di quanto fosse meravigliosa la sua voce e di quanto lui fosse alto, io non arrivo neanche alla spalla "Si, grazie" rispondo facendo incontrare i nostri sguardi. Io non avevo il vizio del fumo, fumavo una sigaretta ogni tanto e ovviamente i miei genitori non sapevano nulla, ma infondo passavamo pochissimo tempo insieme a L.A. come potevano saperlo.

Serge mi passa la sigaretta e io la afferro con sicurezza, prende l'accendino e lo avvicina alla sigaretta situata nella mia bocca, l'accende senza mai lasciare i miei occhi. "Quindi tu sei la ragazza nuova? Da dove vieni?" mi chiede improvvisamente "Vengo da L.A. oggi era il primo giorno di scuola".  "Cosa ne pensi ti piace Seattle?" "Si anche se devo ancora abituarmi. Trasferirsi non è facile. E tu? Tutta la tua famiglia è russa?" Mi guarda con uno sguardo sorpreso e subito aggiungo "Tranquillo non sono una stolker" sorrido "ho notato il tuo accento, il cognome, i quadri dipinti sicuramente da Andrej Rublev, Karl Brjullov e Ivan Aivazovskij, per non parlare delle statue..." mi interrompo quando noto di nuovo il suo sguardo sorpreso o addirittura affascinato "Che c'è ? Ho detto qualcosa che non avrei dovuto dire?" dico entrando nel panico per paura di sembrare impicciona che forse sono.

"No è solo che... credo che tu sia una delle poche o addirittura l'unica ragazza della scuola che sa chi ha dipinto quei quadri. Comunque mia madre è russa mio padre è americano nato a New York, poi in viaggio di lavoro ha conosciuto mia madre e si è trasferito lì, ma ormai sono 2 anni che viviamo qui a causa del suo lavoro. Infatti il mio nome è Sergey ma preferisco essere chiamato con la versione francese Serge sai è tutto più semplice così".
Io mi sento come rapita dalla sua mentre racconta la sua storia e prima che possa accorgermene pronuncio ad alta voce è guardandolo negli occhi completamente incantata "Sergey, Sergey" subito però inizio a borbottare "è...è un b-bellissimo n-ome certo anche Serge è molto bello c-come n-ome" le sigarette ormai sono arrivate alla fine ed entrambi gettiamo il resto nel posa cenere e lo sento ridere mentre io arrossisco per l'imbarazzo.

"Eccoti finalmente ti ho trovato" urla Sam entrando sulla terrazza. "Dobbiamo andare è tardi" continua lei  "Perché che ore sono" ribatto io "Quasi le due!" "Oddio andiamo" dico io sperando che i miei genitori non si accorgano che non sono a casa. "Io vado ci vediamo domani a scuola?" dico voltandomi verso Serge "Certo Liza" mi saluta pronunciando il mio nome con il suo stupendo accento russo.

Solo una volta ritornata a casa nel mio letto pensai che non avevo detto il mio nome a Serge questo voleva dire che aveva chiesto di me. No non dovevo illudermi lui non è quel genere di ragazzo che ama le relazioni, quelli come lui cambiano ragazze ogni giorno e io non sono così aspetto quello giusto che forse si non arriverà mai ma è sempre meglio di illudere gli altri. Con quei pensieri mi addormentai tranquilla e forse un po' felice.

"Buongiorno tesoro ieri non ti ho più visto" dice Mattia avvicinandosi agli armadietti e soprattutto a me. "Hai ragione scusami solo che si era fatto tardi e non volevo far arrabbiare i miei, sai non abbiamo un bel rapporto e non volevo peggiorare la situazione" ok ok forse ho omesso dei particolari come il mio incotto in terrazza che mi ha fatto perdere la cognizione del tempo ma diciamo che ho detto una mezza verità.

Dopo le lezioni come ogni giorno andavo in mensa e ovviamente mi siedo con Sam e altre ragazze ma il mio sguardo cade su Serge, Chris e le altre persone sedute al tavolo soprattutto sulle ragazze li presenti. Non so come, forse per magia credo, ci ritroviamo tutti insieme seduti in un solo tavolo a chiacchierare come se tutto andasse per il verso giusto.
"Quindi tu vieni da L.A.?" mi chiede la ragazza bionda nonché Mendy.
"Si" rispondo un po' stufata perché è da due giorni che tutti mi fanno la stessa domanda, manco avessi detto vengo da Venere o Giove. Ho capito che sono la novità della scuola ma basta.  "E perché sei venuta qui? A metà dell'ultimo anno per giunta mi chiedo come i tuoi abbiano convinto la preside" continua lei con un sorriso sul viso
"Dai basta non è un interrogatorio" si intromette Chris. "No tranquillo va bene" cerco di essere il più gentile e civile ma con questa donna è difficile "mi sono trasferita per il lavoro dei miei mio padre è un chirurgo di successo e mia madre un ottimo avvocato."

In realtà sto mentendo sul motivo del mio trasferimento è solo colpa mia, come i miei continuano a ripetermi ogni giorno ad ogni ora appena ne hanno l'occasione. Non voglio parlarne con loro ora in fondo li conosco da solo 2 giorni e non voglio essere giudicata o diventare il pettegolezzo della scuola.

" ehi, tesoro,ti va se questa sera usciamo ti porto a visitare un po' la città" mi sussurra all'orecchio Mattia anche se credo abbia alzato la voce di proposito.
" Mi piacerebbe tanto, ma questa sera preferisco restare a casa. Possiamo fare un'altra volta se per te non è un problema" sinceramente non ho voglia di uscire con lui ultimamente lo trovò un po' oppressivo e forse il suo 'Tesoro' che prima era diverte ora lo trovò un po' pensate.
"Certo sta tranquilla. Ti do un passaggio a casa?" insiste lui
" in realtà vorrei fare due passi ma grazie della proposta" gli rispondo e cerco di fare un mezzo sorriso per non sembrare troppo maleducata.

All'uscita da scuola mi avvio per tornare a casa, ormai conoscevo la strada quasi a memoria quindi ero sicura di non potermi perdere, ma mentre ero a metà del tragitto una macchina si ferma davanti a me. Ed era una splendida macchina un Aventador rossa.
" sicura di non volere un passaggio?" mi chiese il conducente dell'auto cioè Serge.
"Io...io abito qui...qui vicino non ti preoccupare" rispondo per poi riprendere a camminare più veloce di prima. " Tranquilla, splendore, io non sono Mattia, ti accompagno davvero  non è un problema" continua lui insistendo. "Va bene" rispondo mentre salgo sul sedile passeggero.

" Ascolta, non vorrei sembrarti maleducata o ingrata,  ma vorrei subito mettere le cose in chiaro: se stai facendo tutto questo per cercare di portarmi a letto è inutile con me non funziona"ride appena termino la frase. " Perché ridi?" gli chiedo con voce un po' stridula ok mi sto arrabbiando. " Scusa splendore è quello che hai detto davvero credi che sto facendo tutto questo solo per fare sesso con te?
"Volevo essere gentile e dirti di stare attenta con Mattia." Le sue parole mi sorprendono
" ok va bene forse ho esagerato a pensare subito male, ma che c'entra Mattia tutto questo?"
" ho visto che ultimamente passi tanto tempo con lui non è un ragazzo giusto per una ragazza come te, splendore." "Come me?" "Lui non è il tipo che rispetta i sentimenti delle donne, lui ci fa sesso e le fa soffrire e tu non sei quel tipo di ragazza da una notte e via o sbaglio?"
" hai ragione non lo sono, ma guarda da che pulpito viene la predica tu non sei migliore di lui in base a quello che visto ieri sera o a scuola" rispondo risultando un po' acida.
"Hai ragione ma io non ci provando con te quindi puoi stare tranquilla e ti ripeto era solo un passaggio ed ora vai e se vuoi che lo dica te lo dirò sta lontana anche da me"
"Lascia decidere a me chi frequentare e chi no. Grazie del passaggio." Esco dall'auto  e senza voltarmi indietro apro il cancello e poi la porta ed entrò in casa.

Non capisco perché il 'Tesoro' di Mattia mi infastidisce e il 'Splendore' di Serge mi crea una strana sensazione nello stomaco.
I miei pensieri sono interrotti dal telefono che squilla.



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Vi è piaciuto il capitolo?

Cosa state preferendo TESORO o SPLENDORE?

Mi scuso per gli errori sicuramente commessi, se qualcosa era poco chiaro o troppo confusionario.
Un bacio💖

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