Cap. 15 Un tuffo nel passato

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⛔️⛔️⛔️Attenzione! ⛔️⛔️⛔️
In questo capitolo sono trattati argomenti legati alla violenza e se siete persone sensibili potete tranquillamente saltare.

Ora o mai più. Mi faccio coraggio e salto.

Dopo neanche due secondi mi ritrovo tra le braccia di Serge, come una sposa, mi tiene stretta a se.
"Visto? Non era difficile."
"Già e devo ammettere che è stato divertente" iniziamo entrambi a ridere.
"Non ti avrei mai fatta cadere splendore."
Ci guardiamo entrambi negli occhi. Quegli occhi verdi che riconoscerei tra mille, potrei perdermi dentro e vorrei sapere lui cosa sta pensando adesso. Perché non ho i superpoteri?

"Ora è meglio andare"
"Oh si..certo"
Mi mette lentamente a terra e anche se mi costa ammetterlo volevo restare ancora lì tra le sue braccia, sentire il suo calore, il suo splendido profumo.
Saliamo nella sua Audi r8, ma non vuole dirmi dove andiamo.
"Daiii" metto il broncio "dammi almeno un indizio" lui ride
"No altrimenti non sarebbe una sorpresa."
"Possiamo passere al McDonald's? Ho fame"
"Credevo avessi cenato?"
"Ho mangiato giusto qualcosa ma non avevo fame"
"C'entrano i tuoi genitori?" Annuisco.
Arriviamo al Mc e ordiniamo, potrei aver esagerato con il cibo ma a chi importa. Inizierò la dieta a gennaio, nuovo anno nuova me.

"Wow è bellissimo questo posto" Siamo in alto su una collina che ci perfette di ammirare tutta la città non mi aspettavo un panorama così bello da qua su. Si vedono tutte le luci dei palazzi, delle strade e delle macchina in somma tutta la vera vita notturna di Seattle. "A volte vengo di notte, quando mi sento solo e ho bisogno di riflettere" ci sediamo e iniziamo a mangiare. Nessuno dei due proferisce parola ci limitiamo a guardare il panorama di fronte a noi.
"Non credevo potessi mangiare così tanto" ride e cavolo se amo la sua risata. "Guarda che non sono come le tue amichette che mangiano solo insalata, cibi con poche calorie, seguono sempre diete."
"Comunque non ne hai bisogno sei perfetta così" arrossisco e abbasso la testa.

"Ascolta mi dispiace per quello che è successo con i tuoi genitori. In qualche modo mi sento in colpa"
"Cosa? No Serge non devi. È già da tempo che con loro ho un rapporto complicato. Loro davanti agli occhi degli altri vogliono far sembrare la nostra famiglia perfetta, due genitori che lavorano e si occupano della famiglia, una figlia che studia ed è brava e che sogna di diventare chirurgo o avvocato. Ma quando siamo soli non passiamo mai del tempo insieme e quando lo passiamo litighiamo. È cambiato tutto da quando ho iniziato il liceo, ho conosciuto la mia migliore amica Kira è uscivamo spesso, insomma facevo quello che dovrebbe fare ogni ragazza di 15 anni. Poi..."mi interrompo "oh non vorrei annoiarti"
Mi prende la mano.
"Tu non potresti mai annoiarmi. Continua" sorrido e stringo la sua mano nella mia.
"Poi conobbi David all'inizio eravamo amici ed andava bene così, forse si per lui provavo qualcosa ma non credo fosse amore. Dopo scoprii che suo padre era un collega di mia madre, quindi un avvocato, e lei mi spronò a uscire con lui. Alla fine ci mettemmo insieme e i miei genitori erano felicissimi"
"E tu? Lo eri?"
"All'inizio si, stavamo bene insieme. L'unica cosa da superare era il sesso, cioè io non ero vergine perché stesso quell'estate avevo conosciuto un ragazzo, però non so non mi sentivo pronta a farlo con David così rimandavo tutto. Lui mi disse che per lui andava bene e non c'erano problemi e in quel momento pensai 'wow è fantastico. Un ragazzo che rispetta i miei tempi.' Invece era solo un illusione perché nel frattempo lui si divertiva con altre ragazze e..." inizio a sentire gli occhi pizzicare e la voce spegnersi
"E con quella professoressa" non riesco neanche a pronunciare il suo nome.
"Esatto. Siamo stati insieme mesi e io non me ne sono accorta, dopo che ci siamo lasciati mia madre mi spronava a ritornare con lui diceva 'è cambiato. Ora sarà diverso. Sicuramente era stato un malinteso. Ti sei lasciata scappare un fantastico ragazzo' cioè capisci erano dalla sua parte." Sento le lacrime scendere sul mio volto.
"Poi c'è anche il motivo per cui ci siamo trasferiti qui, ma non m-mi s-sento ancora p-pronta a r-raccontarlo"
"Ehi, ehi va bene splendore" mi abbraccia "sono felice che ti sei confidata con me. Quando sarai pronta io sono qui."
"Grazie Serge."
"Non ci credo ancora che i tuoi genitori non ti hanno difesa. Tranquilla se lo rivedo gli spacco la faccia" rido alla sua affermazione.

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