Cap. 17 Volevo stare con te

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Ritorno all'aeroporto, ma non so cosa fare. Sono ancora sconvolta da quello che è accaduto poco fa, sapevo che David mi aveva tradito con molte ragazze e con la professoressa di matematica, ma la mia migliore amica non ci posso credere.
Dopo aver scoperto i suoi tradimenti, e dopo essermi vendicata, sono corsa da lei per sfogarmi mentre tutti parlavano male di me io contavo su di lei, mi fidavo.
So che per molti i miei metodi vendicativi possono sembrare troppo, ma io non sono una di quelle ragazze che piange, si dispera davanti a loro. Io reagisco e poi se c'è bisogno di piangere lo faccio, ma quando nessuno mi può vedere.

In un momento come questo so di poter contare sulle mie VERE amiche, ma non voglio tornare a casa quindi decido di cambiare il mio biglietto di ritorno, in uno di andata per San Pietroburgo.
Una volta salita sull'aereo mi aspettano 13 ore di viaggio e posso riflettere sulla cazzata che ho fatto.
Ma cosa mi è saltato in mente. Non conosco il russo, non conosco la città, non so dove abita Serge e non so se lui mi vuole qui.
"Avviasiamo i passeggeri che stiamo per atterrare. Allacciate le cinture."
Mi sveglia la voce della hostess, non ci credo sono atterrata in Russia.

Esco dall'aeroporto e trovo chiamate e messaggi di mia madre e mio padre, sarà meglio chiamarli.
Pronto mamma, scusa se non ho risposto.

Si può sapere dove sei?

Non posso dirle che sono in Russia.
Insieme a Kira. Volevamo passare del tempo insieme.

Va bene. E cos'è questo casino?

Mi allontanò dall'entrata devo inventare una scusa.
Siamo in un bar e ci sono parecchie persone. Vi richiamo va bene?

Ok ciao tesoro.  Ti vogliamo bene.

Anche io ciaoo.
Chiudo la chiamata. Ci è mancato poco.

Mi avvicino a un tassista, spero parli la mia lingua.
"Buonasera" si qui ormai è tramontato il sole "lei parla la mia lingua."
"Ciao signorina"
"Si ciao, lei conosce la famiglia Petrov?" Ci ho provato. Loro sono una famiglia molto ricca e qualcuno dovrà pur conoscerli.
"Petrov? Семья Petrov?" (Famiglia Petrov?)
"Si. Alexander e Natasha Petrov."
"Vuole andare a их дом?" (Casa loro?)
"Dove?"
"Casa"
"Si casa Petrov. Può portarmi?" Cerco di mimare qualcosa.
"Да да да" (Si sì)

Carichiamo i bagagli nel taxi e partiamo, sento l'ansia salire man mano che ci muoviamo per la città. E che bella città! La neve che cade dal cielo e i bambini che giocano, le vetrine dei negozi decorate con decorazioni natalizie. Dopo una mezz'ora arriviamo davanti a un enorme cancello, pago il taxi e mi avvio al cancello.

"Salve sono un amica di Serge"
Non risponde nessuno ma si limitano ad aprire il cancello e poi la noto...Un enorme villa piana di decorazioni, auto di lusso, un splendido giardino.
Una cameriera mi apre la porta e mi fa entrare.
"Ты будешь?" Fa una smorfia
(Tu saresti?)

"Scusami non capisco in russo" faccio un sorriso "Dicevo...tu chi sei?" "Un amica di Serge" Alza un sopracciglio. Questa già mi sta sul cazzo.
"Lisaa" mi volto verso quella voce che conosco fin troppo bene. "SERGEE" corro verso di lui e gli salto in braccio come un koala. "Che ci fai qui? Stai bene?"
Mi stringe più forte e inalo il suo profumo, quanto mi era mancato. Improvvisamente sento un gran bisogno di sfogarmi con qualcuno, inizio a sentire gli occhi pizzicare e le lacrime scendere.

"Splendore..." mi mette giù e mi prende il viso con le mani. "Оставить нас в покое." (Lasciaci soli)
La cameriera abbassa lo sguardo ed esce dalla stanza.
Serge mi conduce su per le scale, in quella che credo la sua camera e mi fa sedere sul letto. "Raccontami tutto" Prendo un bel respiro e poi iniziò il mio racconto.
"...poi ho deciso, non so neanche io come, di venire qui. E se per te è un problema io posso..." continuo a piangere ormai a singhiozzi.
"Calma splendore. Fai un respiro." Mi alzo dal letto, dove eravamo seduti, e faccio come dice. "Lei è una stronza e lui è un coglione"
"Sono d'accordo" rido per le sue affermazioni.
"Eee puoi restare tutto il tempo che vuoi non pensare mai di essere di troppo."
"Grazie" arrossisco come una stupida
"Andiamo di sotto è quesi ora di cena e sono sicuro che  non hai proprio mangiato"
"Va bene" mi prende per mano e mi conduce di nuovo del soggiorno.

"Abbiamo un ospite questa sera" esclama Serge mentre varchiamo la soglia della sala da pranzo.
"Lisa" corre ad abbracciarmi Natasha
"È bello rivedervi"
"Anche per noi cara" ci scambiamo un sorriso io e il padre di Serge
"Facciamo aggiungere un posto in più."
Dice qualcosa alle due cameriere e poi iniziamo a sederci.
La cena procede bene tra chiacchiere e risate, ovviamente hanno chiesto il perché sono qui e Serge gli ha detto di avermi invitato lui visto che è saltata la mia vacanza a Los Angeles.
"La camera degli ospiti è pronta"
"Grazie..." chissà quale sarà il nome di questa ragazza così simpatica.
Mi guarda con aria infastidita.

"Splendore..."
"Si" rispondiamo noi all'unisono e voltandoci nella sua direzione.
"Mi riferivo a Lisa..."
Poverina credeva che stesse chiamando lei. Non posso fare a meno di una piccola risata.
"Vieni andiamo splendore"
"Dove?" sorride come se la mia domanda fosse assurda. "A dormire" "In-insieme?" gesticolo con le mani per indicare entrambi. "Certo"
Non mi lascia il tempo di replicare che mi prende per mano e mi conduce nella sua stanza. Sotto lo sguardo vigile  Miss simpatia.
"Quindi...noi...si insomma"
"eii respira tranquilla." Faccio come dice. "Ci sono due ragioni per cui ti ho chiesto di dormire qui"
"Cioè?"
"La prima, meno importante, sto trovando un modo per allontanare Svetlana"
"Perché?"
"Quando siamo tornati qui per l'estate, io e lei abbiamo fatto sesso. Io avevo bevuto troppo e non capivo cosa stava succedendo, ma per si è conclusa li è stato solo sesso..."
"Ma per lei no. Giusto?"
"Esatto. Non mi da pace e farla licenziare mi sembra troppo in fondo a soli diciotto anni ed è sola."
Ok questa cosa mi infastidisce.
"Ma il secondo motivo è il più importante..." fa il giro della stanza si a a me.
"E q-qual è il s-s-secondo m-motivo?" Mi basta sentire il suo profumo per impazzire.
"Volevo stare con te. E poi pensavo volessi un chiarimento dopo il bacio e tranquilla abbiamo già dormito insieme, non succederà niente. A meno che tu non lo voglia" mi fa un occhiolino.
"Non ci sperare Petrov".

"Tieni indossa questa" mi lancia una sua maglia
"Sai che ho due valigie piene di vestiti, sicuramente troverò qualcosa da..."
"Ripeto: metti questa" mi apre la porta del suo bagno in camera.
"Prepotente" dico sbuffando.
Mentre mi cambio penso a cosa accadrà questa notte, ma perché ho accettato sono forse impazzita? In realtà tutto questo è surreale, ma perché sono venuta qui. Esco dal bagno e ringrazio che la maglia sia di due taglie in più e mi arrivi sotto il sedere.
"Finalmente"
Ed eccolo lì nel letto sotto le coperte senza maglia, non so neanche come faccia io sto morendo di freddo. Entro anche io nel letto prendo il telefono e do il buongiorno ai miei genitori, si perché loro credono che io sia a Los Angeles quindi devo sempre tenere conto del fuso orario.
"I tuoi genitori non sanno che sei qui?"
"Ehi...adesso mi spii? E comunque no, non voglio farli preoccupare dicendogli che sono dall'altra parte del mondo."
"Perché sei venuta qui? Potevi tornare a casa." Ci stendiamo e ci voltiamo uno verso l'altra
"Appena ho scoperto il tradimento di Kira mi sono sentita sola volevo qualcuno con cui parlare e sono corsa in aeroporto, non volevo che nessuno mi vedesse. La prima persona a cui ho pensato sei stato tu e quindi..." "sei venuta qui" continua lui.
"Esatto" affondo il viso nel cuscino ma perché gliel'ho detto non potevo stare zitta.

"Splendore...io sono molto felice che tu sia qui. Mi sei mancata nei due giorni che non ci siamo sentiti e quel bacio...è la prima volta che mi capita, ma è stato diverso. Quindi non credere che per me non abbia significato nulla."
Non so cosa rispondere, riesco solo a guardarlo nei suoi splendidi occhi verdi.
"Hai freddo?"
"Un po' non so abituata a queste temperature"
"Vieni qui"
Appoggio la testa sul petto e lui mi circonda la vita con le sue braccia forti, quel contatto non mi dispiace. Credo che tra me e Serge stia nascendo qualcosa, ma spero che non sia solo frutto della mia immaginazione.
Dopo poco mi addormento ascoltando solo il  battito del suo cuore. Sono sicura che sarà il più bel Natale della mia vita.





😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍

Allora amici cosa ne pensate di questo capitolo?

So che è abbastanza breve mi dispiace, ma prometto che i prossimi saranno fantastici.

Mi scuso per gli errori sicuramente commessi, se qualcosa era poco chiaro o troppo confusionario.
Un bacio💖

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