Amici?

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Sofia

Lo faccio sedere e inizio a disinfettargli la ferita dalla mano.

"È una tua amica?" dice riferendosi alla foto.

Scuoto la testa e dico

"È mia sorella" annuisce e dice

"Come si chiama?"

"Celeste" dico, annuisce e dice

"E lei dov'è adesso?" mi blocco e dico

"Non penso siano affari tuoi" per poi alzarmi e uscire dalla stanza andando a posare le cose.

Quando entro in bagno scoppio a piangere.

Dopo un po' esco e davanti mi trovo Alessandro che dice

"Perché piangevi?" scuoto la testa e dico

"nulla, comunque grazie per prima" sorride e dice

"Di nulla, ora è meglio che vado" annuisco, scendiamo giù, apro la porta e se ne va.

Salgo sopra e prendo il porta fotografia dove ci siamo io, Gianluca e Celeste per poi mettermi a letto e abbracciarla fino ad addormentarmi.

Il giorno dopo mi alzo e mi metto una tuta che indosso per correre la mattina presto del sabato.

Controllo l'orario e sono le 5:00 così scendo giù ed esco di casa iniziando a correre con le cuffie messe.

Dopo non so quanto controllo il cellulare e sono le 7:30 così mi fermo bevendo un po' d'acqua che sta finendo.

Mi guardo intorno e dall'altro lato della strada vedo un bar così guardo la strada e inizio e passo fino a quando in un tratto sento un clacson (non so se si scrive così), mi giro e vedo la macchina che corre.

Spalanco gli occhi tremando dalla paura di essere presa di petto fino a quando qualcuno mi prende e si butta sopra di me dall'altro lato della strada.

Guardo chi mi ha salvato e vedo Alessandro che mi accarezza i capelli e dice

"Stai bene?" annuisco e dico

"Grazie a te si" sorride e si alza per poi aiutarmi.

Quando mi alzo dico

"Non so come ringraziarti" scuote la testa e dice

"Nulla tranquilla, che ci fai qui?"

"Ogni sabato mattina corro e siccome dovevo bere mi sono accorta che mi stava finendo l'acqua così volevo andare al bar, ma si trovava dall'altro lato della strada e poi lo sai" annuisce e dice

"Vieni ti offro qualcosa da mangiare" scuoto la testa e dico

"vengo solo se pago io"mettendo le braccia conserte.

"Non se ne parla" dice

"Allora nulla" dico, sbuffa e dice

"Ok, ora entriamo" annusico, mi apre la porta e mi fa passare per poi entrare anche lui.

Alessandro

Siamo seduti a tavola e la guardo ed è bellissima.

Ma cosa penso, non devo pensarlo, non posso, io sono un drogato del cazzo, lei non può stare con me e io con lei.

Quando arriva da mangiare si sporca più volte facendomi ridere e facendo ridere anche lei.

È da tanto che non ridevo così, forse non ho mai riso in questa maniera, ma lei......

"Mi dispiace se sono stato invadente con il discorso di tua sorella" dico, io che mi scuso? Questa ragazza mi fa facendo rimollire.

Alza le spalle e dice

"Tranquillo, è solo una questione un po' delicata e non sono pronta a parlarne con nessuno" annuisco e dico

"Specialmente con me" annuisce e abbassa la testa per poi rialzarla, guardarmi negli occhi e dire

"Io non ti odio Ale io non ti capisco solo, prima fai lo stronzo, mi tratti male e mi dici pure che sono una buttana mentre poi mi tratti bene, chi sei veramente?" e questo suo discorso mi tocca nel profondo.

Chi sono veramente? Non lo so nemmeno io.

"Non lo so" dico abbassando lo sguardo.

Mi prende per mano facendomi sentire tante cariche elettriche in tutto il corpo e tanti prividi nella colonna vertebrale.

"Lo possiamo scoprire insieme, se me lo permetti" dice, scuoto la testa e dico

"Sofia io non posso e non voglio stare con nessuno" annuisce e dice

"Lo possiamo scoprire insieme come......amici" sorrido, alzo lo sguardo e dico

"Amici?" Annuisce sorridendo per poi dire

"Sono un ottima amica sai!?"

"Na.......non penso" dico ridendo facendo ridere anche lei che mi tira il tovagliolo.

"Scemo" dice per poi continuare a mangiare e a scherzare.

Ciaoo a tutti ecco un nuovo capitolo, spero che vi piaccia ❤️.

Tu la mia salvezzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora