"My life,or Justin?

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Capitolo 143.
ALEXIS.
Mia madre mi diceva sempre che il bene vice sempre contro il male.Ma a me sembra il contrario.Mi ripeto sempre cos'ho fatto di male per meritarmi tutto questo.All'età di sei anni ho perso i miei genitori,all'età di quindici anni ho ottenuto due lavori per mantenere me e il mio fratellino.Poi,all'età di diciassette anni ho conosciuto lui.L'avevo sempre considerato un poco di buono,un angelo con l'animo di un diavolo.E non avrei mai immaginato che un giorno mi sarei innamorata di lui.Che un giorno avrei perso la mia verginità con lui.Presa da un attacco di rabbia,lancio il vassaio contenete il mio pranzo a terra.E per pranzo intendo un misero pezzo di pane,con un bicchiere d'acqua.Tutto questo è ingiusto,voglio tornare a casa.Non voglio più restare in questo posto,e poi ho una paura tremanda che Cole possa di nuovo abusare di me.Mi distendo sul letto,e osservo il soffitto spoglio e rovinato di questa stanza.La porta si apre lentamente,e vedo Cole fare capolino nella stanza.Entra e chiude la porta alle sue spalle.
Cole:Vedo che non hai fame.-dice guardando il bicchiere a terra,ormai a pezzi.Si avvicina a passo lento verso di me,lo guardo impaurita.-non voglio farti del male,devo chiederti una cosa.-si siede accanto a me sul letto.
Alex:Che cosa vuoi?.-sussurro.Mi allontano di poco e appoggio la schiena contro il muro.
Cole:Ho intenzione di far del male al tuo ragazzo.-sgrano gli occhi.-fargli molto male.Ma tu potresti evitare tutto questo,sai?.-
Alex:Come?.-chiedo alzandomi,e guardandolo negli occhi.Si alza anche lui e appoggia la sua fronte contro la mia.
Cole:Se vieni via con me,non succederà niente al tuo ragazzo.-sussurra afferrandomi per un braccio.
Alex:Lui non è il mio ragazzo.-sussurro fredda,liberandomi dalla sua presa.-e poi non potresti mai fargli del male.E' sempre circondato da guardie del corpo.-
Cole:Ma io sono molto più furbo di lui,Alex.E lo sai bene,no?ti do due giorni per decidere,solo due giorni,e pensaci bene.-si dilegua fuori,e chiude la porta a chiave.Mi risiedo sul letto con la testa fra le mani.
2 GIORNI DOPO.
I due giorni sono passati,ma non ho ancora deciso cosa fare.Andare via con lui significherebbe non vedere più le persone a cui voglio bene.Alzo lo sguardo,Cole è appoggiato al muro,mentre smanetta con il suo cellulare.Dopo un po lo ripone in tasca,e mi guarda a braccia conserte.
Cole:Sto aspettando una risposta,Alex.Vieni via con me,oppure no?!.-deglutisco,portando una mano fra i capelli.La mia vita,o Justin?.
Alex:Ho deciso che..parto con te.-si,ho preso questa grande decisione.Non avrei mai permesso a Cole di toccare Justin nemmeno con un dito.Nemmeno di staccargli una ciocca di capelli.Sul suo viso si dipinge un sorriso sghembo.Perché è così cattivo e meschino?
JUSTIN.
Sono giorni,ore,secondi,minuti che sto accanto a questo telefono.Nella speranza che squilli,e mi diano una buona notizia.Che la mia Alex è sana e salva.Ma non posso far altro che sognare e immaginare che accada davvero.Mi alzo dal divano e mi dirigo in cucina.Mia madre sta facendo colazione,e suppongo che neanche lei ha dormito,visto che ha due occhiaie visibili sotto agli occhi,esattamente come me.Lei e Alex avevano un rapporto bellissimo.A mia madre nessuna delle mie ragazze è mai andata a genio..aveva sempre pensato che Alex fosse la ragazza adatta per me.Anche se è scontrosa,testarda,orgogliosa in una maniera assurda,sapeva come rendermi felice.Mi siedo a tavola,accompagnato da un sorriso malinconico di mia madre.
-Come stai,amore?.-si alza e si siede accanto a me.Appoggio la testa sulla sua spalla,mentre le lacrime rigano il mio volto.Le sue braccia mi circondano le spalle.Sembra di ritornare a quand'ero bambino..che se appena mi sbucciavo il ginocchio,lei correva ad abbracciarmi.
-Schh,non piangere.-mi sussurra all'orecchio,mentre mi accarezza i capelli con dolcezza.Mi accoccolo con la testa sul suo petto,e cerco di trattenere i singhiozzi.
ALEXIS.
Ore 11.00
Vedo la mia amata New York farsi sempre più piccola,mentre l'aereo sale più in alto.Sto abbandonando tutto,e mi sento una codarda.Ma faccio tutto questo solo per Justin,solo per il ragazzo che amo e amerò sempre.
Cole:Ti troverai bene in California.-dice mentre svogliatamente guarda una rivista.Rimango zitta e guardo fuori dal finestrino.In questo momento mi lancerei giù volentieri,piuttosto che stare accanto a lui.

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