Il mito di Aios e Apollo (qualcuno ci scriva una storia, grazie)

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Stanotte ho sognato un ragazzo di nome Aios.
Il giovane sta passeggiando per i boschi, quando vede una persona stesa a terra, accanto alla riva di un laghetto. Preoccupato che si possa trattare di qualcuno che sta poco bene, si avvicina a lui, cercando di capire se sia ancora vivo. All'improvviso il tipo apre gli occhi e Aios, per non dare l'idea di essere qualche malintenzionato che vuole derubare il ragazzo, cerca di allontanarsi, ma questo lo ha già notato e lo invita a sedersi accanto a lui. Quello che si è appena svegliato ha davvero un bell'aspetto: capelli lunghi, biondi, occhi azzurri e un paio di lentiggini sul viso pallido. Indossa solamente un lungo mantello giallo che lascia ben poco all'immaginazione. Aios, invece, ha capelli corti, castani e occhi scuri, dalla pelle abbronzata.
I due iniziano a parlare del più e del meno e, quando il ragazzo scopre che la famiglia di Aios produce lire, ammette che a lui piace molto la musica. Aios, allora, tira fuori da una sacca la propria lira e gliela porge, proponendogli di suonare qualcosa.
Il ragazzo accetta e inizia a suonare... come un dio. Aios lo ascolta incantato, notando come le sue dita si muovano leggiadre sulle corde, a ritmo con l'ondeggiare dei suoi capelli nel vento. Quell'uomo sembra quasi brillare di luce propria quando canta.
Una volta finita la canzone, il misterioso ragazzo riconsegna lo strumento ad Aios, dicendo che se tutte le sue lire sono costruite così bene, verrà sicuramente a comprarne una nella loro bottega.
A quel punto Aios gli fa i complimenti per la bravura e lo ringrazia e si ricorda che effettivamente non si è ancora presentato.
"Oh, quasi dimenticavo... Io mi chiamo Aios."
"Già, non ti avevo detto il mio nome... Io sono Apollo."
L'umano si stupisce a tal punto che indietreggia un poco, sgranando gli occhi. Per tutto quel tempo ha parlato con un dio?!
Inizia quindi a scusarsi se gli ha per caso detto qualcosa di troppo diretto o di negativo, ma Apollo lo tranquillizza poggiando una mano sulla sua spalla, mentre ride per la sua reazione, che trova piuttosto buffa.
"Se mi avessi fatto qualche torto, ti avrei già buttato in acqua.", dice con un occhiolino, quindi, vedendo di nuovo lo sconvolgimento di Aios, torna a ridere, dicendo che sta scherzando.
"...Più o meno."

Stanotte ho sognato...Where stories live. Discover now