15- "due anime"

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Un tenue e piccolo raggio di sole fu la causa del risveglio di Francesca che ancora con gli occhi chiusi allungò una mano verso la parte sinistra del letto ma lo trovò freddo e vuoto, segno che Giuseppe si era alzato da molto tempo.
Non riuscí a fare nessun movimento perché in quel momento la porta si aprí rivelando sulla soglia il suo presidente con un vassoio tra le mani, le aveva preparato la colazione a letto e lei non poté che sorridere a quel piccolo gesto.
- buongiorno, Presidente- disse Francesca sorridendogli
Per risposta Giuseppe abbandonò il vassoio sul letto e gli stampò un tenero bacio sulle labbra
- ora é un buongiorno amore mio - rispose l'uomo.
Fecero colazione cosí, tra baci, coccole e risate fino a quando il cellulare di Giuseppe non interruppe quella bolla di felicità.
Francesca lesse il nome e sorrise rispondendo alla chiamata
- ciao Nic, si é andato tutto bene. Visto che tuo padre oggi sarà a lavoro tutto il giorno e se la tua mamma é d'accordo mi concedi l'onore di farmi visitare la città? Sempre se non hai altri impegni ovviamente - domandò Francesca
- no, sono libero Franci, e sono contento che tu e papà avete fatto pace, ci vediamo oggi. Ciao - rispose Niccolò chiudendo la chiamata.
Giuseppe la guardò meravigliato
- é la prima volta che mio figlio non chiede di parlare con me, quale incantesimo ci hai fatto per farci prendere cosí dalle tue labbra?- domandò il Presidente
Francesca scoppiò a ridere
- nessun incantesimo, sono solo me stessa e lo sarò per sempre amore...o almeno fino a quando tu mi vorrai -
- attenta perché ti vorrò sempre e per sempre - rispose Giuseppe spostando il vassoio, fece stendere la sua donna a letto e prese a baciarle il collo per poi scendere a mordicchiarle i capezzoli fino ad arrivare alla sua intimità infilando due dita e facendola gemere dal piacere.

In un altro paese qualcuno non aveva preso bene la rottura del fidanzamento con la Principessa di Monaco.
Infatti Louis meditava vendetta per il torto subito e si sa che la miglior vendetta é quella servita fredda e su un piatto d'argento...ed era quello che il principe di Spagna voleva proprio fare nei confronti della Principessa di Monaco.
Quello che Francesca non sapeva era che Louis aveva delle foto molto osé in una delle tante feste organizzate sugli yacht in giro per Monaco. Quella sera Francesca aveva esagerato con gli alcolici ed Louis aveva abusato di lei senza tante cerimonie, la sua fortuna é stata quella di non rimanere in cinta di lui.
Ora il principe avrebbe aspettato ancora un po' prima di fare scoppiare la bomba dello scandalo.

Quel giorno tutti notarono il sorriso a trentadue denti sul volto del Presidente del consiglio.
Si, perché quel giorno Giuseppe Conte sorrideva a tutti e nemmeno una discussione con Salvini o con chiunque altro gli avrebbe cancellato quel sorriso dal volto.
Mentre affrontava il solito viaggio in macchina sentí alla radio una canzone e chiese all' autista di alzare il volume

"Siamo due anime sbagliate,
Che il mondo non raddrizzerà
Troppo diverse e complicate
Fuori dalla realtà"

Mai parole furono piú vere per lui e la sua principessa, due anime sbagliate che il mondo non potrà mai piú aggiustare o modificare o raddrizzare. Troppo diverse tra loro, lui un semplice uomo Presidente del consiglio di una nazione.
Lei una bellissima Principessa che una nazione ha ereditato e che deve governare, con tutti i privilegi che hanno i nobili.
Due mondi diversi fuori dalla realtà

"Siamo due anime perdute,
Mille milioni di anni fa
Ma per fortuna ritrovate
Fino all' eternità”

Si, anche questa strofa calzava alla perfezione, perché solo due anime perdute si possono ritrovare in una bellissima eternità e quale stupenda eternità ci può essere del per sempre?
E forse fu proprio quella parola che dette l'idea giusta per organizzare la sua eternità con la sua Principessa.

Quel pomeriggio Francesca si incontrò con Niccolò che la portò in tutti i posti piú belli di Roma, anche i vicoli che molte volte il turista non si ferma mai a guardare.
Ora erano fermi nella gelateria preferita del ragazzino e stavano chiacchierando su tutto
- quando vi sposate tu e papà?- domandò il bimbo alla ragazza che per poco non si strozzò con l'acqua
- tu vorresti avermi come matrigna?- domandò Francesca incuriosita
-si, sei bella simpatica ed intelligente e ti voglio bene, so che non sostituirai mai la mamma ma rendi felice papà e quando papà é felice lo sono anche io- rispose Niccolò mentre finiva la Coppa di gelato.
La principessa lo guardò e gli sorrise, per avere solo 11 anni quel ragazzino la sapeva lunga ed era molto intelligente.
- ascolta Niccolò, se io e tuo padre ci sposassimo, voi dovrete venire a vivere a Monaco ed iniziare una nuova vita, saresti disposto a lasciare l' Italia e venire a vivere lì?-
Niccolò rimase in silenzio a pensare
- non ti vedrò piú, vero?- chiese con lo sguardo triste
Francesca lo abbracciò
- no tesoro, io non me ne vado ma essendo una principessa ho una nazione da guidare anche io come il tuo papà, solo che il mio non é un incarico temporaneo, il mio é a vita fino a quando non ci sarò piú e chissà...un giorno tu potresti prendere il mio posto ma tutto dipende se tu vorresti venire a vivere a Monaco ma, non pensiamoci adesso. Finiamo il gelato e continuiamo a passeggiare va bene?- propose la ragazza e Niccolò le sorrise ritornando allegro e felice come pochi istanti prima.

Finalmente quella giornata era terminata e Giuseppe poté avviarsi verso casa dove avrebbe potuto organizzare una cena molto speciale per la sua principessa.
Aveva già in mente le parole da dirle mentre tra le mani si girava una scatolina di velluto blu.
Dentro si trovava l'anello con cui avrebbe fatto la proposta di matrimonio a Francesca.
Quando Francesca rientrò a casa, trovò le luci soffuse e dei petali di rosa sparsi per tutto l' appartamento, seguendo la scia dei petali arrivò in cucina dove trovò Giuseppe solo con una camicia bianca senza giacca e cravatta che stava versando del vino in due bicchieri
- bentornata a casa, passato un bel pomeriggio?- chiese lui mentre spostava la sedia per fare accomodare la sua donna
- moltissimo, tuo figlio é un ottimo Cicerone e conosce molti posti della città- rispose Francesca mentre afferrava la forchetta per iniziare a mangiare la carbonara preparata da Giuseppe
- a cosa devo la cena romantica e i petali di rosa?-  chiese la principessa dopo qualche secondo.
Giuseppe seppe che era arrivato il momento cosí, si alzò e si avvicinò alla ragazza

- Francesca, quando ti ho visto la prima volta sei sembrata un angelo che era arrivato a salvarmi da quella gabbia d'oro fatta di illusioni e cattiverie. Ne abbiamo passate tante noi due, dal fidanzamento con il principe di Spagna, fino alla dipartita di tuo padre e al articolo pubblicato da Olivia.
Ne siamo sempre usciti piú forti e determinati di prima ma io non posso piú vivere senza di te, non posso piú svegliarmi senza avere te accanto che dormi con i tuoi Ricci a coprirti il volto, certo ci saranno giorni in cui saremo intrattabili, io per la politica e tu per governare la tua nazione ma so che insieme possiamo fare tutto perciò...- Giuseppe si inginocchiò e tirò fuori la scatolina e mentre la apriva disse:
- Francesca Cassandra Grimaldi, vorresti farmi lo straordinario onore di diventare mia moglie?-



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