18- Always

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Finalmente la giornata di Giuseppe si concluse.
Per tutto il giorno aveva discusso con l'opposizione per fare approvare una legge ma come sempre tutti gli andavano contro e lui ormai era stanco di fare sempre polemica per nulla.
Mancava poco alla fine del suo mandato e aveva già parlato con il Presidente Mattarella per non rinnovare il suo giuramento verso la Repubblica.
Ora voleva solo concentrarsi sul suo matrimonio e sulla sua futura moglie.
Ogni sera quando Giuseppe tornava a casa trovava sempre la sua Francesca dietro i fornelli pronta a servirgli la cena e a parlare con lui di tutto: dal suo lavoro alle questioni di Monaco fino al piú piccolo dettaglio per le nozze.
Ancora non ci credeva che tra poco piú di una settimana si sarebbe sposato con una principessa bellissima e forte come la sua Francesca.
- hai deciso che abito indosserai?- gli domandò Niccolò guardando il padre negli occhi
- si, e tu? Sei sicuro di fare da pagetto e portare gli anelli?-
- certo papà, é un onore per me portare il simbolo dell'amore che provi per Francesca, gli voglio bene come alla mamma ma lei é simpatica e poi é la mia migliore amica. Sa cosa si prova ad essere il figlio di una persona importante e mi dà tutto il sostegno possibile- a quelle parole Giuseppe sorrise.
Francesca non aveva solo rubato il suo cuore ma era anche riuscita a conquistare quello di suo figlio che difficilmente si affezionava cosí in fretta ad una persona.
Era proprio vero la sua principessa aveva stregato tutti e due e lui avrebbe fatto di tutto per renderla felice in ogni modo possibile.

Quella settimana volò in un secondo e ora Francesca si stava truccando per andare a festeggiare il suo addio al nubilato con le sue migliori amiche Viola e Raissa.
Le due l'avrebbero portata in un locale a bere e a salutare la sua vita spericolata, Francesca avrebbe preferito restare a casa a rilassarsi per il suo gran giorno ma Viola non aveva sentito ragioni e cosí ora si stava sistemando il rossetto in attesa che venissero a prenderla.
Aveva appena terminato quando la porta si aprí e le due amiche entrarono nel suo appartamento
-pronto per l'ultima notte di follie?- domandò Viola guardandola
- si, mi mancherà un po' tutto questo ma si sono pronta- rispose Francesca sorridendole
- allora andiamo la notte é piccola e al locale ci aspettano - disse Raissa spingendo Francesca per farla uscire
- chi ci aspetta?- domandò ma nessuna delle due le disse niente e cosí la principessa dovette rimanere con la curiosità fino all arrivo nel locale.
Quando entrò venne assalita da una piccola Gabriela e da sua madre che la strinsero felici di vederla e pronte a festeggiare con qualche bicchiere di Champagne.
- a Francesca e Giuseppe, che il loro amore viva per sempre e che il loro matrimonio sia roseo e pieno di bambini - disse Raissa alzando il bicchiere seguita dalle altre
- soprattutto con tanti bambini - rimarcò Viola ridacchiando
- ragazze siete perfide - le bacchettò Francesca
- come se tu e il tuo presidente non lo avete già fatto - la rimbeccò Gabriela.
Le guance di Francesca si colorarono di rosso mentre le ragazze e sua madre scoppiarono a ridere.
Andarono avanti a ridere e scherzare fino a notte fonda e dopo fecero una sorta di pigiama party a casa della sposa. Quando si addormentarono l'orologio segnava le 4 del mattino ma nonostante tutto Francesca non riuscí a prendere sonno e cosí senza svegliare nessuno si alzò e uscí nel balcone a guardare le stelle dove era sicura lo ci sarebbe stato suo padre che la osservava
- ciao Papà, come vedi mi sto per sposare con l'uomo che amo e lo devo anche a te, perché mi hai sempre detto di decidere con il mio cuore e dargli sempre ascoltò ed é quello che ho fatto. Tra poche ore avrò un marito, un compagno e un confidente con cui governare e chiedere consiglio oltre alla mamma per guidare il nostro paese nel miglior modo possibile.
Ti mando un bacio -
Detto ciò Francesca rientrò e andò diretta a farsi una doccia per prepararsi a quella giornata intensa e ricca di emozioni.
Quando le altre si svegliarono lei aveva già indossato la sottoveste e la giarrettiera e si stava truccando da sola
- ma a che ora ti sei svegliata ma cherie? - le domandò Charlene guardandola attraverso il suo riflesso allo specchio
- in verità non ho dormito per niente questa notte - rispose la figlia guardando la madre che sorrise
- sta tranquilla, andrà tutto bene- le rispose stringendole le spalle.
Dopo Raissa si avvicinò e le fece una semplice acconciatura con qualche perlina qua e là tra i capelli, dopo li chiuse in un elegante chignon lasciando due ciocche libere a incorniciarle il volto truccato ma leggero.
- fatto, ora aspetta qui mentre mi vado a vestire e dopo ti aiutiamo a indossare l'abito - le disse Viola e Francesca annuí e attese.
Finalmente dopo qualche minuto indossò il suo abito e vide che gli occhi di sua madre erano lucidi
- maman, non piangere - le disse prendendole le mani e sorridendogli
- é che sei bellissima ma cherie...se solo tuo padre ti potesse vedere...-
- lui mi vede mamma, da lassú e ci protegge ogni giorno - rispose la ragazza.
Charlene si asciugò il volto e si andò a vestire anche lei dato che sarebbe stata lei ad accompagnare all'altare la sua piccola principessa.

In una zona poco distante nell'appartamento di Rocco uno sposo molto emozionato stava andando in ogni angolo della casa. Giuseppe non riusciva a stare fermo un secondo nonostante suo figlio Niccolò lo seguiva in ogni parte e finalmente riuscí a prenderlo e a farlo sedere
- papà, calmati. Tra poco ti sposerai con una donna bellissima e che sarà tua per sempre quindi respira e sta tranquillo che se ti agiti troppo ti sale la pressione - a quelle parole Giuseppe rise e dopo guardò il figlio
- sono piú agitato per il fatto che mi sposo di quando entrò in parlamento - disse
- lo vediamo Giusè ma ora sta calmo altrimenti in chiesa non ci arrivi - gli disse Rocco ridacchiando.
Dopo ben tre ore tutti e tre erano pronti e una volta saliti in auto si diressero in chiesa per attendere l'arrivo della sposa.

Quando vide la chiesa Francesca venne travolta dall'ansia ma si impose di non piangere e di non farsi prendere dal panico.
Scese dalla macchina e attese che sua madre le si affiancò, si avvicinarono all'entrata della chiesa e attesero la classica marcia nuziale che l'avrebbe portata all'altare dove il suo Giuseppe la stava aspettando.
La musica partí e loro due entrarono.
Tutti gli invitati la stavano guardando meravigliati per la sua bellezza ma a Francesca interessava solo lo sguardo di Giuseppe che come la vide sgranò gli occhi e rimase a bocca aperta talmente la trovo bella.
A quell'espressione Francesca gli sorrise e avanzò sicura e tranquilla come non lo era mai stata, quando arrivò vicino al suo sposo Charlene le dette un bacio e lasciò la sua mano tra quelle di Giuseppe e finalmente la funzione iniziò.
Il prete iniziò il solito discorso fino alle promesse solenni
- vuoi tu Giuseppe, prendere Francesca come tua legittima sposa ed amarla ed onorarla in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?-
-si, sempre - rispose Giuseppe
- vuoi tu Francesca, prendere Giuseppe come tuo legittimo sposo e amarlo e onorarlo in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?-
- si, sempre - fu la risposta di Francesca
- per i poteri conferitomi io vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa- Giuseppe non aspettò oltre e voltatosi verso sua moglie la baciò con tenerezza e  dolcezza.
Quando si allontanarono tutti gli invitati esplosero in grida di gioia e applausi per i novelli sposi che sorrisero a tutti e dopo il lancio del riso tutti si avviarono al ristorante per proseguire con i festeggiamenti per Giuseppe e Francesca.

THE  GOLDEN CAGEWhere stories live. Discover now