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Un altro viaggio di "affari politici" come lo aveva chiamato suo padre. Per Francesca invece era solo il millesimo viaggio di circostanza con i loro alleati politici e questo implicava la conoscenza di uomini vecchi e decrepito ottantenni che avrebbero allungato le mani su di lei nonostante la sua scorta personale la seguiva in ogni luogo.
Francesca Cassandra Grimaldi, figlia del principe Alberto II di Monaco era in viaggio di piacere in Italia dove avrebbe conosciuto il presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio dei ministri. Due alleati che a detta di suo padre potevano tornare utili per il principato ed essendo l'unica erede al trono spettava a lei fare quel viaggio.
E così eccola lì, nel suo jet privato con le sue migliori amiche, Raissa e Viola più tre guardie del corpo diretta verso Roma.
Durante la sua istruzione aveva letto nei libri che era la capitale più bella che ci potesse essere nel mondo, città ricca di storia e di monumenti
-tra poco atterriamo sua altezza, la preghiamo di allacciare la cintura - disse una guardia e sbuffando Francesca eseguì l'ordine,facendo ridere le sue amiche
-ridete delle mie disgrazie voi due - disse mentre guardava fuori dal finestrino
- noi? Non rideremmo mai delle tue disgrazie Fra. Ti vogliamo bene e lo sai - le rispose Raissa mentre si sistemava una ciocca bruna dietro l'orecchio
-ammettilo che senza di noi ti saresti annoiata tante volte - rispose Viola mentre si sistemava gli occhiali da sole e il cappellino in testa.
Raissa Van Der Woodsen e Viola Bass, due ragazze che arrivavano dall' Upper East Side di New York. Avevano fatto un viaggio di piacere a Monaco e li durante una festa su uno yacht avevano conosciuto la principessa e da quel momento non si erano più separate.
Dopo un ora il jet finalmente atterró a Fiumicino e come sempre la principessa attese che tutto fosse in ordine e che le guardie le diedero il permesso per poter scendere.
-pronte per imbucarsi in qualche festa privata? - chiese viola sfregando le mani tutta felice e a quel gesto le altre due scoppiarono a ridere.

Anche quel giorno Giuseppe Conte era in tremendo ritardo e in quel momento il suo portavoce Rocco Casalino lo stava chiamando al cellulare per la millesima volta al quale lui rispose subito
-  sto arrivando Rocco, ho avuto un contrattempo con Salvini- si scusó mentre camminava velocemente verso l'auto blu che l'avrebbe scortato all'aeroporto
-sbrigati Giuseppe, il jet sta per arrivare, cerchiamo di fare una bella figura con la Principessa - rispose Casalino sbuffando
- cinque minuti e sono lì - rispose il Presidente mettendo giù e dando l'ordine di partire subito.
Quando arrivó il jet era appena atterrato e lui arrivó vicino a Mattarella che lo guardó ridacchiando ma fortunatamente non disse nulla.
Conte si sistemó la cravatta e nel mentre la porta del jet venne aperta e ne uscirono tre guardie del corpo e due ragazze subito dopo. Per ultima uscì una ragazza che si guardó attorno e Giuseppe ne fu affascinato. Aveva lunghi capelli castani che le ricadevano liberi sulle spalle e sul seno. Il corpo era fasciato in un elegante vestito color crema. "dio è bellissima" pensó il premier mentre sentì il cavallo dei pantaloni diventare sempre più stretti. Si ricompose appena in tempo che una delle guardie annunció la ragazza
- signori, ho il sommo piacere di presentarvi sua altezza reale la principessa Francesca Cassandra Grimaldi - tutti i politici fecero un piccolo inchino mentre Francesca si avvicinó e inizió a stringere la mano a tutti
-benvenuta in Italia vostra altezza, posso proporvi un giro turistico per la città più tardi? - fu subito la richiesta di Salvini che infastidì Conte ma, notó che anche la principessa non ne fu molto contenta
-la ringrazio per la gentile offerta Onorevole, tuttavia mi vedo costretta a rifiutare per il momento. Il viaggio è stato lungo e vorrei andare a riposare, se non le dispiace - rispose lei come da etichetta e non ton insegnatole in tutti quegli anni di scuola, disciplina e portamento che la sua tutrice ancora le imponeva nonostante avesse 30 anni compiuti
- certamente, sarà per un altra volta - rispose lui ma Francesca non lo considerava già più. Il suo sguardo era stato catturato da due occhi marroni che la guardavano con curiosità e gentilezza e lei ne rimase affascinata. Allungó la mano per stringerla e Conte la prese subito. La stretta era delicata e la mano grande e calda in confronto alla sua piccola e spesso fredda. La principessa tornó a guardare gli occhi e sorrise
-benvenuta a Roma Principessa. Spero che il suo soggiorno qui sarà piacevole per lei e le sue amiche. Io sono Giuseppe Conte, presidente del consiglio -
-il piacere è tutto mio presidente, spero di conversare ancora con lei - rispose Francesca e dopo andó da Mattarella che si presentó e finalmente tutti tornarono a Palazzo Chigi.

Angolo autrice:
Nuova avventura e nuova storia, spero che i reali di Monaco non si arrabbino e nemmeno i nostri politici a Roma. Per il resto fatemi sapere come trovate il primo capitolo con un commento o una stellina per sapere se vi piace oppure no. Buona lettura!

THE  GOLDEN CAGEWhere stories live. Discover now