Il 7 semidio (oppure l'indovinello fatale)

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Sette mezzosangue nella 3A andranno,
con arco e freccie un mostro uccideranno.
Un fratello Luna così potrà trovare,
e in sieme i mostri faran tremare.
Vi piace la nova profezia dei 7?
Ok, lo so fa pena ma che volete da me non sono mica figlia di Apollo, aspetta, lo sono, quindi è bellissima!
Lasciamo stare e pensiamo a raccontare (che bello ho fatto la rima).
Quella notte feci un incubo, e per i mezzosangue fare incubi è orribile, è tutto così reale e poi, spesso quello che si sogna diventerà realtà. Detta così sembra Cenerentola ma non è affatto una cosa bella, e per una figlia di Apollo come me, che ha le visioni del futuro è una cosa tutt'altro che rara.

L'incubo era piuttosto strano, era un mito, non una cosa attuale.

C'era la la sfinge, il caro e vecchio mostro con il volto di donna, il corpo di leone e le ali di nonsoqualeanimale.

La sfinge chiedeva ai passanti -Chi, pur avendo una sola voce, si trasforma in quadrupede, tripede e bipede?- E ovviamente quelli, colti così alla sprovvissa, non sapevano rispondere e quindi, come se fosse la cosa più logica del mondo, la sfinge se li pappava dicendo -Gli esseri umani sono proprio stupidi, ma deliziosi!-. Ma poi arrivò Edipo che risolse l'enigmatico indovinello -L'uomo- disse quello tutto impettito -Che dall' infanzia striscia a quattro zampe, poi cammina su due piedi in età adulta, e infine utilizza il bastone in età avanzata- e poi la sfinge, che non è il mostro più inteligente, invece di papparsi, comunque, in un boccone Edipo, si getta giu dal monte. Pensate che il sogno sia finito? E no, vi sbagliate.

(Ragazzi se voi conoscete l' indovinello "Ci sono due sorelle: la prima dà alla luce l'altra e questa, a sua volta, dà vita alla prima. Chi sono le due sorelle?" con risposta "Il giorno e la notte" (in greco sono femminili) non è deltutto sbagliato, credo infatti che la sfinge facesse un po' e un po', giusto per mettere di più in crisi i poveri umani).

Il sogno cambiò, ma c'era sempre la sfinge, solo che...al posto di Edipo c'era...oh dei, c'era Mauro. La sfinge lo sbranò, e fu allora che mi svegliai di soprassalto.

All' inizio pareva che la sfinge fosse ancora lì, ma poi mi accorsi di essere nella mia camera, dentro al mio letto, sotto le calde coperte, ciò però non mi rassicurò affatto. 

Strinsi forte il cuscino e continuai a dormire.

Il pomeriggio stavo tornando a casa e vidi Mauro, diretto anche lui verso casa, iniziai a pensare "Um, gli chiedo se possimo andare insieme? Dopottutto abitiamo vicini. No, se vado con lui i mostri lo troveranno fiutando il mio odore semidivino, ma i mostri lo potrebbero trovare comunque e se vado con lui posso proteggerlo, ho l'arco dopotutto..." e poi i miei pensieri diventarono parole -Mauro, ciao, vai a casa?- Lui si volto e mi salutò -Si, andiamo in sieme? Tanto la strada è quella- -Certo- risposi io raggiungendolo.
Non facemmo in tempo a girare l'angolo che quella stupida sfinge era lì. Mi saltò a dosso nel tentativo di sbranarmi -E le domande?-  Chiesi io -Non facevi un indovinello?... no, giusto, dopo Edipo hai rinunciato, ma facevi domande sulla storia...- -Che? Cosa? Come?- Disse Mauro che era rimasto paralizzato dalla paura. La sfinge si voltò verso di lui -E chi abbiamo qui un mortale? No Umm... chi sei tu ragazzino?- Disse quella -Emm...- rispose Mauro -È un mortale, lascialo in pace, mangia me, sono una semidea!- -Lo so ragazzina, si sente dal profumo...per quanto riguarda gli indovinelli...- saltò di lato dandomi la possibilità di alzarmi -Ecco :"Chi c'è l'ha non lo vuole, chi lo compra non lo usa chi lo usa non lo sa. Che cos'è?"- Io e Mauro ci guardammo negli occhi e rispondemmo all'unisono -La bara!- -Risposta err... esatta- -Allora? Ti uccidi da sola o lo faccio io?- Chiesi cercando il mio arco ma...o dei, non lo trovavo, mi era caduto quando la sfinge mi aveva gettato a terra, e le frecce erano sparse tutte per terra ma lontano da me.
(Che sfigaaa).
-No ragazzina- disse la sfinge -Io ti mangio, ho imparato la lezione, lascerò però andare il tuo amico cosa me ne faccio di un mortale quand...-
Una freccia partita da un punto accanto a me la colpì disintegrandola mentre cercava di addentarmi (devo essere proprio buona). Mi voltai per vedere chi fosse stato e la risposta mi lasciò senza parole, era stato Mauro che aveva raccolto il mio arco e una delle mie frecce -Ma...- dissi -Tu mi devi delle spiegazioni- disse Mauro porgendomi l'arco.
Guardai la sua fronte e come avevo immaginato anche lui era un semidio e per di più figlio di Apollo -Si, fratellone, ti devo delle spiegazioni, ma prima aiutami a raccogliere queste frecce-.
E adesso mi ritrovo con un fratellone inteligente ma che non sa un accidenti di mitologia greca e che si rifiuta di leggere i libri di Rick Riordan. Bello no?

Semidei della 3ADove le storie prendono vita. Scoprilo ora