Capitolo 5

6.3K 362 8
                                    

Era la prima volta che Kate portava un ragazzo a casa sua. E se sua madre lo avrebbe scoperto,non sarebbe stata tanto felice. Per non parlare di suo fratello Aaron. Era molto protettivo nei confronti della sorella.

Casa sua era simile a quella delle altre abitazioni di Castle. Un giardino,una casa a due piani, un albero vicino alla casa e ,per chi era fortunato una piscina sul retro. Ma purtroppo Kate non era una di quelle fortunate.
Era una bella casa la sua,pensò. Ma in quel momento cercò di guardarla con gli occhi di qualcuno che la vedeva per la prima volta. Come ad esempio il ragazzo di cui ancora non sapeva il nome.
Se ne stava accanto a lei in silenzio. Le braccia rilassate vicino al corpo. Non aveva detto una sola parola per tutto il tragitto. E Kate iniziava a preoccuparsi.

Lei pensava che questo ragazzo fosse buono. Ma se non era così? L'aveva invitato a dormire a casa sua per quella notte ma con quale garanzia? Per quanto ne poteva sapere lei,lui poteva anche essere una creatura paranormale psicopatica.

"È una bella casa." Le disse sorridendo.
Da vicino il ragazzo era molto più bello,notò Kate. E anche molto più alto. Kate gli arrivava alla spalla e per guardarlo doveva alzare la testa. Aveva un timido sorriso sulle labbra. I suoi capelli erano disordinati a causa di tutte quelle volte che si era passato la mano ntra i capelli per la frustazione. Ma aveva come un'aureola sopra la testa. All'inizio Kate pensò che fosse accaduto a causa del lampione ma si sbagliava. I suoi capelli biondi gli davano l'aria di una corona fatta di oro.
"Grazie." Rispose lei.
"Potresti dormire nella camera di mio fratello ma mia madre ritorna alle otto dal lavoro. E non so come reagirebbe se vedesse uno sconosciuto in casa sua. Quindi ti rimane solo camera mia. Ma dormirai per terra."
"Va bene. Ti ringrazio per la tua gentilezza. Cercherò di non darti troppo fastidio. Contatterò al più presto gli altri arcangeli"
"E come farai?"
"Lunga storia." Rispose sospirando lui.

"Allora, tieni questo cuscino,questa coperta e...ah eccolo! Il lenzuolo." Disse Kate con la testa dentro l'armadio. Erano ormai le undici passate e Kate si sentiva davvero stanca.
"Senti,io ancora non so il tuo nome. E non posso passare il resto dei giorni a chiamarti straniero. Quindi sai già il tuo nome o..?"
"Penso che mi chiamerò come questo uomo. Jackson,che ne dici Kate? "
Kate guardò le sue mani. Teneva un album di Michael Jackson tra due dita e lo mostrava a Kate.
Quel album era il preferito del fratello.

"Jackson? Mi piace. Jackson....Wheeler! Ti piace?"
"Lo adoro" disse con una risata lui. Era adorabile,pensò la ragazza.
"Allora Jack,mi racconterai di più domani. Mi dispiace che tu debba dormire per terra ma mettiti nei panni di mia madre." Disse imbarazzata lei.
"Va tutto bene Kate,tranquilla. Non sarà comoda come una nuvola ma va bene."
Kate si mise a ridere. "Tu si che sei un tizio strano Jackson."

"Pronto?" Disse con una voce assonata Kate. Si era svegliata a causa dello squillo snervante del suo cellulare. Aveva ancora la testa sotto le coperte e non aveva il coraggio di alzarsi e mettere un piede fuori dal letto.
"Tesoro? Sono la mamma. Non penso tu sia già sveglia,sbaglio?" Le chiese sua madre dall'altra parte del telefono.
"Mhm" borbottò la ragazza.
"Senti non sarò a casa per tutta la giornata oggi. Cecilia è dovuta andare a casa perché suo marito non si sentiva bene. E ha lasciato tutto il lavoro a me. Tu domani hai scuola,lo sai? Devi prepararti e ....."
Sua madre continuava a parlare a Kate non la stava più ascoltando. Aveva lanciato un'occhiata fuori dalle coperte e per terra aveva visto un letto improvvisato. Vuoto.

Le ci volle solo un secondo per capire chi mancava. Jackson! Dove diavolo era finito?
"Mamma ehm devo andare in bagno. Ti chiamo dopo. Si,si ti voglio bene anche io." Finì la chiamata con la madre e corse per le scale a cercare il ragazzo. Angelo. No, arcangelo. Quello che era.

"Jack?" Chiamò ad alta voce. Nessuna risposta.
"Jackson?" Riprovò. Solo allora senti il rumore di alcune pentole dalla cucina.
Vide il ragazzo seduto su una sedia mentre si dondolava con le mani che stringevano la pancia.
"Kate - sussurrò con un'espressione dolorante sul viso - ho uno strano dolore allo stomaco. E sento dei rumori strani provenire dalla mia pancia. Cosa mi succederà? "
"Ehm....tu hai fame Jack." Scoppiò a ridere lei.
"Cosa? È impossibile!"
"No invece, è normale. Noi umani dobbiamo nutrirci per sopravvivere. È normale."
"Davvero? E con cosa vi nutrite?" Chiese curioso.
"Con la miglior creazione dell'essere umano. Cibo!"

~~~~~~~~~~~~~~~~~
Scusate se il capitolo è breve. Il prossimo sarò mooolto più lungo.
Allora,Jackson! Spero vi piaccia perché io lo adoro.
E poi trovo Kate e Jack troppo carini insieme hdjsbhxj.
Ringrazio chi ha letto i capitoli precedenti. Siete tutti dei grandi :).

The Rescue Fall -La Caduta di SalvataggioWhere stories live. Discover now