Capitolo 8

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Kate e Jackson avevano girato per tutto il centro commerciale. Jack aveva comprato un armadio intero di vestiti e si era offerto più volte di comprare qualcosa anche a Kate ma lei si era rifiutata categoricamente dicendo che non aveva bisogno dei suoi soldi.

Odiava quando la gente la guardava e provava pena per lei.

Ricordava ancora quando era piccola,dopo che suo padre se ne andò, la gente la guardava con pietà e a scuola sussuravano cose brutte su di lei e sulla sua famiglia.
Molteplici furono le volte che ritornò a casa piangendo e suo fratello stava con lei e guardavano insieme i cartoni.

Ma adesso era cresciuta e aveva anche un lavoro. Non ascoltava più i commenti sarcastici fatti da compagni ignoranti. Kate voleva essere come Alyssa Rise,la madre. Una donna forte che ha cresciuto due figli da sola e ha scavalcato ogni ostacolo della vita a testa alta.

Come aveva previsto Kate,ogni ragazza (e qualche ragazzo) alla vista di Jack si era girato e lo aveva fissato. E poi guardavano Kate,non capendo cosa ci facesse con un ragazzo del genere. Era come camminare accanto ad una celebrità di Hollywood.

Dopo aver comprato un'altra felpa a Jack (ne aveva più di dieci ormai),si fermarono alla gelateria Ice's.

"Mi fanno seriamente male le gambe." Sì lamentò Jack. Aveva la testa poggiata sul tavolino in metallo.
"Sei peggio di una ragazza Jackson Wheeler. Hai svaligiato tutti i negozi. La mia amica Sarah sarebbe fiera di te." Disse Kate sospirando.

Proprio in quel momento,come se fosse stata chiamata,Kate sentì il suo nome urlato dall'altra parte del centro commerciale. Vide una cascata di capelli biondi correre verso di lei,con le guance rosse dalla rabbia,con dei tacchi vertiginosi.

Sarah.

Solo lei avrebbe potuto indossare i tacchi e correre. Se lo avrebbe fatto Kate si sarebbe come minimo rotta l'osso del collo.

"Kate! Come hai potuto lasciarmi sola con Josh! Per colpa tua adesso pensa che stiamo di nuovo insieme. È carino e davvero alto ma, buon Dio,è così appiccicoso. E tu potev...."
Sarah si era seduta sulla sedia libera vicino a Kate e aveva continuato a parlare. Si fermò solo quando si accorse della presenza di un ragazzo al loro tavolo.

Guardando maliziosamente verso Kate,alzò un sopracciglio e sorrise.
"Non sapevo fossi occupata. Potevi dirmelo e non mi sarei incavolata."
"Oh Sarah, ciao anche a te. Non sono occupata. " Disse sospirando Kate.

Sarah si girò verso Jack e gli porse la mano.
"Sono Sarah,Sarah Miller. E tu sei?"
Jack le prese la mano e la strinse.
"Sono Jackson ehm..." Guardò verso Kate non ricordandosi il suo cognome.
"Wheeler." Finì Kate.
"Jack? Kate non me ne ha mai parlato. Sei nuovo in città? " Chiese Sarah.

Beh no Sarah,lo conosciuto ieri. È caduto dal cielo. È una arcangelo. Esistono gli angeli, tanto per la precisione,pensò Kate.

"Ehm...è un vecchio amico di famiglia. I suoi genitori lavorano in vari uffici nel mondo. E non volevano che ehm...Jack saltasse la scuola. Quindi starà a Castle per qualche mese."
"Capisco. E quanti anni hai Jack?" Chiese rivolta a lui.
"Diciassette. " Rispose Kate al posto suo.

Sarah guardava tra i due in modo curioso. Kate sperava che l'amica avesse finito con le domande e che l'avrebbe creduta.

"Interessante. Quindi ti iscriverai alla Castle's High School?"
"Sì." Rispose di nuovo Kate al posto di Jack,ricevendo un'altra occhiata dall'amica.
"Kate cara,il nostro amico qua vicino può rispondere da solo,non pensi?" Domandò indicando Jack.
"È un ragazzo molto timido." Cercò di rispondere Kate mentre Jack diceva "Sicuro."
I due furono salvati dal dare una spiegazione,dal cellulare di Sarah che iniziò a squillare.

Sarah fece una smorfia e rifiutò la chiamata. Tese la mano verso Jack e lui gentilmente la prese e la strinse.

"È stato incantevole conoscerti Jackson Wheeler. Ma purtroppo devo andare. Spero di rivederti presto." Disse sorridendo. E poi rivolgendosi a Kate aggiunse "Ti chiamerò più tardi. Cerca di rispondere, ok?"

Dopo aver abbracciato l'amica si alzò e prima che Kate rispondesse,girò i tacchi vertiginosi e se ne andò.

"È stato interessante. " Disse Jack con una risatina.
Kate in risposta sbuffò e lanciò una occhiataccia a Jack.

Dopo aver bevuto un milkshake definito "la cosa più buona del Paradiso dopo i pancake" da Jack, i due ragazzi si incamminarono verso la casa di Kate.

Jack portava tutte e dieci le buste con dentro i suoi vestiti e alcune cose di Kate (si era rifiutato di lasciare la ragazza portare qualcosa) e non aveva nessuna difficoltà. Kate non si meravigliò più di tanto dopo aver visto le braccia di lui.

"A proposito,che cosa era quel 'ti iscriverai a Castle's High School'? Cioè, devo andare a scuola?" Chiese con un cipiglio Jack.
"Beh,prima ti troviamo una casa. Poi,tu farai comparire tutti i documenti che una persona normale avrebbe,e infine, ti iscriverai a scuola. E dobbiamo fare tutto per domani."

Il tempo non era a favore dei due ragazzi. Kate pensò che a Jack la scuola gli sembrerà un Inferno. Non letteralmente parlando. Il ragazzo non era mai stato a contatto con nessun umano e si ricordava ancora il piccolo attacco di panico che gli era preso quando erano entrati al centro commerciale.

"Puoi prendere il vecchio zaino di Aaron. E potresti stare qualche giorno nel piccolo bungalow che abbiamo dietro casa. Finché non ti troviamo una sitemazione. "

Kate era Aaron da piccoli passavano le serate d'estate nel piccolo bungalow nel giardino. Si divertivano a immaginarsi di stare in posti fantastici o su spiagge in cui l'acqua era lava e non potevano quindi toccare per terra.

"Ok,fantastico. Dimmi qualcosa sulla scuola." Disse Jack.
"È un casino." Sì lamentò Kate. "Sei rinchiuso in una stanza con altre persone antipatiche e devi ascoltare una persona parlare, ma la maggior parte dei professori sono noiosi.
Durante l'ora di Mrs Kavanagh,professoressa di storia, avrai la tentazione di sonnecchiare. Non farlo mai,avrà anche una certa età ma hai dei sensi peggio di un'aquila. È molto severa." Lo avvertì Kate.
"Sembra ehm...un casino." Ripeté le sue parole Jack.
"Lo è. Ma tu,caro amico" disse Kate poggiandogli una mano su una spalla "avrai me come sostegno morale. Perché io sono fantastica." Sì vantò Kate.

Jack si limitò a ridere e scuotere la testa.
Eh già, pensò Kate, avrai me.

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Salve cari lettori!
Lo sò che ho pubblicato venerdì ma mi andava di scrivere quindi tadaaa.

Vorrei dedicare questo capitolo a Zayn Malik, perché nonostante tutto,e anche grazie a lui che ho iniziato a scrivere. È una delle mie tante fonti di ispirazione. Quindi grazie.

Dopo vorrei ringraziare come al solito tutti voi che leggete. E grazie anche a te che voti,sei fantastica o fantastico ahahah.
Grazie a Elisa,lo so che mi adori.

The Rescue Fall -La Caduta di SalvataggioWhere stories live. Discover now