Capitolo 10

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Leggete lo spazio autrice,per favore.

Era passata una settimana da quando era iniziata la scuola. Jack si era trovato benissimo e tutte lo adoravano.

Non c'era giorno in cui non passava i corridoi della Castle's High School a braccetto con qualche ragazza.

All'inizio stava costantemente vicino a Kate ma si accorse presto degli sguardi di odio che la ragazza riceveva.

In quella settimana,stando insieme a Kate comprese che era una persona molto timida e riservata.

Il contrario di Sarah che ogni volta che li vedeva insieme faceva commenti sarcastici e imbarazzanti.

Abitava ancora nel bungalow della famiglia Rise,quando la madre di Kate era a casa,la ragazza inventava qualche scusa per uscire e portare del cibo a Jackson.

Adorava il cibo degli umani.

Si era abituato anche alle lezioni a scuola e a fare i compiti. Tutte le volte che non capiva qualcosa,Kate lo avrebbe aiutato e gli avrebbe spiegato come andavano fatti.

A Jack lo affascinava la scienza. Vedere a che punto era arrivato il progresso scientifico  e tutte le creazioni che gli umani avevano inventato.

"Terra chiama Jack. Jackson. Wheeler!" urlò Kate.

"Ehi,mi hai urlato in un orecchio!"

"No,stavo richiamando la tua attenzione. È diverso."

Jack rise,adorava quando Kate diceva cose del genere. E adorava anche come le stavano i capelli oggi. O come gesticolava quando parlava.

"Scusami,stavo pensando." Replicò Jack. Erano in macchina e stavano andando a scuola. Era venerdì e questo voleva dire che per due giorni non avrebbero avuto scuola. Kate gli aveva promesso che sarebbero andati a visitare la città di Seattle.

Arrivati a scuola,scesero dalla macchina e si diressero verso l'entrata per un'altra giornata che Sarah definirebbe "noiosa".

" Per arrivare a Seattle ci metteremo solo due ore. Se vuoi nel frattempo ti posso raccontare qualcosa sulla città."  Disse Kate.

Si stavano dirigendo a Seattle. Kate aveva detto alla madre che sarebbe andata con un gruppo di amiche in città per guardare i nuovi arrivi.

Si erano avviati da mezz'ora e Kate non smetteva di parlare. Seattle era la sua città preferita e da piccola lei,Aaron e la madre ci andavano qualche volta per visitare i nonni o semplicemente per allontanarsi un pò dalla monotonia di Castle.

"Certo. Dimmi qualcosa." Disse con un sorriso Jack.

"Allora." Ci pensò un pò su. "Seattle, detta anche la 'Città Smeraldo', è la capitale dello stato di Washington. Il nostro Stato. Da vedere c'è lo Space Needle. È una struttura altissima che fu costruita molto tempo fa per qualche esposizione. Si può arrivare fino in alto con degli ascensori e da là su,scorgi lo skyline di downtown di Seattle. E poi c'è un parco bellissimo che dobbiamo assolutamente vedere."

Jack guardava Kate con  curiosità negli occhi. Gli piaceva ascoltarla parlare ed era ancora più divertente quando le sue guance si coloravano di rosso per l'imbarazzo o per l'eccitazione. 

 "E tuo fratello frequenta là l'Università?" Chiese Jack.

"No. Lui va a Spokane. È più lontano e per questo motivo ritorna a casa solo a Natale o il giorno del Ringraziamento. " Disse con un'alzata di spalle.

"Ah. Quando è il tuo compleanno?"

"Cosa?" Chiese Kate guardandolo.

"Il tuo compleanno. Ho sentito Sarah parlarne."

"Oh. A novembre. Il dodici. Invece voi avete i compleanni?"

"No. Viviamo ogni anno come viene. Noi non invecchiamo dato che lassù il tempo non esiste. Però avvicinandoci alla morte,perdiamo qualche piuma dalle ali. È così che ci accorgiamo che il nostro tempo sta per finire."

"Non mi piacerebbe non sapere quando sta arrivando la fine. Mi ricordo una volta a scuola quando abbiamo letto un libro. C'era questa frase:

'La gente si alzava ogni giorno non sapendo se sarà l'ultimo oppure andava a letto la sera senza la certezza di riemergere dall'oscurità.'

E mi ha colpito molto." Disse Kate. Dal modo in cui recitò la frase Jack capì che quella frase aveva un significato per lei. L'aveva recitata in modo perfetto.

"Forse hai ragione." Replicò Jack.

Non aveva mai pensato a come si dovessero sentire gli umani quando sapevano che stavano per morire. Avevano paura o erano tranquilli,si lasciavano trasportare dalle onde di quel sonno profondo?

Erano da due ore in viaggio. Kate aveva fermato ad un negozio dicendo di dover far benzina e aveva riso all'espressione accigliata di Jack,aveva anche comprato del cibo.

Sulla strada c'erano moltissime macchine e per questo motivo erano in ritardo.

Jack toccava i tasti della macchina con curiosità e per sbaglio toccò un tasto rotondo piccolino e di punto in bianco,si sentì un'armonioso suono. C'era una voce femminile che cantava delle parole bellissime su un amore perduto.

"Che cos'è Kate?" Chiese Jack riferendosi al suono.

"Sì chiama musica. Viene trasmessa nella mia macchina attraverso la radio. Non so bene come funziona ma penso che il satellite mandi a tutte le radio che sono sintonizzate su questo canale questa canzone. " Spiegò lei.

"Quindi anche se stiamo a casa tua,sentiamo la stessa canzone? "

"Sì. Impari in fretta vedo." Disse Kate,guardandolo con un sorriso.

Il viaggio durò altri venti minuti. I due ragazzi risero e parlarono di molte cose.

Arrivati a Seattle, Kate portò Jack da tutte le parti.

Volevano anche salire sullo Space Needle,ma non avevano più tempo. Passarono una giornata fantastica e Jack imparò molte cose.

Come ad esempio,che cos'era un hot dog e come andava mangiato.

Ritornati a Castle,i due ragazzi scesero dalla macchina ridendo. Jack aveva appoggiato il suo braccio sulle spalle di Kate per mantenersi e non cadere. Kate aveva fatto una battuta che si ripeteva nella mente di Jack e il ragazzo non riusciva riusciva a smettere dal ridere.

Cavolo se sapeva fare le battute,pensò.

Questo fino a quando il ciondolo che portava al collo iniziò a pulsare e riscaldarsi. Ogni volta che succedeva significava che un'angelo caduto era nelle vicinanze.

Jack si fece serio e si irrigidi.

Spinse Kate dietro di sé per proteggerla. Lei lo stava guardando e gli chiedeva cosa succedeva.

Jack sentiva il traditore sempre più vicino.

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Daaan daan dan.

Allora,pubblico oggi perché vi volevo anche dire una cosa.

Questa storia è al numero 142 in fantascienza. E penso che questo sia fantastico.

Solo che adesso è al numero 147 perché la storia non ha nessun commento. E io vorrei davvero sapere le vostre opinioni o come vi immaginate Jack,Kate o Sarah. O anche Aaron se volete.

E mi farebbe piacere leggere quello che pensate del mio lavoro.

Questo capitolo non è granché ma domani inizia la scuola e quindi capitemi. 

Detto questo, grazie per gli 800 e le 40 votazioni. Vi ringrazio come sempre. 

Alla prossima!

Non siate lettori silenziosi :)

The Rescue Fall -La Caduta di SalvataggioWhere stories live. Discover now