Capitolo 12

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Scorpius's POV

Siamo già a fine ottobre, e oggi c'è la partita. Scendo in campo con la mia squadra. Io sono Battitore insieme ad Albus, Smith è il Cercatore, Nott il Portiere, e i Cacciatori sono la Parkinson, Zabini e la Greengrass, una mia cugina di chissà quale grado. La squadra di Grifondoro è capitanata da Rose, la Cercatrice, Roxanne e Fred Jr. sono i battitori, Lily, James e Hugo sono Cacciatori, mentre Louis è il portiere. Una squadra tutta della loro famiglia, sì, ma l'anno prossimo che alcuni se ne andranno le cose cambieranno.
Questa partita la devo vincere per forza. Rose deve baciarmi. Le stringo la mano prima dell'inizio della partita.
Partiamo, 150 a 50 per Grifondoro, sta andando davvero male. Se Smith non si dà una mossa lo butto fuori dalla squadra.

Dopo un'ora dall'inizio siamo ancora in svantaggio 200 a 100. Vedo la Weasley, seguita da Smith in picchiata. Tutti nel campo ci stoppiamo per guardarli. Rose è più avanti di lui, ma all'ultimo minuto Smith fa uno scatto e cade a terra. Ora dovrò congelare nel Lago Nero.
E invece no. Si alza tenendo stretto in mano il Boccino. Cazzo, abbiamo vinto. ABBIAMO VINTO. BACERÒ ROSE. Mi metto a fare varie giravolte in aria, poi scendo a vado incontro a Smith dandogli il cinque. Rose è là a fianco con la scopa in mano. Mi guarda e io gli faccio l'occhiolino. Ha già capito che non vedo l'ora di averla per me.
- Dopo vieni alla festa di Serpeverde. Sconterai la tua penitenza lì. In privato. - le sussurro all'orecchio, e mi allontano da lei silenzioso come mi sono avvicinato.

Rose's POV *

Per la festa metto un semplice vestito nero, non starò lì molto. Porto la felpa a Nick, è ancora nel mio armadio. Appena arrivata lo cerco per ridargliela. Lo trovo a bere da una bottiglia di Burrobirra vicino al tavolo delle bibite.
- Nick.
Si gira.
- Rose! Bella partita, ma non abbastanza. - dice facendomi l'occhiolino. Sorrido forzatamente.
- Volevo ridarti la felpa.
- Oh, sì. Grazie. Vuoi accompagnarmi in camera a metterla via? - dice ammiccando.
- No, non vuole. - mi giro e trovo Scorpius. Ha la mascella serrata.
- So rispondere da sola.
- Già, Malfoy, sa rispondere da sola.
Malfoy si avvicina pericolosamente a lui. È più alto e più muscoloso, ma non voglio succeda qualcosa fra quei due. Mi metto in mezzo.
- Nick, preferirei non accompagnarti a metterla via. Malfoy, calmati e andiamo. - lo trascino per un braccio lontano da Nick.
- Apprezzo che quando io e lui litighiamo tu stai con me e non con lui. - dice sorridendo di sghembo.
- Non vantarti, Malfoy, lo faccio solo perché ho perso una scommessa.
- Non vedi l'ora di baciarmi, ammettilo.
- Stai zitto, Malfoy, non è vero. Sono solo onesta. E voglio andarmene il prima possibile da qui. Quindi, prima ti bacio prima me ne vado da questo covo di Serpi.
- Benissimo, Weasley, se sei così convinta di volermi baciare vieni con me in camera.
Lo seguo e lui si chiude la porta alle spalle facendo un incantesimo. Mi siedo sul letto e aspetto si avvicini.
Lui poggia una mano sulla mia coscia, l'altra è dietro al mio collo per avvicinare la mia testa alla sua. Siamo vicinissimi, mi basterebbe fare un piccolo movimento e le mie labbra sarebbero sulle sue.
- Rosie, vuoi baciarmi o no? La penitenza era che tu mi avresti dovuto baciare, non posso fare tutto io.
Poggio le mie labbra sulle sue velocemente e mi stacco.
- Voglio un bacio vero, non sta cazzata. Mettici un po' di lingua.
Alzo gli occhi al cielo e mi avvento sulle sue labbra. Lui si avvicina sempre più a me, le nostre lingue esplorano sempre più in profondità. Lui mi sposta le gambe, mi fa sdraiare sul letto e lui si sdraia fra le mie gambe, senza mai interrompere il bacio. Le nostre lingue danzano in armonia fra loro, come se avessero creato una coreografia tutta loro. Ci stacchiamo un attimo e riprendiamo fiato. Ci guardiamo negli occhi. I suoi profondi occhi, freddi come il ghiaccio, in questo momento sono infuocati. Dopo qualche secondo unisce di nuovo le nostre labbra, trasformando il bacio dolce e delicato di prima in un bacio passionale. La sua mano vaga sulle mie gambe. Mi sfila il vestito esperto, talmente velocemente che nemmeno me ne accorgo. Sono quasi nuda davanti ai suoi occhi famelici. Riprende a baciarmi, mentre le sue mani vagano sul mio corpo. Mi sfila il reggiseno e sfiora i miei capezzoli turgidi. Avvicina la bocca a uno di loro, lo lecca intorno circolarmente per poi succhiarlo. La stessa cosa fa con l'altro. Io gemo senza contegno.
- Sh, non vorrai farci sentire da tutti alla festa.
Mi mordo il labbro.
- Mi fai venire voglia di prenderti qui, ora.
Mi sfiora le mutandine con un dito.
- Sento già come sei bagnata da qui.
Le sposta di lato e passa un dito sulla mia apertura.
- Sei fradicia, Rosie.
Abbassa la testa e bacia la mia entrata. Poi mi sfila le mutandine e riavvicina lì la sua bocca. Lecca il mio centro, per poi arrivare al clitoride, che sfiora soltanto, per provocarmi. Mi muovo con i fianchi, per avvicinarmi ancora di più alla sua faccia, ma ogni centimetro che vado avanti lui va indietro. Mi fa girare di spalle accarezza il mio sedere, per poi mollarci sopra un leggero schiaffo. Mugugno, come per chiedergli di più.
- Dovrai supplicarmi, se vuoi che ti scopi.
Sto zitta.
- L'hai voluto tu.
Da dietro mette un dito nella mia entrata fradicia e lo muove su e giù. Io gemo, gemo sempre più forte. Mi mette una mano sulla bocca.
- Vuoi proprio farti sentire, eh? - mi sussurra all'orecchio.
Infila di colpo un altro dito in me. Sobbalzo e il mio gemito si sente nonostante la sua mano.
- Sei così stretta, Rosie. Vedrai quando dovrai avermi dentro.
Io ignoro le sue parole e continuo a godere finché di colpo non mi gira di nuovo. Poggia una mano sul mio seno, giocando con i miei capezzoli, l'altra ha due dita dentro di me, mentre con i pollice stuzzica il mio clitoride. Facendo tutto questo abbassa la testa sulla mia entrata e, spostando il pollice, mi succhia il clitoride. Mi sta mandando in tilt, non reggerò per molto.
- Forza, Rose, vieni per me. - e così faccio.

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