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Con l'imbarazzo del compito mancato, e la presenza di Chan accanto a me, fu difficile proseguire la giornata. Mi beccai una nota, che sperai non influisse alla fine dell'anno. ''Allora..'' cominciò il biondino, camminandomi di fianco fino alla mensa, dove sperai mi lasciasse in pace. ''Se vuoi posso aiutarti a studiare''

'' ce la faccio da sola, grazie'' lo liquidai, ma stranamente mi sentii in colpa per quella risposta. Solitamente dicevo quello che pensavo senza farmi problemi sul fatto che potessi offendere o addirittura ferire qualcuno.

''matematica non è il tuo forte, sai? Posso  aiutarti a ripassare..-'' ''ascolta Chan, non so che idee ti sei fatto da quando ti sei aperto con me, ma ti assicuro che faresti meglio a lasciar perdere'' il sorriso non abbandonò mai il suo volto, credetti che prima o poi avrebbe avuto una paralisi facciale. Le sue fossette, morbide, spiccavano sulle sue guance come ad urlarmi di toccarle. Strinsi le mie mani come per tenerle a bada. ''Non mi sono fatto nessuna idea, dobbiamo solo studiare''

Dopo aver sbuffato, spinta dalla voglia di mettere fine alla discussione, acconsentii per quel pomeriggio stesso. Tanto ormai la mia giornata era rovinata.

Darcy si fece viva chiamandomi, nel momento esatto in cui ebbi messo piede fuori casa per andare da Chan a studiare. Prevedevo il disastro. La sua voce era rauca, stanca. ''Che fine hai fatto? Speravo mi facessi sapere qualcosa'' borbottai, infilandomi le chiavi di casa nella borsa in cui tenevo il libro di matematica. La mia migliore amica si scusò immediatamente. ''Mi dispiace, Hazel, ho la febbre e se non mi avessero svegliato sarei ancora in coma farmacologico.. Ma dimmi un po', cosa hai fatto senza di me?''

''Un casino, Darcy. Ho fatto un casino.''

RED [bang chan]Where stories live. Discover now