~17: Testa o cuore?

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«Senti Rachel, devo dirti una cosa» Ryan si sistema meglio sulla sedia, come se fosse a disagio.
«Dimmi pure» gli sorrido. Da quando io e Nathan abbiamo litigato, passo sempre più tempo con Ryan.

Dopo quella serata al locale lo incontrai nella caffetteria accanto al museo, dopo tre incontri decisi finalmente di dargli il mio numero, così iniziammo ad essere amici. Ryan è la persona di cui ho bisogno. Mi ascolta, mi rende felice e non abbiamo ancora mai litigato.

«Io mi trovo bene in tua compagnia, spero che tu lo sappia» lo guardo accigliata.
«Si, lo so, non capisco ciò che vuoi dirmi però»
«E se non volessi essere solo tuo amico? E se volessi essere qualcosa in più?» deglutisco.
«Ryan lo sai che sono una donna sposata»
«Si lo so, però sappiamo entrambi che tra te e Nathan è praticamente finita» chiudo gli occhi. Ha detto queste semplici parole con una brutalità inaudita.
«E pensi che io possa tradire mio marito anche se tra di noi è finita?» domando.
«Lui non l'ha già fatto?»
«Io non sono come lui Ryan, non so cosa tu pensi esattamente di me, ma non sono così. Non sono una traditrice e non voglio iniziare ad esserlo, mi dispiace» afferro la mia borsa, devo andarmene.
«Rachel, io»
«Cosa» rispondo dura, sono così stanca di essere giudicata.
«Promettimi che ci penserai, io non farei nulla per ferirti, spero tu lo sappia»
«In realtà, l'hai già detto pronunciando quelle parole poco fa, ma sì, ci penserò»

Esco dalla caffetteria subito dopo, scuoto la testa. Come può dirmi una cosa del genere. Ci conosciamo solo da quattro mesi, come può dire di punto in bianco una cosa del genere, quando io non ho dimostrato nulla che potesse essere una semplice amicizia?
Ho bisogno dei consigli di Sasha e Mike, sono gli unici a cui posso chiedere aiuto su un argomento simile. Mia madre è esclusa, certo abbiamo chiarito e dopo quella chiamata è sempre presente, ma queste sono cose intime, non posso dirglielo. Per questo ho bisogno della mia amica.
Percorro le strade affollate di Boston, la primavera è andata via lasciando spazio all'estate, non vedo l'ora di andare in vacanza, staccare da tutto questo e prendermi un momento per rilassarmi completamente, senza Nathan, Ryan o chiunque altro.

Busso alla porta di Sasha venti minuti dopo. Mike apre la porta e mi guarda stupito, forse è perché non li avevo avvisati del mio arrivo.
«Ciao Mike, Sasha è qui?» allungo il collo sperando di vedere qualcosa dell'interno.
«Si, si, entra pure Rachel» spalanca la porta facendomi entrare in casa. Mi guardo intorno come ogni volta, non riuscirò mai ad abituarmi a questa casa piena di amore e di affetto.

«Sasha?»
«Vado a chiamarla subito. Sinceramente pensavo fossi Nathan, ha detto che oggi sarebbe passato» si gratta la nuca in imbarazzo.
«Oh» sussurro «Me ne andrò subito promesso»
«Non è per questo Rachel, sai benissimo che puoi restare quanto vuoi, solo che non vorrei che Chloe vi sentisse litigare, lei vi adora e non reagirebbe bene»
«Certo, sai che non farei nulla per ferirla, adoro quella bambina»
«Come lei adora voi» ripete sorridendomi.

Si allontana per chiamare le due donne di casa, sento la voce gioiosa di Chloe e subito un sorriso prende il posto sulle mie labbra. Quella bambina è una boccata d'aria fresca, e somiglia così tanto ad entrambi i suoi genitori da sconvolgermi ogni volta.

«Zia Rachel» mi corre contro, io l'afferro prontamente tra le mie braccia e le faccio fare una giravolta, la sua risata echeggia nell'abitacolo.
«Ciao Rachel, come mai da queste parti?» ci raggiunge Sasha.
«Vorrei parlarvi di una cosa» Sasha e Mike si guardano un momento non comprendendo ciò che ho detto.
«Chloe, che ne dici se vai a giocare di là, dopo ti prometto che o io o lo zio Nathan verrà a giocare con te» le sorrido, lei accentua ancora di più il suo sorriso. Si allontana da me e corre dai suoi giocattoli.

«Rachel, mi stai facendo preoccupare, cosa è successo, ancora qualcosa tra te e Nathan?» Sasha e Mike si accomodano sul divano e io li seguo sedendomi sulla poltrona.
«Questa volta non riguarda Nathan» prendo un momento di pausa «Sono uscita con Ryan e mi ha chiesto di riflettere sul fatto che potremo diventare altro» Mike serra i pugni, che sappia qualcosa che io non so? «Mi ha detto che Nathan mi ha già tradita quindi perché io non potrei farlo? Tanto è come se non fossimo sposati. Lui così mi ha detto»
«E tu cosa gli hai risposto» mi chiede Sasha ad occhi chiusi.
«Che ci avrei riflettuto, e che non doveva rigirare la mia situazione contro di me, che io mi sono confidata con lui come un amico e non voglio che usi il mio passato contro di me»
«Rachel sai benissimo che Ryan non mi piace, ma è di te che stiamo parlando, quindi devo chiederti, provi qualcosa in più per Ryan di una semplice amicizia?»
«Potrei provare qualcosa nel futuro, che ne posso sapere»
«Rachel le relazioni non funzionano così, non sui sentimenti che potresti provare nel futuro, ma di quelli che provi adesso» Mike è sempre troppo sincero e schietto.
«In questo momento non cerco una relazione, e se con un mio rifiuto lo perdessi? Non posso permetterlo» scuoto la testa.
«Rachel riflettici, Ryan non mi piace è vero, ma se ti fa sentire felice non posso dire niente»
«Sasha, ho sofferto così tanto, se una persona mi fa stare bene perché devo mandarla via? Non provo amore adesso, ma potrei farlo, si può imparare ad amare» Sasha scuote la testa.
«Sei libera di scegliere per te stessa, è la tua vita di cui stiamo parlando. Ciò che voglio dirti è che non devi intraprendere una relazione con una persona solo per sentirti meno sola»

I coniugi Kallavan, troppo sinceri. Ti mettono la verità davanti agli occhi e ti feriscono con essa, non lo fanno per cattiveria, lo fanno perché vogliono che eviti degli errori di cui potresti pentirti in futuro.
«Zia, vieni a giocare?» Chloe entra nel salotto con la sua bambola preferita.
«Arrivo» mi alzo dalla poltrona.
«Rachel, promettimi che non prenderai una scelta di cui potresti pentirti in futuro» Sasha afferra la mia mano.
«Ci proverò» le sorrido, seguendo poi la figlia nella sua cameretta.
«Succederà un casino, me lo sento» sento i due sussurrare.
«Se dovesse succedere la stessa cosa di Camila?» smetto di ascoltare, mi dedico alla piccola Chloe. Però non smetto di chiedermi chi sia questa Camila di cui stanno parlando?

***

«Zia, promettimi che tornerai presto a trovarmi e a giocare con me»
«Certo che te lo prometto piccolina» la abbraccio forte. Mi alzo e saluto anche Sasha e Mike.

Apro la porta, resto ferma sul posto, Nathan è davanti a me, con la mia stessa espressione, Mike aveva detto che sarebbe passato. Rinsavisco e lo sorpasso, neanche un saluto da parte mia o sua. Continuo a camminare continuando a sentire il suo sguardo bruciare sulla mia schiena, fingo di non sentire il mio cuore battere più veloce da quando l'ho visto. Testa o cuore? Per questa volta scelgo la testa, darò un'opportunità a Ryan, devo dimenticarmi di Nathan al più presto. 

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