CAPITOLO 24 | Sarah

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24 NOVEMBRE
-122 giorni

Erano trascorsi due giorni ormai da quella sera e non l'aveva più visto, né sentito da allora.

Due giorni di chiamate senza risposta e messaggi non letti; due giorni in cui Sarah aveva sezionato ogni attimo di quella serata, senza mai capire cosa fosse realmente successo.

Perché Josh era scappato via in quel modo?

Umiliata, rifiutata, mortificata: l'aveva lasciata nuda tra le lenzuola a chiedersi cosa avesse sbagliato, finendo poi col sentirsi perfino in colpa.

Forse avrebbe dovuto dirgli prima della sua situazione, ma non avrebbe mai creduto che fosse un problema così grande.

In fondo era solo vergine e non una criminale.

Passò le mani tra i capelli, sprofondando nel materasso un'altra volta: deve esserci per forza un motivo, non può dipendere solo da me!
E pensò che, forse, per Josh, essere il primo avesse un significato troppo impegnativo.

Forse si era spaventato come al solito e, ricordando il modo in cui aveva reagito quando si era definita la sua ragazza, gli sembrò la spiegazione più plausibile.

Prese il cellulare per tentare l'ennesima chiamata a cui probabilmente lui non avrebbe risposto, ma prima che potesse selezionare il numero, notò un messaggio di Kat che finì col distrarla.

KAT:
"Sarah, stai bene?"

E lei sussultò, pensando che magari Jess sapesse qualcosa e ne avesse parlato con la sua ragazza: che imbarazzo.

SARAH:
"Sì, perché?"

KAT:
"Dovevo vedermi con Jess,
ma mi ha detto che deve occuparsi di Josh e di solito non è un buon segno...
avete litigato per caso?"

Litigato? Non ne avevano neanche avuto il tempo!

Ma prima che Sarah potesse dilungarsi in qualunque spiegazione, un pensiero riempì la mente di dubbi: che significava che Jess doveva occuparsi di Josh?

Cos'era successo?
E, senza volere, se lo immaginò ricoperto di lividi, come la prima sera in cui avevano dormito insieme, quando faticava a respirare dopo aver partecipato a uno di quegli strani incontri che lo aiutavano a sfogarsi.

Forse, ciò che era successo con lei lo aveva messo talmente in crisi, che non aveva trovato altro modo per calmarsi, se non quello di picchiare qualche sconosciuto e, forse, aveva esagerato?
Forse si era fatto male?
Forse era quello il motivo per cui non le aveva risposto al telefono?

Dio mio...

"Sai dove sono?"
Scrisse d'impulso e, senza nemmeno prendere il cappotto, uscì di corsa, per raggiungere il Nancy il prima possibile.

"Sai dove sono?"Scrisse d'impulso e, senza nemmeno prendere il cappotto, uscì di corsa, per raggiungere il Nancy il prima possibile

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