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Jisung si aggiustò i capelli per l'ennesima volta, cercando di farli sembrare perfetti.
Sospirò irritato quando ricaddero nella posizione precedente. gemendo, decise di dimenticarsene e andare.
Prima di scendere le scale per prendere le chiavi dal bancone si ricordò di prendere telefono e portafoglio.
Salì rapidamente in macchina

weirdo:
sto arrivando :))))

actually satan:
aspetterò
read at 2:24 pm

Jisung infilò la chiave nell'accensione, sentendo il suono del suo veicolo ruggire alla vita. Ben presto, era sulla strada per andare alla casa di Minho. La sua mente e il suo cuore stavano correndo, con sua grande confusione.

Dopo quella che sembrava un'eternità, arrivò alla casa di Minho. Spolverandosi le mani sui jeans, sbattè tre volte sulla porta. In pochi secondì quest'ultima si aprì per rivelare un Minho sorridente. Jisung sorrise rapidamente prima di essere avvolto nello stretto abbraccio di Minho.

"Ehi, mi sei mancato" sussurrò Minho a Jisung, schiacciato dalla sua presa.

"Anche tu mi sei mancato" ridacchiò Jisung, con la sua voce attutita dalla spalla di Minho.
Minho si staccò afferrando Jisung con molta leggerezza dalla mascella.

"Okayy...non sei andato a truccarti vedo. Mi piace" Minho fece un un ulteriore passo indietro, guardando Jisung dall'alto in basso.
"Mi piaccio i tuoi jeans, ti stanno bene. I tuoi capelli sono belli...io voglio accarezzarli. Hai un profumo dolce, mi piace quella colonia. Oh, e sono decisamente felice del fatto che tu sia qui. Sembri abbastanza normale per me. Mi piace. Dovresti mantenere questo look".

La mascella di Jisung, che era nella morbida presa di Minho solo pochi istanti prima, era ora così spalancata che pensò stesse per colpire il suolo.

"Io- uhmm- io -wow.. non so cosa dire.."

"Non dire niente e vieni dentro. Fa freddo qui fuori"

Minho entrò, tendendo il braccio per segnalare a Jisung di entrare. Quest ultimo colse il suggerimento ed entrò, sfilandosi le scarpe.
Minho chiuse la porta prima di guardare Jisung negli occhi con espressione assente.

"Ci sono delle fragole sui tuoi calzini del cazzo?"

Jisung guardò in basso con gli occhi spalancati per scoprire che indossava davvero calzini con delle fragole.

"I-io uh immagino che lo siano.." Rispose Jisung con una sensazione di disagio.

Minho manteneva ancora il contatto visivo con quella faccia mortale.

Jisung deglutì, spaventato da cosa Minho potesse dire. L'avrebbe preso in giro? Cosa c'entravano i calzini con questa cosa? Stava impazzendo?

Minho inaspettatamente scoppiò in un sorriso sciocco, afferrando Jisung per le spalle e scuotendolo leggermente.
"Oh mio Dio sungie, sono così carini! Dove li hai presi?! Ne ho bisogno! Ohh mio Dio ne avevano un po' con le banane?!"

Jisung era troppo scioccato anche solo per sputare una risposta di pochi istanti.
"Erano un regalo di compleanno.. ma ora so cosa regalarti! Anche- sungie? Da dove viene?"

"Scusa mi sono emozionato, non volevo chiamarti cos-"

"No, stronzo, è meglio che continui a chiamarmi così perchè è la merda più carina che io abbia mai sentito e- UGH mi fai cose strane al cuore" Disse catturando Minho in un altro stretto abbraccio.

La risata di Minho riempì la stanza mentre lui e Jisung si scambiavano un abbraccio giocoso. Tirandosi via, ancora sorridendo, Minho rivolse a Jisung uno sguardo così infantile che Jisung si sciolse un po' dentro.

"Sungie guardiamo un film!"

Jisung annuì in accordo mentre Minho correva verso la sua camera da letto, Jisung gli stava dietro come meglio poteva.

Minho frugò nel suo cesto dei film, tirandone fuori tre tra cui Jisung poteva scegliere.

"Okay, abbiamo Iron Man, Dunkerque o Brave, scegli tu"

Jisung ha immediatamente indicato le vibrazioni coraggiose del film disney della situazione attuale.

Minho annuì e posò gli altri film nel cesto.
Dopo averlo messo si buttò sul letto accanto a Jisung, spalancando le braccia.

"Sungie, coccoliamoci!" Ridacchiò Minho.

"Sei cosi adorabile oggi ed è spaventoso"
Ridacchiò Jisung mentre scivolava tra le braccia muscolose di Minho.

"Minho non riesco a vedere lo schermo."

"Oh giusto."

Minho e Jisung si riposizionarono nel punto in cui la testa di Jisung era posata con cautela sul petto di Minho con il braccio di quest ultimo saldamente attorno a lui.

Circa a metà del film, Jisung si sentì iniziare ad appisolarsi. Per quanto cercasse di combatterlo, i suoi occhi cominciarono a chiudersi mentre scivolava in un sonno profondo.

"Jisung quel film era così-"
Minho si fermò bruscamente quando si rese conto che Jisung stava dormendo sul suo petto. Ridacchiò e prese il telecomando per spegnere la televisione.

Dopo che le luci della tv si spensero al nero, posò la testa di Jisung su un cuscino di peluche prima di rotolarsi su un fianco e coccolarlo in modo protettivo.

     no homo | minsungWhere stories live. Discover now