Le Sfide Della Vita (Mafia Romance)

VII

Ian

Tutto è fermo, non riesco ha muovere neanche un muscolo, le persone dentro il Mc Donald's che hanno assistito all'incidente iniziano a correre verso il luogo dell'accaduto ma non sento niente, i miei occhi sono solo puntati sul corpo delle donna che amo priva di sensi immersa in un pozza di sangue.

Walter:IAN

La voce del mio amico mi risveglia, lo guardo per un attimo e poi corro verso Kate che è circondata da tante persone.

- Fatemi passare.. LEVATEVI -

Mi faccio spazio fino ad arrivare davanti a lei, mi inginocchio e prendo il suo corpo tra le mie braccia.

- Kate.. Kate amore svegliati, per favore svegliati -

Grace, Lorelai e Corinne stanno piangendo proprio come me, Mariya scossa dal pianto e al telefono sicuramente con i suoi genitori avvisandoli mentre Mark la consola.

- QUALCUNO CHIAMI UN AMBULANZA -

Jord:Ian sta arrivando lo chiamata io

Cori:Io ho chiamato mio padre sta arrivando con la polizia

La polizia, accidenti se mi vede mi sbattono dentro, Corinne può non sapere chi sono, ma sono sicuro che suo padre si.

- Chiama tuo padre e digli di non venire che è stato un falso allarme -

Cori:Ma..

Preso dalla rabbia e soprattutto dal dolore che sto provando in questo momento prendo la pistola e gliela punto contro.

Le persone intorno a me cominciano ad urlare spaventate.

- Stammi a sentire ragazzina ora chiami tuo padre e gli dici di non venire, lui è la polizia non possono vedermi altrimenti mi sbattono in galera e non gli posso permettere che mi di separino da Kate e chiaro -

Walter:Ehi Ian calmo e la migliore amica della persona che ami.. se la uccidi non ti perdonerà

Cori:Ma.. ma che succede, chi sei tu?

Grace:Te lo spiegheremo adesso dobbiamo pensare a Kate, tu fai come ha detto Ian

L'ambulanza finalmente arriva e subito caricano Kate sulla barella mettendola sul veicolo con i paramedici e io li seguo.

- Mariya tu raggiungici con gli altri -

Mari:Va bene, i miei genitori sono già in viaggio pur troppo ci vogliono undici ore dalla Russia all'America, saranno qui domani mattina

- Ok -

I medici chiudono le porte e partiamo verso l'ospedale.

Prendo la sua mano e la racchiudo nelle mie, intorno al collo a il collare cervicale e sulle sue labbra la maschera per l'ossigeno.

I medici parlano sotto voce ma sento quello che dicono, i punti vitali di Kate sono deboli. Non ci credo, non può morire, non deve morire, ora che ho trovato l'amore della mia vita.

Arriviamo finalmente all'ospedale NY-Presbyterian Hospital, entriamo e gli danno subito il codice rosso, i medici con lei scompaiono dietro una porta bianca impedendomi di passare, in quel momento arrivano Mariya seguita dai miei amici e dalle ragazze.

Mari:Dov'è?

- Dietro quella porta, non mi hanno fatto passare.. so soltanto che gli hanno dato il codice rosso -

Passano le ore e ancora nessuna notizia, infermiere e dottori cha vanno e vengono ma non ci dicono niente, sono stanco di aspettare.

Sono lontano da tutti, voglio stare da solo e pregare per il mio amore, la mia vita, la mia luce, non ho mia pregato in tutta la mia vita ma adesso si perché io ho bisogno di lei.