Capitolo 8 La paura del cuore

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«Ho bisogno che mi accompagni al banco dei pegni, capitano. Sei il più onesto di noi e mi serviranno le tue orecchie» Clint aveva precettato Steve per un'incombenza che lui aveva accettato controvoglia.

«Dovevo uscire a cavallo con gli altri, lo sai; cos'è, vuoi regalarmi degli orecchini?».

Da giorni i mercenari perlustravano le zone intorno alla città, via via allontanandosi sempre più, alla ricerca del terreno su cui si era consumata la morte di Johnny.

Thor, ottimo segugio, aveva confermato che il terriccio sulla camiciola del ragazzo fosse argilloso e a grana fine.

Steve e James, di contro, avevano scovato un ampio fienile appena al limitare della parte ovest di Rose Creek, in apparenza vuoto; secondo gli ordini ricevuti dal Falco, avevano evitato, sul momento, di violare la proprietà privata, entrandovi.

Grazie alla collaborazione del sindaco Fury, i due ex soldati avevano reperito le mappe del catasto, scoprendo chi ne fosse il proprietario. Barnes e Thor stavano andando a casa di quest'ultimo per una visitina ufficiale con Tony al comando del gruppo e il capitano smaniava per essere stato escluso da Clint dall'incombenza, rimpiazzata con una sortita in un negozio.

«Potevi portare con te il prete. Bruce resta il più pio e puro fra noi» Rogers tessette le lodi dell'ex sacerdote, il cui compito preferito era controllare a vista gli appezzamenti di terra dei coloni e i loro ranch. Soprattutto uno.

«Ci siamo divisi i compiti, è impegnato in altro, lui e Loki sono in giro» Clint borbottò, salutando Wanda, uscita sulla porta dell'emporio alla sua vista «Signorina Maximoff, buongiorno».

«Buongiorno a lei, sceriffo Barton» la ragazza bionda, in un casto abito di un tenue rosa confetto, non si limitò a un breve saluto ma lo fermò con una domanda diretta «Ci farà l'onore di partecipare al ballo d'autunno?».

«Che ballo?» si allarmò al pensiero dell'iniziativa sociale di cui nessuno l'aveva messo al corrente.

«Falco, è una serata danzante per festeggiare l'arrivo della stagione autunnale, che si svolge ogni anno in una struttura messa a disposizione proprio dalla famiglia della signorina. Piacere, Steven Grant Rogers» il capitano si introdusse in un modo un tantino smielato per i gusti di Clint.

Secondo i pettegolezzi usciti dalla bocca di Stark, Steve e James non erano passati inosservati, complici i pantaloni blu attraversati di lato da una striscia nera anziché dorata e la casacca abbinata, modificati da Erika e Maria così professionalmente da non ricordare le uniformi che rappresentavano un tempo.

Ogni ragazza nubile del villaggio non aveva occhi che per loro; quando cavalcavano per le vie del paese o attraverso le proprietà, le loro ammiratrici uscivano velocemente da case e negozi solo per contemplarli.

Anche Wanda non aveva fatto eccezione. «Piacere mio» tese la mano a Rogers che la baciò con un inchino, arrossendo e provocando lo stesso effetto nella bionda.

«Sarà opportuna la mia presenza almeno per controllare, per cui, sì, vi prenderò parte. Buon proseguimento di giornata» spintonò il capitano, verso il banco dei pegni, inveendo «Sono sempre l'ultimo a venire a sapere le cose, dovevate dirmelo. I coloni riuniti in un unico edificio potrebbero essere un facile bersaglio se qualcuno volesse far loro del male» si preoccupò dell'incolumità dei partecipanti.

«Che maniere, stavo chiacchierando! Credevo te ne avesse parlato Rafflesia, ti sei recato più volte alla sua tenuta e lei ed Erika sono fra le organizzatrici, trattandosi di una serata di beneficenza per raccogliere i fondi per ricostruire la chiesa bruciata da Zemo».

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