chapter 20

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Taehyung entrò in casa. Aveva iniziato a piovere e aveva tutti i capelli bagnati. Il respiro era pesante e affannato.

Era uscito prima dal lavoro e si era fatto forza quando aveva visto Jungkook cadere in ginocchio. Lo aveva aiutato a rimettersi in piedi con le lacrime agli occhi e lo aveva sostenuto con le braccia sotto la tempesta che si era abbattuto sulla piccola e tranquilla Daegu.

Aprì con difficoltà la porta sentendo il respiro veloce del ragazzo appoggiato alle sue spalle ed entrò in casa.

Jungkook non si teneva in piedi ed aveva chiuso gli occhi. Era bagnato e sudato allo stesso tempo e si lamentava per il dolore che sentiva alle ossa. Lo distese sul divano e gli levò le scarpe per poi andare a prendere una asciugamano nel bagno al piano inferiore, per asciugarlo. 

"J-Jungkook, mi s-senti?" Si morse il labbro per trattenere la paura che lo stava sopraffando e gli tamponò il collo. "A-andiamo di s-sopra." 

L'angelo socchiuse gli occhi ed emise un gemito di dolore. "V-vieni" Il piccolo e fragile pittore cercò di metterci tutta la forza che possedeva per farlo alzare. Jungkook sembrava di nuovo svenuto e Taehyung pianse per la preoccupazione mentre si sforzava a portarlo al piano superiore. "Re-resisti Jungkook, t-ti prego."

Era spaventato; sentiva che ci fosse qualcosa che non andava e aveva paura di poter perdere quel dolce angelo che gli aveva cambiato la vita.

Arrivò davanti alla camera e tirò un sospiro stanco facendo stendere il moro sul suo letto. Si sedette al suo fianco e vide una lacrima uscire dagli occhi chiusi di Jungkook. La asciugò con il pollice e poi gli sfiorò la guancia. Era calda. Bollente. Strabuzzò gli occhi e gli mise una mano sul petto, sotto la maglia fradicia dell'angelo.

La pelle di Jungkook bruciava. Era come se avesse il fuoco dentro, ed, a quella consapevolezza, Taehyung si abbassò sul suo petto e ricominciò a singhiozzare. Stava per andare all'inferno? Non aveva più tempo per stare con lui? Non poteva più dirgli che lo amava?

Dall'altra parte dell'universo, Namjoon stava camminando avanti e indietro incessantemente. Aveva lasciato Jungkook sulla terra solo poche ore prima e in quel momento non riusciva a calmarsi. Guardava dall'alto Taehyung piangere sul corpo del suo amico e si sentì enormemente in colpa. Era colpa sua se Jungkook stava affrontando tutto questo. Era stato lui a dargli quell'ultima missione, era stato lui a mandarlo sulla terra.

Tempo prima, Namjoon, aveva pensato che l'unico modo per far redimere il suo piccolo angelo era mandarlo su quel pianeta per aiutare un povero ragazzo problematico. Ma forse si era sbagliato, forse avrebbe potuto trovare un'altra soluzione, forse doveva prevedere che Jungkook avrebbe di nuovo potuto provare dei sentimenti tanto forti, a lui sconosciuti.

"Joon" sentì dei passi dietro di lui, ma non si girò. I suoi occhi erano fermi su quella scena straziante e dolorosa del pittore che piangeva sul corpo del suo amico. "Joon-ah" Jin gli accarezzò il braccio e guardò anche lui attraverso quel pozzo dove si potevano vedere migliaia di scene del mondo terrestre, ma Namjoon era focalizzato su una in particolare. 

"È colpa mia Jin. Lui andrà all'inferno per colpa mia." 

Sentì la voce bassa del suo superiore e scosse la testa. "No, non dire così," si avvicinò affiancandolo "tu non hai colpe, tu lo hai sempre aiutato, e questo Jungkook lo sa, lui ti vuole bene Joon." 

Namjoon guardò Jin e sorrise debolmente. "Sei sempre così razionale e dolce Jin, ma lui sta soffrendo, e io-, io sto soffrendo con lui." Jin guardò anche lui la scena. Jungkook aveva gli occhi chiusi e gemeva dal dolore, e il ragazzo vicino a lui continuava a piangere disperato mentre gli asciugava il sudore. 

╰☆☆ Last Mission╰☆☆Where stories live. Discover now