Chapter 15

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E sono tornata a caricarvi un'altro capitolo. ❤️✌️
Siete veramente incredibili, ma davvero, sono tanto felice che le visualizzazioni siano cresciute e sopratutto l'interesse.
I vostri messaggi di complimenti mi fanno davvero emozionare, e chi l'avrebbe mai detto che avrei ottenuto tutto questo? Grazie DAVVERO! E come al solito vi auguro buona lettura, cosa vi aspettate in questo capitolo?
Ascoltate "Lego House" di Ed Sheeran.
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L'aria è ancora gelida, le temperature sono più basse di quanto mi aspettassi ed ho il viso tormentato dal freddo. La temperatura sembra che voglia descrivere il mio stato d'animo attuale. È il Polo Nord, ma forse sto facendo un confronto stupido e inappropriato, sono sicura che non voglio tornare a casa dopo quest'inferno.
Ancora non posso credere che i miei genitori non si fidino di me, soltanto perché rimango rinchiusa in stanza non vuol dire che sono depressa, non ho bisogno di uno strizza cervelli.
Continuo a camminare come uno zombie per le strade della città, forse prenderò la metropolitana e farò qualche corsa con essa affinché possa sentirmi più sollevata.
Forse è una cosa stupida ma adoro rimanere seduta in metropolitana, vedere i paesaggi della città permette a me stessa di far vagare la mia fedele fantasia, acquistare la concentrazione perduta.
Avrei preso le cuffie dalla tasca, le avrei messe all'orecchio e digitando quello schermo, quella canzone, avrebbe decifrato il mio umore.
Perchè è questo quello che fa la musica: attraversa la tua interiorità catturandola e leggendo le emozioni in te rinchiuse: vorrebbero esporsi, farsi avanti.
La musica è l'unica forma di sfogo in momenti così, dove vuoi rimanere sola a piangerti il dolore senza che nessuno possa parlarti e sentirti. Corro con la velocità di un ciclone, percorrendo dei vicoli avvolti dal buio opprimente e spaventoso, avanzo ancora per poco trovandomi alla stazione della metropolitana di città.
Sembra un deserto la stazione, l'unica mia compagna di avventura é la musica che mi distrae da qualsiasi mia preoccupazione.
Timbro il biglietto con la mano destra mentre con l'altra mi occupo di selezionare una canzone.
Tra le tante band e cantanti scelgo di sentire come mio solito Ed Sheeran, ho bisogno di canzoni travolgenti, di sfogo, ho bisogno di ascoltarlo.
Seleziono "Don't" e mi godo le melodie che travolgono qualsiasi mia emozione, un brivido mi attraversa la schiena appena ascolto il ritornello:

"Ah-la-la-la-la
Don't fuck with my love
That heart is so cold
All over my arm
I don't wanna know that babe
Ah-la-la-la-la
Don't fuck with my love
I told her she knows
Take aim and reload
I don't wanna know that babe"

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La metropolitana è arrivata dopo 5 minuti e devo dire che non è stato noioso attenderla.
Guardo il paesaggio interessante dalla vetrata rimanendone incantata come al solito: è così rilassate, mi distoglie dai brutti pensieri scacciandoli via. Osservo alcuni alberi e qualche edificio mentre la metro percorre le sue mete, è così veloce, sembra che si riesca a vedere la luna più distante del solito, sta scappando nel cielo nuvoloso ormai spento e buio, illumina la città e insieme anche le stelle che rendono tutto più vivo.
Credo che non possa esistere un posto più tranquillo di questo ed è per questo che l'adoro, riesco a trovare un equilibrio con me stessa e questo mi fa sentire meglio.
La metropolitana, dopo numerosi accostamenti, si ferma completamente annunciando che le corse sono terminate:

"Informiamo la clientela che le corse si sono concluse, ringraziamo per aver scelto il nostro trasporto.." Le porte si aprono velocemente lasciando l'uscita di alcuni passeggeri, devo sbrigarmi a scendere se non voglio rimanere intrappolata in metro per tutta la notte.
Provo ad immaginare la scena e cerco di evitarla perché mi causerebbe solo terrore. Vorrei rimanere qui ad osservare un'altro pó la luna che scappa da me e rilassarmi, meditare. A passo lento raggiungo l'uscita mentre continuo ad ascoltare altri brani musicali, come sarebbe un mondo senza la musica? Forse non meriterebbe di esistere.
Sento il frusciare delle foglie mentre altre cadono dagli alberi precipitandosi sull'asfalto freddo delle strade, i rami semi spogli si muovono lentamente con il vento che soffia.
Rispetto a prima, mi sento decisamente molto meglio e anche se sarà una cattiva idea tornerò a casa. Probabilmente dovrò spiegare ai miei genitori che non ho bisogno di nessuna seduta psicologica nella quale possa deviare questo dolore interiore.
Non mi è mai capitato di aggirarmi da sola per le strade della città alle 22. Dato che temo compagnie pericolose, corro mostrando fretta e cerco di raggiungere casa velocemente, voglio rimanere nel letto e svegliarmi domani.
Questa settimana non è stata una delle migliori in assoluto, sarebbe da cancellare tutto quello che è successo. Spero che almeno domani possa andare meglio, perchè non può esserci pace anche nella mia testa? È una stanza così affollata nella quale ci sono così tanti pensieri che non c'è più spazio per farne occupare altri.
Non vorrei sentirmi così, con i pensieri che sfoderano dolore, voglio sentirmi meglio.
Mancano ancora molti kilometri prima che possa godermi l'atmosfera e il caldo di casa, mi domando se mia madre si sia preoccupata per me.

The Mask (Revisione)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora