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San

«Choi ci vuoi degnare della tua attenzione o continuerai a dormire per il resto dell'ora?»il professor Vitious mi chiese facendomi risvegliare dal mio pisolino a causa della sua voce stridula. Strizzai gli occhi e mi portai una mano tra i capelli, scostandomeli da davanti il viso, poi sbadigliai senza nemmeno portarmi la mano davanti la bocca.

«Mi scusi professore.»dissi anche se non ci credevo davvero, mettendomi a sedere in maniera composta e beccandomi un'espressione sconfitta da parte il piccolo uomo che poi riprese a spiegare la sua materia, ovvero Incantesimi.

Ero al mio settimo anno ad Hogwarts e, in più, ero al mio settimo ed ultimo anno da Serpeverde e come capitano della squadra di Quidditch. I miei genitori mi avevano sempre detto di impegnarmi nelle materie extra scolastiche piuttosto che quelle scritte nei libri, questo perché loro credevano che l'insegnamento nella nostra scuola non fosse completo e ci venisse fatta fare poca pratica, soprattutto in ambito di incantesimi oscuri.

Già, non era un segreto che i miei genitori fossero dei seguaci dell'ormai deceduto Lord Voldemort. E non era nemmeno un segreto quello che avrei quasi sicuramente seguito le loro orme, una volta conclusi i miei studi. In realtà avevo già pensato di lasciare scuola, ma sarebbe stato meglio che concludessi l'anno cosí da non dettare troppi sospetti. Infatti da quel che sapevo i miei genitori ed altri ex-Mangiamorte che erano riusciti a scampare la prigione in passato stavano organizzando una vendetta contro coloro che ci avevano rovinato la vita, e probabilmente avrei partecipato anche io a questo avvenimento.

Non sapevo ancora niente su ciò, alcuni membri dell'ordine dei Mangiamorte ancora non si fidava al 100% di me, e non potevo nemmeno dargli tutti i torti oltretutto, per questo mi era stato detto soltanto il minimo indispensabile su quello che sarebbe dovuto succedere a breve.

Comunque ripresi per un attimo ad ascoltare l'inutile lezione del professore e dopo un po' semplicemente sbuffai e buttando la testa all'indietro, chiaramente annoiato.

«Signor Choi se la lezione non è cosí interessante per lei può anche uscire dalla classe.»mi disse il piccolo uomo dall'altro capo della stanza, io ritornai con la schiena dritta e misi su un ghigno.

«Con piacere professore.»risposi per poi prendere il mio libro, che era rimasto chiuso dall'inizio dell'ora, e mi alzai in piedi, prendendo a camminare verso la porta della stanza per uscire il prima possibile di lí. Feci un cenno di riverenza in maniera scherzosa ai miei compagni per poi chiudermi la porta alle spalle ed incamminarmi verso la Sala Grande. A breve ci sarebbe stato il pranzo, perciò tanto valeva farmi trovare pronto per mangiare.

Scesi le scale, facendo attenzione nel non prendere la rampa sbagliata dato che qui ad Hogwarts tutto era possibile, persino a delle scale si muoversi a loro piacimento come se fossero fatte di vita propria, quando ovviamente non era cosí.

Arrivai al piano terra dove in quel momento erano davvero pochi i ragazzi presenti tra i corridoi, visto che la maggior parte di loro erano tutti a lezione.

Per quanto i miei genitori mi dicessero che il metodo di insegnamento qui era sbagliato, a me in realtà piaceva stare tra quelle mura. Mi faceva sentire più completo, come se avessi qualcosa di solo mio e che mi riuscisse a prendere al 100% in tutto e per tutto. Era difficile da spiegare, ma a volte se pensavo alla parola casa la prima cosa che mi veniva in mente era questo castello piuttosto che dove avevo vissuto per i primi undici anni della mia vita.

L'unica cosa davvero strana era successa durante il mio quinto anno quando a settembre, sul treno per ritornare a scuola, mi era stato detto che dovevo essere il prefetto dei Serpeverde. Era un fatto curioso, dato che non ero considerato questo gran studente perfetto in fin dei conti, anzi, non essendo mai stato costretto dalla mia famiglia a studiare mi ero anche lasciato piuttosto andare. Ma ero rimasto stupito quando mi era stata data la spilla, anzi sbalordito.

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