Fireworks[C.S.ㄨJ.W.]

(13)

Wooyoung

Una volta tornato a casa mi immersi nel vero e proprio relax. Prima di iniziare a cercarmi un lavoro volevo almeno vivere a pieno quell'estate e, fortunatamente, sapevo che avrei potuto farlo grazie anche alla presenza costante dei miei migliori amici a casa mia.

Tutti e quattro noi eravamo Mezzosangue, nessuno di noi aveva mai discriminato l'altro per questo motivo, e stessa cosa valeva per le nostre famiglie. I nostri genitori erano subito stati contenti quando avevano scoperto del nostro gruppetto e noi passavamo le giornate nelle nostre case ma, principalmente, nella mia, probabilmente perchè abitavo proprio al centro della città.

Proprio in quel momento infatti, stavo aspettando Jongho, Yunho e Mingi, sarebbero rimasti a cena a casa mia e poi avremmo fatto una sorta di pigiama party tutti insieme. Anche se avevamo finito l'anno da poco, eravamo rimasti comunque perennemente appiccicati e ciò mi faceva sperare che la nostra amicizia non sarebbe andata in fumo in futuro quando avremmo avuto dei lavori di versi.

«Wooyoung-ie, a che ora vengono i tuoi amichetti?»la voce di mia madre mi portò alla realtà quando si presentò nella mia stanza con la bacchetta in mano e alcuni vestiti che fluttuavano accanto a lei, mentre grazie ad un incantesimo si piegavano e poi si mettevano l'uno sopra l'altro per creare una specie di colonna di panni.

«Mamma, non sono un po' grandi per essere considerati miei "amichetti"?»dissi non appena la sentii camminare verso il mio letto, ovvero il posto dove in quel momento ero sdraiato. Sentii il rumore di quella pila di vestiti posarsi sul letto e poi subito dopo un peso affiancarli, allora capii che mia madre si era seduta su di esso.

«Per me non saranno mai troppo grandi, lí ho visti crescere, ricordi?»mi rispose con un sorriso e io dovetti annuire, ricordando perfettamente e capendo a cosa si stesse riferendo. Non era raro che le nostre famiglie si riunivano alcune sere per stare del tempo insieme durante gli anni che noi passavo ad Hogwarts e in modo o nell'altro anche i nostri genitori erano diventati amici proprio come noi.

«Penso che a minuti saranno qui.»informai mia madre e lei semplicemente annuí, poi si alzò in piedi e si diresse verso l'uscita della mia stanza senza dire nient'altro. Mia madre era cosí, silenziosa e benevola soprattutto nei confronti delle persone a chi tiene, le volevo bene anche se spesso litigavamo. Mio padre invece era più un tipo divertente e festaiolo, non ho dubbi sui motivi per cui mia madre si è innamorata di lui.

Amore. Quanto è difficile soltanto pensarlo. Eppure, se cercavo di figurarmelo nella mia testa, per quanto odiassi il solo fatto che accadesse, vedevo benissimo una persona, un ragazzo dai capelli neri che, purtroppo, conoscevo bene.

Scossi la testa e mi alzai in piedi, strecciando i miei arti e poi facendo scrocchiare la schiena. Afferrai il telefono posto sul comodino accanto al mio letto e controllai le ultime notifiche, capendo che i miei amici sarebbero stati lí a momenti.