buon martedì sera cari lettori.
come va? io tutto bene, nonostante domani abbia il secondo esame!!
oggi capitolo diverso;)
urla tra
3...
2...
1...
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Hudson.
Guidavo nervosamente.
La testa troppo piena di pensieri.
Odiavo pensare e odiavo voler sapere.
Il telefono squillò un paio di volte, ma mi decisi di prenderlo dal sedile del passeggero e rispondere.
«Dimmi.» fu la voce irata di Jaxon a rispondermi.
«Cosa cazzo le hai fatto?» sospirai.
«A chi?» in realtà, sapevo benissimo a chi si riferisse.
«Non prendermi in giro, Hudson! A Lilith! Cosa le hai fatto?» varcai il cancello della villa di famiglia.
«Niente.»
«Non mentirmi, Hudson.»
Alzai gli occhi al cielo. «L'ho solo punzecchiata sulla sua bulimia e sulla madre, ma niente di grave.» alzai le spalle anche se lui non poteva vedermi.
«Cazzo, Hudson! Ti sembra l'argomento migliore per scherzare? La bulimia? La madre l'ha abbandonata e tu ci scherzi! Sei così... così poco... diamine! Ci vediamo da te, chiamo Flint.» non ebbi il tempo di ribattere perché alla sua voce seguì il tu-tu del termine della chiamata.
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Flint mi guardava allibito dal divano della mia stanza e Jaxon non faceva altro che camminare avanti e indietro.
«Ripeti cosa ha fatto.» chiesi al biondo.
«Ha urlato contro mia madre e le ha lanciato un vaso e un posacenere.» non riuscii a impedirmi di ridere.
Presto, però, anche gli altri due mi seguirono.
«Qualcuno ha davvero urlato contro Cassandra Sanchez?» chiese Flint con le lacrime agli occhi «A quanto pare sì.» strascicai tra una risata e l'altra.
«Va avanti Jaxon, perché ho l'impressione che non sia finita qui.» Flint divenne serio.
«No, infatti... aveva la mano che sanguinava, ma è corsa in camera e non è più uscita. Abbiamo cenato da soli. Mia madre che piagnucolava per il comportamento di Lily e Samir che fissava le scale. Appena ho potuto sono corso qui.» strinsi i pugni.
«E non hai pensato di andare a vedere come stava?» mi alzai dal letto.
«Che ti prende?» mi si avvicinò anche lui.
«Mentre studiavamo è uscito fuori un discorso sulla morte e i suoi occhi si sono come...» guardai il pavimento con volto corrucciato.
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The bad girl's bet
Teen FictionLilith Morningstar ha sempre avuto tutto ciò che una bambina di sei anni potesse mai desiderare. Ma quando una grave tragedia si abbatte sulla sua famiglia, tutto il suo mondo crolla. Poco prima di compiere diciotto anni è costretta ad abbandonare l...