Parte 1

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A 57 anni non ti aspetteresti determinate cose, se avresti voglia di rischiare, allora fallo, perderai tanto, non vivrai con nessun rimpianto.

È esattamente questo che mi ripeto quando mi sveglio al mattino.
Amo il suono della sua risata, anche quando non riesco a pensare, e mi fa innervosire l'idea che non si curi di dirmi quello che accadrà. Ama prendermi in giro ed io per averla vicino continuo a sopportare. Molti la definiscono "un'adolescente innamorata" e li leggo certi commenti. Le persone non si frenano, altre sembrano di aver legalizzato l'amore fantastico attraverso le emozioni che trasmettono il nostro rapporto. L'unicità è un elemento che ci contraddistingue, più la guardo e più mi accorgo che il momento di estasi tra noi non l'abbiamo ancora superato.
La biondina mi ha raggiunta a Milano, dove sono per la promozione di Dinner Club. Siamo in una camera d'albergo, distese su un divanetto a guardare Canale 5, è il momento del robot, un uomo mascherato, Maria gli stringe la mano, invitando anche me a farlo, non sono capace, non voglio brutti scherzi. Si avvicina e continua ad insistere, penso che sia una delle sue. Lo guardo come se fossi ancora lì, in studio, con lei che mi invita a fare cose pericolose. Mi stringe la mano, le appoggio sotto al mio petto.
"Me fai prendere sempre sti spaventi, e poi che te ridi, Mari'? Me fai più paura de Nebula quando te dai alla pazza gioia, fia mia", le dico stanca e non solo per l'orario, perchè per cose del genere la notte, non dormivo serena. Sono stanca! La settimana prossima registreremo altre puntate, chissà quante me ne riserverà. Provo a tenerla calma con qualcosina, qualche meringa, devo rivedere il mio inventario. Accanto a me sembra serena, dovrei spaventarla in momenti come questi. Lei odia tutte le persone che mi si avvicinano, voleva che chiamassi quel nano, Antonio, solo per avere la soddisfazione che associassi la sua "morbosità" a qualcosa di terribile, anche ai miei occhi. "Stai pensando ai ragazzi sugli anelli?", mi chiede, la guardo, appoggia la sua testa sotto al mio mento.
Mi mordo il labbro, mi guarda fisso le labbra.

Ogni stella merita di brillareWhere stories live. Discover now