INES AGLI HUNGER GAMES

PARTE 2 - IO TI TROVERO'!

Si avvicinò a una strana costruzione a forma di cornucopia, poi volse lo sguardo attorno a sé. Da un lato, un fumo intenso si sprigionava da quello che, a un occhio da principiante, poteva sembrare un vulcano, ma che sicuramente era un enorme barbecue che chissà come quei fattoni avevano acceso.
Dall'altro, c'era un mercatino di coreani a cui non aveva nessuna intenzione di partecipare. Avevano tutti la capigliatura colorata, forse per distinguersi, come facevano Qui Quo e Qua con i berretti.

Preferì entrare dentro quella specie di supermercato, anche se la calca di gente che c'era nei vari reparti la metteva un po' a disagio.
C'erano personaggi molto strani in quel rave. Vide una ragazza che stava fissando smarrita un espositore di armi probabilmente giocattolo, anche se talmente ben fatte da sembrare reali.  Aveva le lacrime agli occhi e tirava su con il naso. Ines le si avvicinò circospetta.
"Hai bisogno d'aiuto?"
"Non ne so usare nemmeno una, capisci?"
"No! In realtà è la prima volta che mi ritrovo in un rave!"
"Di che distretto sei? Scusami, io sono la tributa Hope..."
Prima sentì un sibilo, poi lo vide arrivare. Un mattarello colpì in piena fronte Hope, come il più preciso dei proiettili di un sicario, e la scaraventò a terra priva di coscienza. Ines si voltò nella direzione da cui il missile terra-aria culinario era partito. Una pazza stava sbraitando nella loro direzione; era la tributa Niky detta, appunto, Miss matterello.

"Così impari a chiamarmi pela patate! Io sono una cuoca cinque stelle della guida Michel..."
Ines la squadrò mettendosi in assetto da guerra, tipico di quando la faceva incazzare il marito nei momenti in cui fare il coglione era la massima aspirazione della sua vita. Poi, la sua attenzione fu richiamata da un tizio dai tratti orientali che sembrava stesse masticando nervosamente un chewing-gum.

Il tributo Min Yoongi non la degnò nemmeno di uno sguardo, parandosi davanti alla cuoca e interrompendo il suo monologo.

"Ehi! Ehi dico a te! Togliti di mezzo!" La cuoca lo guardava in cagnesco roteando il matterello. Per tutta risposta l'asiatico si infilò un secondo chewing-gum in bocca e iniziò a masticarlo rumorosamente.

"E in cosa saresti specializzato, oltre che a masticare gomme?"
"Combattimento a distanza, perché?"
Nel sentire la risata della cuoca, il tributo aumentò in maniera feroce la frequenza del ruminamento, poi un missile partì dalla sua bocca.

Un suono ovattato, come un colpo d'arma da fuoco con il silenziatore. La tributa Nicky fu colpita in maniera talmente violenta e improvvisa dallo sputo balistico di Min Yoogi, che volò all'indietro sbattendo in maniera fatale la testa sul muro.

"Zio orco, che mira! L'ha uccisa! Riempi il calice vai, che stasera mi sa che ci divertiamo!"

La voce familiare e il tipico accento Toscano ridestò Ines, distogliendola da quello che pensava fosse un torneo di tiro al bersaglio tra briai. Cercò di captare immediatamente la direzione dalla quale proveniva la voce, passando alla modalità radar da guerra, ma non riuscì a identificare il luogo d'origine.

Poi le si avvicinò un tizio con un bicchiere in mano.
"Piacere, sono Serge Roux. Cosa ci fa una così bella signora da queste parti? Dove la morte e la vita sono le due facce di una stessa medaglia?"
Ignorò la mano tesa, gli prese il calice e l'annusò.
"Mojito... conosci per caso un certo Paolo Bertelli? L'ho perso di vista! Perché avrei da rivolgergli due paroline riguardo questo festino."
La guardò stranito, inarcando le folte sopracciglia.
"Non lo definirei un festino, comunque qui c'è uno stratega perennemente allegro, che si fa chiamare bertelli13"
"E dove lo posso trovare, di grazia?"
Il tributo, visibilmente alticcio, voltò lo sguardo in alto, indicando un palco celato nell'oscurità, su cui sedevano gli strateghi.
"Ottimo! Se sentirete delle urla di dolore... ignoratele. Perché ancora non avrò iniziato a farlo soffrire!"
Si avviò verso l'ignaro stratega, che si stava sollazzando nello studio dell'esatta proporzione tra l'Aperol e il prosecco.