Capitolo 5

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I giorni continuano a susseguirsi e da quello spettacolo io e Chris siamo diventati ancora più intimi: ogni giorno ci aspettiamo l'un l'altro dopo le lezioni, mangiamo insieme, ci scambiamo i vestiti (anzi sono io a rubare i suoi), e dormiano anche insieme (non facciamo niente di che sia chiaro, solo coccole). Ci hanno persino affibbiato un soprannome 'I simbionti' perché siamo così attaccati da sembrare connessi l'uno all'altro.

Oggi è una di quelle giornate un po' così, ho continuamente l'ansia per domani, il giorno della sfida, e non riesco a dormire, neanche a mangiare se è per questo. Ora siamo tutti a tavola e anche avendo il mio piatto preferito davanti non riesco ad inghiottire nulla, continuo a giocare con il cibo senza mangiarlo.

"Ehi, va tutto bene?" mi chiede Christian poggiandomi la mano sul braccio.

"Ehm, sì tutto okay, non ho fame" dico, cercando di non farlo preoccupare e sorridendogli meglio che posso.

"Sicuro? Sei un po' pallido" mi tocca la fronte e al contatto chiudo gli occhi.

"Dai ti porto in camera così ti riposi" annuisco e mi aiuta ad alzarmi per poi andare sul letto.

Mi distendo e lui mi sposta i capelli da davanti agli occhi per poi mettersi sdraiato accanto a me.

"Che hai? So che non è niente, di solito divori tutto il frigo" ride, come per sdrammatizzare la situazione.

"E' per domani... Ho paura di non farcela, di non dimostrare tutto quello che ho e abbandonare il mio sogno, la casa, e... te" mi sento completamente in imbarazzo solamente a pronunciare queste parole, sembro uno stupido che si lamenta sempre e non può risolvere nulla da solo.

"Guardami" mi prende il mento con due dita "Io ho fiducia in te, credo nelle tue capacità e credo, anzi sono assolutamente sicuro, che domani spaccherai su quel palco. Non arrenderti, anche se dovessi uscire, ma sono sicurissimo che non avverrà, non mi perderai mai. Sarò sempre al tuo fianco, a supportarti come fan numero 1"

Mi bacia il naso e chiudo gli occhi riflettendo su tutto il discorso che mi ha fatto. Inizio a calmarmi grazie soprattutto al calore del suo corpo sul mio che mi da sicurezza.

"Possiamo rimanere così? Solo il tempo di una dormita veloce" gli chiedo sussurrando, non vorrei mai che questa bolla di tranquillità che ci siamo creati scoppiasse.

"Possiamo fare tutto quello che vuoi" mi dice lasciando un bacio sulla mia fronte e poi sugli occhi stringendomi forte a sé e facendomi incastrare perfettamente al suo corpo con fare protettivo.

Mi sento così bene che tutti i pensieri si annullano e mi addormento come non faccio da giorni.

Come dopo un sogno, apro gli occhi lentamente e mi trovo davanti il viso perfetto di Christian, così vicino al mio da farmi venire i brividi. Mi avvicino ulteriormente per strofinare dolcemente il mio naso al suo.

"Mmm" gli esce dalla bocca e stringe gli occhi svegliandosi, stringendo le sue braccia ancora intorno alla mia vita.

"Che ore sono?" domanda piano e con la voce impastata dal sonno.

"Non lo so. Come hai dormito?"

"Bene, con te dormo sempre bene. Alla fine credo proprio che ci siamo addormentati più a lungo di un paio di ore" ride piano e apre finalmente gli occhi. Prende il cellulare "Cavolo sono le 3"

Non so come ma il mio stomaco inizia a brontolare.

"Scusami" sussurro, non vorrei svegliare gli altri.

"Dai, andiamo a preparare qualcosa, abbiamo bisogno di energie" mi bacia la guancia e si alza dal letto trascinandomi con lui.

Cerchiamo di fare piano e raggiungiamo la cucina iniziando a preparare la 'colazione' e nel mentre mettiamo un po' di musica ballando a tempo tra i fornelli.

Una volta pronta mangiamo i pancake e, entrambi con delle tazze fumanti di latte, ci sediamo sulle scalinate vicino al pianoforte a parlare.

"Sai, prima di venire qui avevo forti problemi a dormire di notte. Mi svegliavo sempre. Ma da quando ti ho vicino, anche sapendoti dall'altro lato della stanza mi assopisco in due secondi. Non mi era mai successo" mi dice Christian. Questa sua confessione scuote qualcosa in me.

"Sono felice di esserti utile. Tutte quelle cose che ti ho detto: l'essere fragile, le mie paure sono tutte cose che sai solamente tu. Di solito mi mostro forte davanti a tutti, ma dal primo momento che ti ho visto ho detto 'cavolo, magari posso fidarmi' ed è proprio quello che sto facendo"

Nel buio della stanza, illuminata solo da pochissime luci, scorgo la sua mascella pronunciata che si contrae e la sua mano che si poggia sulla mia, che regge la coperta che mi avvolge.

"In questi pochi giorni, ti sto scoprendo sempre più e ormai sei diventato troppo importante per me. Questa cosa che abbiamo noi due, è speciale. Siamo pelle contro pelle e tu ormai sei impresso sotto la mia proprio come questo tatuaggio" mi dice e nel mentre mi stringe ancora di più la mano.

"Qualsiasi cosa succederà domani, promettimi che non mi lascerai" ho troppa paura che questo accada, perciò voglio sentirglielo dire. Una specie di giuramento segreto.

"Te lo prometto"

Mi bacia il dorso della mano e ci abbracciamo nel buio della notte, io con la testa sulla sua spalla e lui con il mento tra i miei capelli che mi culla sulle note di una dolce canzone.

Tu mi hai capitoWhere stories live. Discover now