Chat Noir era seduto in cima alla torre televisiva. Ormai, ogni volta che si sentiva giù o aveva bisogno di pensare era quello il suo posto preferito. Da lì, proprio come un vero gatto, osservava Parigi dall'alto e quando il sole arancione del tramonto bagnava i tetti era uno spettacolo incredibile.
Quella sera di pensieri ne aveva anche troppi; suo padre era appena stato arrestato, dopo che lui e Ladybug erano riusciti finalmente a catturarlo e a sventare il suo piano, ed il suo futuro non poteva essere più incerto di così.
Doveva essere sincero, non era più tanto scosso dall'iniziale scoperta di chi c'era sotto la maschera di Papillon e perché faceva ciò che stava facendo. Quella fase l'aveva già superata giorni prima, ma ora il futuro lo spaventava. La Maison Agreste sarebbe rimasta senza un dirigente, rischiando di fallire e lui sarebbe finito in una qualche famiglia affibbiatagli coi servizi sociali; a meno che Nathalie, che suo padre aveva lasciato ben lontano dalla sua confessione, non avesse deciso di prendersi cura sia dell'azienda che di lui. Eppure la donna gli era sembrata alquanto scossa per poter pensare ad una cosa del genere.
«Adrien...» lo sorprese una voce. Non ebbe bisogno di voltarsi, perché ben presto la sua lady si affiancò a lui, sedendosi al suo fianco.
«Cosa pensi succederà ora?» domandò, sperando che lei avesse tutte le risposte che gli servivano per sentirsi tranquillo.
«E chi lo può sapere... Abbiamo risolto il problema per metà...» sospirò lei.
«Già, mio padre è in prigione, ma noi non abbiamo recuperato il Miraculous della farfalla.» commentò lui, ricordando che effettivamente c'era anche quel grosso problema.
«Ah, a proposito... – disse lei, rompendo quei pochi secondi di silenzio e tensione che si erano creati; Chat Noir si voltò verso di lei e la vide assumere lo stesso colore della sua maschera – So che ti sembrerà un po' strano ma... Ho chiesto ai miei se potevi stare da noi visto... visto che non hai più un tutore. Mi hanno detto che sarebbero felici di prendersi cura di te...» concluse, abbassando lo sguardo, completamente in imbarazzo. Un imbarazzo che si riversò anche sul super eroe.
«Io? Venire a stare da te?» chiese, leggermente stupito.
«Se per te è un problema e preferisci stare con Nathalie lo capisco, eh...» intervenne subito lei, mettendo le mani avanti.
«No, no. Certo che non è un problema e solo che... mi hai preso alla sprovvista, tutto qui. – disse, riportando lo sguardo verso l'orizzonte – Accetto volentieri.» aggiunse, e con la coda dell'occhio la vide sorridere con una leggera nota di soddisfazione.
«E noi che pensavamo che una volta sconfitto Papillon avremmo avuto un po' di pace.» sospirò la ragazza.
«Secondo me, sarà anche più tosta affrontare Lila. Lei non è mica una che molla.» aggiunse lui, cominciando a far dondolare le gambe.
«Beh, poco importa. Ormai sappiamo le nostre identità no? Quindi siamo più affiatati di prima.» fece lei con un sorriso.
«Noi due contro il mondo, my lady?» chiese, porgendole il pugno, in attesa che la compagna battesse il suo.
«Noi due contro il mondo.» rispose, ma poi si avvicinò e gli diede un leggero bacio sulla guancia.
Angolo dell'autrice:
"Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
Prompt: Cliffhanger
N° parole: 519Diciamoci la verità, di fan fiction con i finali aperti il fandom di Miraculous è stra pieno. Ho faticato tantissimo a trovare qualcosa di un minimo originale, ma nonostante tutto non è che mi faccia impazzire. Insomma è carina, ma nulla di che.
Comunque ormai il writober sta per finire (e meno male perché sto impazzendo a stargli dietro XD), perciò ci vediamo domani con una one-shot che so già farò una fatica immensa a scrivere XD
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Miraculous Splinters [raccolta]
FanfictionPer partecipare al Writober di Fanwriter.it quest'anno ho deciso di prendere la lista pumpFIC e dedicarla completamente a Miraculous. - - - Questa perciò sarà una raccolta di one-shot dedicate al fandom, con la speranza di poter toccare la maggior p...