" Un penny per i tuoi pensieri "
Agosto volgeva al termine. Lo testimoniavano le folate di vento e la leggera brezza autunnale che iniziava ad ispirarsi a Londra.
Louis però amava quel periodo dell'anno. Ha sempre amato il cambio di stagioni. Vedere il mondo appassire davanti ai suoi occhi, per poi vederlo rifiorire con l'inizio della primavera. Aveva un non so che di poetico, a parer suo.Le giornate, ormai più corte, si ripetevano in una dolce routine che Louis aveva iniziato ad apprezzare. Si svegliava ogni mattina, sempre più intenzionato a portare a termine quei pochi versi che era riuscito a scrivere, quindi si recava allo studio di registrazione, dove passava gran parte del suo tempo.
Spesso e volentieri non portava a termine nulla, stava semplicemente la sperando di ricevere l'illuminazione o semplicemente a sentire le melodie di altre canzoni, creandone anche alcune con il suo team, ma nessuna di queste era adatta a ciò che stava scrivendo.In quel momento si trovava seduto sulla sua sedia, con in grembo la sua chitarra e davanti il foglio pieno di inchiostro, sperando di dare un senso al casino che aveva in testa, nonostante questo fosse troppo difficile da districare e comprendere.
Aveva fin troppe idee, fin troppi pensieri ed erano tutti uniti in un nodo troppo difficile da sciogliere. Sapeva però che nel momento in cui avesse trovato un modo per districarlo, sarebbe venuto fuori tutto ciò che lui aveva cercato di nascondere per anni. Riconosceva l'importanza di ciò che stava buttando giù e, proprio per questo comprendeva in egual modo la difficolta che stava riscontrando.<<Un penny per i tuoi pensieri.>> disse la leggera voce di sua sorella, facendo finta di lanciargli una monetina.
<<E tu cosa ci fai qua?>> il sorriso sul volto, fece comprendere a Lottie che suo fratello non fosse scocciato dalla sua presenza, anzi.<<Pensavo volessi vedermi, ovviamente.>> e nel frattempo prese posto nella sedia accanto a quella di Louis, dopo essersi staccata dal suo abbraccio. <<Liam mi ha detto che ti avrei trovato qua, visto che stai ignorando le mie chiamate da tutto il giorno.>>
<<Sai che quando sono qua non guardo il telefono.>>
<<Meglio guardare il vuoto con uno sguardo da morto, vero?>> lo prese in giro.Perché effettivamente era così che appariva Louis dall'esterno. Quando entrava nella sua saletta e si sedeva alla sua sedia, dall'esterno appariva come un fantasma: smetteva di mangiare, parlare e fare tutto ciò che un normale Louis Tomlinson farebbe, perché in quel momento si distaccava completamente dalla realtà, dedicando la sua totale attenzione ai suoi pensieri.
<<Quindi, sei venuta qua per prendermi in giro o vuoi qualcosa?>>
<<Sono venuta per te, ma anche prenderti in giro rientrava sicuramente nei miei impegni quotidiani. Adesso posso toglierlo dalla mia lista, sono una donna impegnata io.>> disse facendo una piccola V con le mani nell'aria, fingendo di spuntare qualcosa su una lista. <<Scherzi a parte, come sta andando con la canzone?>>
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We were too young || L.S.
FanfictionLouis Tomlinson ha sempre amato la sua carriera. Fin da piccolo sognava di diventare qualcuno, di cantare o giocare a calcio, ma non si sarebbe mai aspettato che il suo sogno sarebbe diventato realtà. Cosa succede però quando il tuo sogno diventa un...