11ª LITIGI

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"che c'è?" chiede Maria Sofia

"niente di che, volevo solo avvisare Lorenzo che ci vediamo dopo, volevo parlare con un amico" dico distrattamente andandomene e tirando dal braccio Simone, che poi inizia a seguirmi

"grazie per avermi chiesto in modo civile se avessi voluto seguirti fino in camera" afferma ironicamente

"si... dovevo parlarti"

"di cosa?"

"di Lorenzo"

"guarda che gli piaci"

"non saprei... c'è Maria Sofia che gli sta accollata, poi magari cambia idea"

"ma se ti ha pure suonato una canzone"

"tu come sai della canzone?" gli domando con un occhio più chiuso dell'altro

"io non lo so, tiravo a indovinare" risponde sapendo di aver detto troppo "e poi dai... Maria Sofia... capirei se mi dicessi Rebecca o Matilde... ma Maria Sofia no!" continua provando ad incoraggiarmi immagino

"il tema?"

"è lei, lui non se la caga nemmeno"

"ieri è venuta da me e mi fa che siamo troppo lontani per una relazione seria... io prima vorrei conoscerlo a prescindere ma non mi è sembrato proprio molto carino da parte sua"

"non me lo sarei aspettato da lei sinceramente ma è l'effetto che Lorenzo fa alle tipe"

"io nemmeno... ha anche aggiunto 'se fossi di Roma ancora ancora', e indovina chi è di Roma?"

"stai tranquilla, a Lorenzo piaci tu"

"te l'ha detto?"

"si capisce..." dice abbracciandomi. Ad un certo punto gli pesto il piede per sbaglio, cado sul letto e, essendo attaccati, lui cade affianco a me. Ci mettiamo entrambi a ridere ma ci tengo a specificare che siamo solo amici, forse migliori amici, è una delle persone che mi è stata più vicina qui dentro e gliene sono grata. Non penso nemmeno di mettere a confronto la mia situazione con quella di Lorenzo. Lui e Maria Sofia si parlano a stento e lei gli dedica i temi... ma vaffanculo

"Lola hai visto Simone? Siamo tutti in Sala Relax..." dice Lorenzo entrando, ma vedendoci insieme si blocca di colpo "scusate, non volevo interrompere niente" continua seccato facendo per uscire

"Lorenzo guarda che non è come pensi..." in realtà non gli dovevo alcuna spiegazione ma mi sembrava giusto, come mi sono arrabbiata per Maria Sofia a lui roderà un po' per Simone

"sisi, come ti pare" se ne va e dopo un po' andiamo tutti a cena...

Ho provato più di una volta ad incrociare gli sguardi ma lui probabilmente non ne vuole sapere

"che è successo?" mi chiede Matilde che era seduta affianco a me vedendomi triste

"Lorenzo ce l'ha con me"

"come mai?" gli spiego dell'accaduto, non tralasciando niente nè su Maria Sofia nè sul mio rapporto con Simone

"se siete davvero solo amici se l'è presa troppo" risponde lei

Sinceramente non ho nemmeno fame, in questo momento sto giocando con la forchetta nel piatto

Finalmente Lorenzo mi guarda

"mangia" dice per poi tornare a fare quello che stava facendo

ho mangiato? si, ma davvero poco. Andiamo in Sala Relax, dove provo ancora a parlare con Lorenzo

"senti, siamo solo amici" inizio io

"sì certo"

"davvero Lorenzo, non ti dovrei nemmeno dare spiegazioni!"

"hai ragione, non me le dare"

"abbassa la voce, non mi va che sentano tutti"

"sai quanto cazzo me ne frega che mi sentano gli altri?" risponde abbassando il tono

"Cristo Lorenzo, non mi sono scopata uno mentre stavamo insieme!"

"hai ragione, non stiamo insieme e ripeto che puoi anche evitare di darmi spiegazioni"

"se non mi vuoi qui puoi anche dirmi di andarmene"

"puoi andartene perfavore?" chiede. Fino a quel momento non mi ha nemmeno guardata negli occhi, ha sempre fissato il vuoto, davanti a sè

io mi alzo e me ne vado, ci sono rimasta piuttosto male. Matilde, che ha sentito tutto, mi segue

"tutto ok?" mi chiede

"hai sentito vero?"

"si... guarda che se hai bisogno ci sono eh"

"si... grazie, ma ora ho sonno" rispondo mettendomi giù a dormire

"buonanotte" mi dice

[...] sono passati due giorni e non ci siamo rivolti la parola anche essendo compagni di banco... sto tornando in camera mia ma, ad un certo punto, Lorenzo mi ferma baciandomi e attaccando la mia schiena al muro. Questo ragazzo è bipolare. Mi prende la mano facendo incrociare le nostre dita e appoggia anche lei alla parete. ohohoh, mi hai ignorata per due giorni? non l'avrai vinta così facilmente

"che cazzo fai!?" dico alterata mentre lo spiego via. Prendo e me ne vado

"dai senti scusa... ho avuto una reazione un pochino esagerata" continua seguendomi

"un pochino? davvero?" Gli rispondo fermandomi

"si.... cioè... immagina di vedere me e Maria Sofia così!"

"a me non dà fastidio"

"mh, sicura? un uccellino mi ha detto di sì" uccidere Simone, sbloccato

"non avete lo stesso rapporto che abbiamo io e Simone, e poi non mi importa di te"

"ripetilo al tuo corpo baby, perché sembra che non l'abbia capito" mi dice ridendo

"fanculo"

"mi perdoni?" chiede serio

"va bene" dico dopo aver esitato un attimo

"dai, andiamo dal preside che deve fare il discorso di fine settimana"

quando arriviamo in cortile sono già tutti seduti e il preside già era arrivato

"aspettavamo solo voi, a cos'è dovuto questo ritardo? no anzi, non mi importa" ci rimprovera il preside "questa settimana è andata molto molto male, i ragazzi non devono permettersi di aggirarsi da soli, di notte, in giro per il collegio!" urla con tono arrabbiato "se non vengono fuori i nomi sarò costretto a punire tutti con interrogazioni e verifiche a sorpresa"

"manco ci avesse fatto saltare una gita" dico sottovoce a Alessandro, che stava seduto affianco a me

"si appunto, che saranno mai un paio di interrogazioni in più"

[...] la domenica è il giorno della settimana che preferisco in assoluto, riposo tutto il giorno, beatissimo riposo

"BUONANOTTE A TUTTI" urlo uscendo dalla Sala Relax, alle 22:00 più o meno

sono sul mio letto, chiudo gli occhi ma il mio letto cigola e sento un peso sul lato

"perché sei andata già via?" era Lorenzo

Spazio Autrice
ho fatti uscire due capitoli oggi e forse ne esce un'altro, spero vi sia piaciuto :)

QUESTIONE DI SGUARDI // LORENZO SENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora