26ª CASINI

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il preside ci chiama facendoci i complimenti, ora ci assegneranno le medaglie, davanti a tutti gli altri collegi

per i vincitori delle gare individuali vengono assegnate anche delle coppe, non potete capire la mia felicità nel riceverle davanti a quella zoccola di prima (e, detto tra noi, anche davanti a Sveva e Maria Sofia)

le medaglie per SoftBall a noi ragazze e Calcio ai ragazzi.

riguardo le coppe invece a me arrivano quelle per Atletica e Boxe mentre a Sveva quella di Scherma

ho già detto che sono stra mega gasata? beh nel caso lo ripeto

la sera abbiamo mangiato patatine e hamburger, prendetemi per pazza ma a me non piacciono (gli Hamburger, le patatine le amo)

"a partire da domani posso tornare a fare casino" annuncio con la bocca piena

"e io ti aiuto, qualsiasi cazzata fai tu la faccio anche io e viceversa" risponde Matilde porgendomi la mano che afferro

[...]

"ho le vesciche" mi dice Elisa prima di entrare in camerata

"anche io" rispondo dolorante

balzo sul letto levandomi quelle dannatissime scarpe e mi riposo un po', domani starò in banco con Matilde, scusami Lorenzo ma devo fare casino

[...]

"BUONGIORNO!" urla la sorvegliante scuotendo la campana

"no la prego" faccio io

con malavoglia facciamo colazione e ci dirigiamo a lezione (visto che brava? ho fatto anche la rima)

mi siedo affianco a Matilde e Alessandro prende il mio posto affianco a Lorenzo

"ho male ai piedi" sussurro a Matilde durante la lezione della Petolicchio

"si anche io, ho pure i calli"

io e Matilde ci leviamo le scarpe con molta nonchalance

"signorina Rossi, venga qui alla lavagna ad illustrarci questa magnifica equazione matematica per gentil cortesia" fa con la sua voce stridula

io vado lì, ovviamente scalza e lei se ne accorge

traak

"signorina Rossi, ma cosa sta facendo?"

"sto risolvendo l'equazione(?)" rispondo

"a piedi nudi signorina?"

"eh già, è proprio perspicace lei"

"ha visto? ora può uscire dalla classe" risponde sarcastica

"vado anche io" si intromette Matilde

"e perché signorina?"

"perché sono scalza anche io" risponde mostrando un piede alla classe

"signorina Ricorda, non siamo feticisti" la prendo in giro io

ridendo usciamo dall'aula e la professoressa continua la sua lezione

quando però entra quella d'inglese (di cui ancora non ricordo il nome) è lì che inizia il vero casino

quella non si fa rispettare, cioè, davvero ti aspetti che una mandria di adolescenti porti rispetto ad una... quanti anni avrà? 50? beh, una cinquantenne sclerotica che cerca di insegnarci come si dice 'la penna sta sul banco' in un'altra lingua? se la risposta è sì fatti un paio di domande fantastica

"basta, basta!" dice la professoressa proprio nel momento in cui io, Alessandro e Matilde ci stavamo divertendo di più

"maddai prof, se non ci divertiamo nella sua ora quando possiamo farlo?" chiede Sveva, spero per lei ironica

QUESTIONE DI SGUARDI // LORENZO SENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora