Capitolo 4

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Jafar sospirò di piacere quando sentì l'acqua calda lambirgli la pelle. Dopo la discussione con il ghiacciolino Silkal lo aveva portato in quella che sarebbe stata la sua camera dicendogli che si poteva rilassare prima della cena. Jafar non se lo era fatto ripetere due volte e aveva chiesto a due cameriere se potevano riempirgli la vasca presente nel bagno con acqua calda. E ora si stava godendo quell'attimo di tranquillità.

I muscoli del suo corpo erano completamente indolenziti dal viaggio e l'acqua lo stava aiutando a rilassarsi. Ma per sua sfortuna quando chiudeva gli occhi l'unica cosa che riusciva ad immaginare era Raphael. Quel ragazzo con il suo rifiuto la sera del compleanno della principessa Clara gli aveva mandato in tilt il cervello. Ora voleva a tutti i costi andare a letto con il blu, cosa che sembrava tanto impossibile ma proprio per quello era più appetibile.

Che poi il rosso si stava anche chiedendo chi fosse quel ragazzo. Si aveva chiamato Silkal "nonno" ma gli sembrava strano. Da quanto si ricordava nessun altro era a capo della regione del nord oltre a Silkal. Doveva indagare più a fondo sull'identità di quel ragazzo e scoprire qualunque cosa potesse essere utile per portarselo a letto.

Sarebbe stata un'impresa parecchio ardua visto le premesse ma era certo che sarebbe riuscito nel suo intento.

Il ragazzo sospirò mentre l'acqua iniziava a diventare abbastanza fredda e uscì dalla vasca coprendosi con uno dei morbidi asciugamani che la cameriera aveva lasciato nel bagno non perché si vergognasse a girare nudo per la sua camera ma solo e soltanto per il freddo. In camera si guardò intorno in cerca dei suoi vestiti ma non li vide, possibile che la cameriera li avesse portati via per lavarli? Molto probabile ma cosa si sarebbe messo? Andò verso l'armadio incurante che i suoi capelli che gli arrivavo fino alle spalle stessero spargendo acqua da tutte le parti. Quando aprì il mobile scrutò attentamente tutti i vestiti li presenti prima di prendere un pantalone nero di lino e una camicia bianca che sembrava molto più pesante di quella che aveva indossato per tutto il pomeriggio e capì di aver ragione dopo essersela messe e aver perfettamente costatato che una parte del freddo che sentiva era sparito.

Una volta vestitosi e messo anche gli stivali si osservò attentamente i capelli ancora completamente bagnati. Di solito a Shamshara gli si asciugavano in pochissimo tempo per via del caldo e si chiese come facesse a farsi asciugare quei lunghissimi capelli che si ritrovava. Mentre faceva quei pensieri qualcuno bussò alla sua porta e si ritrovò davanti un'altra cameriera che guardò leggermente confuso.

-signore la devo accompagnare a cene- gli disse la cameriera a Jafar annuì nonostante non gli piacesse molto l'idea di andare in giro con i capelli ancora completamente bagnati, soprattutto con tutto quel freddo.

Seguì la cameriera per i corridoi guardandosi intorno. Era curioso di scoprire come fosse organizzato il palazzo. L'ala dove si trovava la sua camera era parecchio grande, di forma circolare e oltre alla porta della sua camera se ne trovavano altre, in totale erano sette, e poi c'era un'apertura con un'arcata ogivale che conduceva verso uno stretto corridoio con a destra e sinistra scale per poter scendere e salire i piani di quella che Jafar aveva ipotizzato fosse una delle torri che aveva visto da lontano prima di entrare nel castello di Kultepe. Continuando dritto invece si finiva in uno stretto e lungo corridoio, molto simile a quello che avevano attraversato lui e Silkal mentre parlavano quel pomeriggio. Il castello era pieno di quei corridoi stretti e quasi claustrofobici ed era anche per quello che Jafar si era sorpreso quando aveva visto la sala circolare nella quale si trovava la sua camera.

-siamo arrivati signore- lo ridestò dai suoi pensieri la cameriera mentre apriva un'altra porta rivestita in elettro, sembrava che quella lega fosse presenti in tutto il castello, e Jafar entrò nella sala ottagonale avvicinandosi al tavolo, anch'esso ottagonale, dove erano già seduti Silkal e Raphael alla sua destra.

-vieni al mio fianco Jafar- gli disse Silkal notandolo sulla porta d'ingresso e indicandogli il posto libero alla sua sinistra. Jafar non se lo fece ripetere due volte e si sedette al fianco dell'uomo. -come ti trovi nella tua camera? Senti freddo?- continuò a parlare Silkal mentre i camerieri iniziavano a servire i piatti ei tre commensali.

-per il momento mi trovo bene- rispose il ragazzo cercando di evitare di guardare il ragazzo che aveva quasi difronte sentendosi il suo sguardo addosso. -posso chiedervi come mai avete accettato di ospitarmi qui?-

-perché bisogna avere buoni rapporti con tutti gli altri governatori delle nostre regioni secondo il mio parere personale. Ciò si può fare creando un legame con tutti i governatori cosa che di certo non riesce in poche ore o giorni nei quali ci incontriamo per le feste del regno. Voglio approfittare di questa opportunità e nel mentre aiutarti anche-

-capisco il vostro punto di vista ma come vi ho già detto sono l'ultimo della mia famiglia e la regione non andrà mai a me quindi è un po' inutile-

-sei comunque un membro della famiglia che ha voce in capitolo, anche se non prenderai le redini di Shamshara è buono mantenere buoni rapporti- continuò Silkal mangiando con gusto la bistecca che aveva davanti. -e poi è buono avere qualche ragazzo di origine nobile con il quale Raphael possa parlare-

-non ne ho bisogno nonno- rispose acido il blu chiamato in causa mentre a Jafar spuntava un sorrisetto sotto i baffi. Detta in quel modo sembrava che Silkal gli desse l'autorizzazione a provarci con il nipote.

-certo che si! Stai sempre in disparte durante le feste se non parli con i tuoi fratelli quindi hai bisogno di conoscere qualcun altro-

-e se volessi stare in disparte?- chiese il ragazzo quasi a dispetto mentre l'unica cosa che voleva fare in quel momento era correre più lontano possibile dal rosso che aveva difronte. Non gli piaceva per niente e aveva una strana sensazione nei suoi confronti.

Punizione al NordWhere stories live. Discover now