Lampeggianti.

150 26 30
                                    

Per tutta la lezione non feci altro che mandare occhiatacce a Louis che nel frattempo si era sistemato nel banco affianco al mio.

Lui continuava a ridere e questo mi faceva infuriare ancora di più. Quando il professore ci diede i compiti e la campanella suonò mi affrettai a prendere la mia roba per cercare di evitarlo ma proprio quando stavo per uscire qualcuno mi spintonò e me la fece cadere tutta.

I miei quaderni andarono tutti per terra insieme all'astuccio che avevo lasciato aperto.

Mi chinai e cominciai a raccoglierli distrattamente, guardando verso la porta per essere sicura che non ci fosse più nessuno ma mentre afferrai l'ultima penna incontrai la mano di qualcuno.

Alzai di scatto gli occhi e incontrai quelli di Louis. Adesso li aveva quasi del tutto marroni, istintivamente lasciai la presa facendo ricadere la penna.

Lui la raccolse un altra volta e mi sorrise porgendomela.《Stai più attenta la prossima volta. Non pesarmi troppo》 con un gesto rapido la strappai dalla sua presa.《Stai sicuro che stavo pensando a tutto tranne che a te》 dissi facendo una smorfia e avviandomi verso il corridoio. Per un attimo pensai che non mi stesse seguendo e che potevo rilassarmi ma la mia speranza durò ben poco perché in un attimo mi superò e cominciò a camminare all'indietro.

《Allora interessante la lezione non trovi?》《Ma stai zitto, non hai sentito nemmeno una parola.》《Si, su questo hai ragione. Ero troppo impegnato》 sorrise e io alzai gli occhi al cielo《Ero troppo impegnato a guardarti》 una fitta colpì il mio cuore. Lo aveva detto sul serio? Non sapendo cosa rispondere affrettai il passo ritrovandomi davanti la porta della mensa, ma non volevo entrare.

Non c'è l'avrei fatta a reggere di nuovo gli insulti quindi svoltai rapidamente a sinistra verso l'uscita cogliendo alla sprovvista anche Louis che mi guardò confuso.《Non vuoi mangiare?》《Starò fuori, tu entra》 dissi aprendo la porta e uscendo nel cortile. Non c'era quasi nessuno, solo due tre studenti impegnati a studiare o a pomiciare. Li guardai male e mi sedetti su un muretto.

Certo, Wendy, non potevi sceglierti posto peggiore davanti a questa coppia che per poco non si spoglia. Riuscivo a vedere persino le loro lingue, che schifo.

Presi il telefono e mi misi le cuffiette che avevo sempre avuto nell'astuccio ma quando partì la parte cantata della terza canzone qualcuno me ne tolse una. Chi poteva essere? Ovviamente Louis.

Teneva una mela in mano e si era posizionato davanti a me coprendomi la visuale. Sorrise e me la porse.《Non sapevo cosa prenderti, ho pensato che questa potesse andare bene》《Louis io non prendo niente da te》《Dai, prendila. Consideralo come un regalo di scuse per quanto è successo ieri》lo guardai e vidi che aveva uno sguardo dolcissimo da farmi raggelare il cuore.

Sentii le mie dita muoversi ma mi bloccai. Non prenderla! Era il mio orgoglio a parlare e ovviamente vinse.《Credo che ci voglia più di questo per scusarti》 lui mi studiò con lo sguardo《Come vuoi》 disse portando le spalle in su e dandole un morso.

Non potetti fare a meno di fissare le sue labbra mentre addentava quella mela. Erano così carnose e rosse. Non penarci e distogli lo sguardo! mi ricordò nuovamente il mio orgoglio.

Mi misi a fissare il parcheggio sentendo ancora il rumore di Louis mentre mordeva. Contai le macchine e tra tutte ne scorsi una che riconobbi subito. Color melanzana, forma piccola ma elegante, era quella di Joanna. Concentrandomi meglio verso quel punto scorsi anche due figure che si stavano muovendo rapidamente. Era lei con Colum. Sicuramente stavano continuando a litigare.

Mi buttai giù dal muretto a peso morto, Louis si spostò subito. Lo guardai per un po' e lui guardò me, poi mi rigirai nella direzione del parcheggio e cominciai a camminare.

SpeechlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora