mancanze.

37 2 1
                                    

domani tornerò a casa dopo una vacanza durata quasi un mese e mezzo. ho paura, una paura cronica di come reagirò. la volta scorsa ho pianto come una matta soffocando gli urli nel cuscino. ho sempre odiato la mia casa e il pensiero di tornarci mi fa stare male. so che tutto questo mi mancherà un sacco. la sabbia che si insinua dappertutto anche nel panino preparato a casa. le camminate sui sassi che sfreggiano i piedi. le risate a crepa pelle sotto l'ombrellone. la ricerca continua dell'ombra. il lamentarsi del caldo asfissiante. gli sguardi rubati con ragazzi della spiaggia libera. la sensazione appagante di quando ti abitui all'acqua ed il silenzio assordante dopo un tuffo. l'accellerare dei passi per la sabbia bollente. il rumore delle onde. I balli improvvisati. le uscite al porto. i gelati a due gusti più panna. la sensazione del sale sulla pelle. i capelli schiariti e le guance arrossate. la voglia di vivere. i fuochi d'artificio. mi mancherà così tanto ma sono consapevole che si deve andare avanti. lo si deve fare, per forza. non abbiamo scelta. all'inzio farà male, anche parecchio come una ferita aperta che continua a sanguinare nonostante tu la copri con un cerotto che automaticamente si stacca. poi, però, comincerà a bruciare meno per poi diventare cicatrice o addirittura, nelle migliori delle ipotesi, per scomparire del tutto. vorrei prenderla bene. tornare a casa, distendermi sul letto e sospirare un "mi sei mancata" ma so che non sarà così. non potrà mai esserlo. ma deve esserlo. e c'è differenza. sono semplicemente stufa di una vita di obblighi dove in ogni frase c'è uno dei verbi più brutti mai esistiti: dovere.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

SpeechlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora