Blaue Blume - Il prezzo dell'amore (completa)

𝓒9 | 𝓒𝓸𝓷𝓸𝓼𝓬𝓮𝓷𝔃𝓮 | 1 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮

(Erika)

Luca, il ragazzo con cui avevo provato a scambiare due parole, si rivelò piuttosto socievole. Durante il tour dell'università chiacchierammo un po'. Lui era più alto di me di almeno venti centimetri, era una pertica da un metro e ottantacinque. Era straniero, s'era iscritto al mio stesso corso, ma non era sicuro che l'avrebbero preso, siccome c'erano già abbastanza domande d'iscrizione. L'unica gliel'aveva data un'amica, al secondo anno nel curriculum design, che aveva parlato con le persone giuste, come lui stesso le aveva definite.

Del resto ero soddisfatta di aver trovato qualcuno a cui "appiccicarmi" per un po'. Il professore che guidava il tour si perdeva spesso in lunghe digressioni sulla particolarità della struttura, l'innovazione dietro ogni mattone e la tradizione imprigionata nei quadri esposti. L'unica cosa ad aver attirato la mia attenzione era la creative room, l'aula creativa, dove si poteva sprigionare la propria creatività. Chi faceva design aveva l'opportunità di usarla spesso per progetti personali, perché nel programma di studio si promuoveva molto l'impiego delle tecnologie, come il pc, la macchina fotografica, il tablet o il cellulare.

Mi attirava molto anche quest'aspetto, ma per poter essere ammessa aver dovuto realizzare un video creativo. Lo scorso anno con tutto lo studio a scuola non avevo il tempo di fare nulla, se non studiare storia dell'arte e realizzare disegno particolare. L'avevo fatto, avevo superato il test d'ammissione con un punteggio minimo e mi sentivo soddisfatta del mio lavoro.  Nessuno sapeva che Angelika mi aveva aiutato nel colore del quadretto che avevo fatto...

L'avevo pure spedito via posta all'università, ma avrei potuto ritirarlo quando volevo. Dovrei farlo e appenderlo a casa, pensai, mentre Luca mi passò davanti seguendo gli altri studenti. Tra quelle persone non c'è ne erano altre che stuzzicavano la mia curiosità. Anzi, una c'era. Era una ragazza con i capelli tinti di verde sulle punte, invece si scurivano man mano spostavo i miei occhi alla superfice.

Sembravano ricci, ma forse aveva usato la piastra per farli così, perché notai qualche ciocca liscia. La sua pelle era bianca, le si vedevano le vene dal polso in su, lasciate intravedere dalle maniche tirate su a metà braccio. Portava con sé una borsa arcobaleno. Avevamo qualcosa in comune?

-Erika vivi qui tu, giusto?-.

Scossi la testa concentrandomi sugli occhi scuri di Luca.

-Sì, sì. Vivo in centro con la mia ragazza-. Diedi una rapida occhiata alla ragazza dai capelli verdi. -Tu?-.

-Anche io, ma non in centro. Sono più verso il fiume. Vivo con quell'amica che mi ha fatto entrare qui-.

-Ah, beh. E' sempre una fortuna avere qualcuno che è già qui-.

Luca accennò un sorriso, mentre mise le mani in tasca.

-Cari ragazzi, il nostro tour si conclude qui-. Il professore si fermò in mezzo ad un ampio corridoio. Lì c'erano le aule dove si insegnava, un paio di creative room e la biblioteca. La mensa, in cui avremmo mangiato, era al piano inferiore. Lo stesso dove mi ero intrufolata. -La signora che vedrete tra poco, è una mia carissima collega. Ha esperienza nel settore dell'arte da ormai trent'anni e ama insegnare. Spero che vi troverete bene-.

Ci fermammo tutti attorno a lui. Alcuni studenti cominciarono a parlare tra loro, invece altri si guardarono attorno spaesati. I loro occhi brillavano a vedere una simile struttura. Ma come biasimarli? Anche io mi sentivo così. Anzi ero felice d'essermi lasciata alle spalle la tensione. Forse la presenza di Luca mi aveva aiutato...

Mi voltai a guardarlo, nella sua altezza, era il più alto anche tra gli altri ragazzi. Erano tutti ben curati: i visi dalla pelle perfetta, la barba fatta, il corpo atletico e i vestiti impeccabili. Luca non era stato di meno nel suo completo grigio con giacca e pantaloni a sigaretta. Le uniche un po' strambe eravamo io e la ragazza dai capelli verdi. Mi scrutava di tanto in tanto, ma credo fosse per la tempesta di lentiggini che Luca aveva sulla faccia.