CHAPTER SEVEN

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"When did I become so cold?"
~Paralyzed//NF~

"When did I become so cold?"~Paralyzed//NF~

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1 settembre 1993

I GIORNI PASSARONO, LUGLIO LASCIÒ IL POSTO AD AGOSTO E POI A SETTEMBRE. Evelyn e Harry avevano passato insieme ogni singola ora, ogni minuto, a esclusione di quando andavano nelle rispettive stanze a dormire, la notte.

Harry non aveva detto a Evelyn del discorso avuto con Cornelius Caramell, Ministro della Magia, e lei non gli aveva raccontato della conversazione avuta con il professor Silente poche settimane prima, nell'ufficio della signora Monroe. Non lo aveva fatto per dispetto o cattiveria, semplicemente sapeva quanto il suo amico tenesse alla sua libertà, cosa che a casa Dursley non gli era concessa. In quei giorni si era sentito libero come non mai e l'aveva ripetuto così tante volte e con così tanta luce negli occhi, che proprio non si era sentita di rivelargli la raccomandazione dell'uomo.

"Non uscire da qui, Evelyn."

Le parole di Silente ancora le rimbombavano nella mente, disturbandole i pensieri. Oh, se solo Silente avesse saputo...

Lei non solo era uscita dall'istituto, era letteralmente scappata dalla casa degli zii di Harry con lui e ora, nonostante gli accordi con la Monroe prevedessero la sua permanenza al Paiolo Magico, probabilmente per rispettare anche solo in parte le parole del vecchio preside, si era ritrovata ad andare ogni giorno a Diagon Alley con Harry, non che le dispiacesse.

Avevano comprato i libri scolastici al Ghirigoro, erano passati a fare un saluto a Ollivander, si erano fermati alla gelateria di Florian Fortebraccio tutti i pomeriggi per fare i compiti accompagnati dal delizioso gelato che il proprietario offriva loro gratuitamente.

Essendo Harry colui che aveva sconfitto Voi-Sapete-Chi e l'unico mago superstite all'anatema che uccide, ogni persona, grande o piccola, che incontravano era lieta di stringergli la mano e fermarsi a fare due chiacchiere.

Nessuno dei due era molto felice della situazione, Harry si sentiva un suntuoso abito in esposizione alla vetrina del più elegante negozio della città ed Evelyn una bambola di pezza gettata da parte da decine e decine di maghi, ma dopo giornate passate sotto ai riflettori ci avevano fatto l'abitudine e pure tutti gli altri non erano più così sorpresi di vedere "il grande Harry Potter" passeggiare tra le vie del posto.

Infine, si erano fermati più volte davanti alla vetrina dell'emporio Accessori di Prima Qualità per il Quidditch a osservare un nuovissimo modello di scopa da cui Harry era particolarmente attirato. Anche Evelyn era una sostenitrice dello sport, dopotutto alcuni dei suoi migliori amici facevano parte della squadra di Grifondoro, ma il ragazzo ne sembrava quasi ossessionato. Più le giornate passavano, più aumentava il desiderio di Harry di spendere tutti i suoi Galeoni nella Firebolt.

Quel giorno Evelyn si era svegliata più spensierata del solito, di lì a poche ore il treno per Hogwarts sarebbe partito e finalmente sarebbe tornata a casa.

𝐄𝐦𝐞𝐫𝐚𝐥𝐝 𝐄𝐲𝐞𝐬||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora