Capitolo 3

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Le arrivò subito una chiamata, sempre da parte di Veronica.

"si ma dammi almeno il tempo di aprire il messaggio"
"non si sa mai Topaz, allora stasera ci sei?"
" non so"

Aveva semplicemente paura di domandare ai suoi "comandanti" se potesse andare a una festa, ovviamente non avrebbe detto loro che ci sarebbe stato alcol o robe del genere.

Non la spiavano.
Almeno questo.

Ma era letteralmente il loro burattino.
Loro avevano i fili che le permettevano di muoversi.
Ogni cosa dipendeva da loro.

Ormai nascondeva tutto ai suoi genitori.
Chi non nasconde qualcosa no?
Però Toni nascondeva tanto.

"TONI DEVI ASSOLUTAMENTE ESSERCI, SI BEVE"
Affermò una voce squillante dall'altra parte del telefono.

"La bionda"

Classica vita da adolescente.
Ogni tanto ti chiedono di andare da qualche parte e vogliono che tu ci sia perché non ti vedono mai far nulla.

Ma Toni non era mai stata in dei veri e propri locali.
Arrivati ai 17 anni i genitori sono stati più liberi con i propri figli così che loro potessero fare nuove esperienze prima dei 18.
Ma con Toni nulla cambiò.
E odiava dover dire ai suoi amici di non poter uscire per colpa dei genitori.
E certe persone non ci credevano nemmeno.

Ma se iniziasse a cambiare?
A fottersene di quello che dicono i genitori.
E fare di testa sua.

"Mi avete convinta, ci sarò"

Wow
Lo stava facendo davvero?

"Lo sapevo!! 19:30 non un minuto di più mi raccomando"

No che non lo stava facendo.
Era tutto nei suoi pensieri.
Vorrebbe affrontare per davvero queste cose.
Ma la paura delle conseguenze non glielo permetteva.

"So che potrebbe sembrarti stupido, ma dovrei prima chiedere a mia madre"

"Tranquilla, fammi sapere eh"

E adesso?
Come avrebbe detto alla madre?
Una scusa?
Dovrebbe dirle la verità?
E se poi iniziasse a sbraitare contro di lei?
A dire le solite cose
"non fai niente"
"non servi a niente"

"niente"
"niente"
"niente"

E l'essere un fallimento rimbombava nella testa di Toni credendo alle parole di sua madre.
Avrebbe voluto quel rapporto sano, dove una figlia può trovare sempre la madre a disposizione per parlare, dove poteva confidare tutto.

Ma di questi tempi, è impossibile.

Forse un giorno si sarebbe ribellata, non adesso.

Ma era stanca di dover stare ai loro giochi, adesso toccava a lei giocare, si voleva divertire.

Allora le venne un'idea in mente.

Iniziò a prepararsi.
__

Anche in casa Blossom arrivó una chiamata da Veronica, Cheryl le aveva subito attirato l'attenzione, aveva già capito che alle sue feste era la persona più adatta, anche se secondo il suo parere dovrebbe scendere dal piedistallo.
Ma a Cheryl non interessa.

La nostra rossa si trovava davanti allo specchio, con un grande asciugamano che le avvolgeva il corpo e un asciugamano più piccolo che copriva i capelli per assorbire l'acqua, aveva una maschera per il viso, e si stava sistemando le sopracciglia con una pinzetta.

Doveva essere sempre perfetta,
ma quella sera di più.

Doveva far colpo sulle persone, non le interessava nessuno, per lei l'amore non era nulla, 0% della sua vita, preferiva la carriera, divertirsi e gli amici.

Ma se avesse trovato qualcuno non sarebbe poi così male.

Si avvicinò all'armadio per scegliere il suo vestito.

Un classico tubino rosso abbastanza scollato andava benissimo.

Si asciugò per bene i capelli, si vestí, si truccó e ripassò ai capelli, rendendoli boccolosi e perfetti.

Non poteva arrivare in anticipo o in orario, doveva essere sempre in ritardo.

Ultimi tocchi: profumo, tacchi rossi, borsetta bianca e via.

Era scesa di casa alle 19:50

__

"MAMMA ESCO"

Urlò Toni varcando la porta prima che sua madre potesse ribattere.

Ecco la sua idea geniale, uscire senza dire nulla, solo dicendo ch'era uscita.

Toni quella sera era spettacolare, decise di dare uno strappo alla regola.

Indossava un pantalone a zampa nero e sopra un top payettato viola, e dato che non si mise un vestito, decise di mettere dei tacchi neri, sempre avuti, ma mai messi.

Aveva difficoltà a camminare però.

Non le interessava.

Aveva i tacchi, era vestita bene, ma non evitò di usare la sua moto per andare al locale, il quale si trovava sotto il Pop's chocolate shop, ovvero il posto dove mangiava sempre con Jughead e i suoi amici.

Entrò.

"buonasera Pop"
Salutò delicatamente con la mano

"A lei Toni, come siamo belle, quelle sono le scale per alla bonne nuit."

Ad aprirle fu Betty, che aveva la bocca spalancata fino a terra.

"Non ci credo, Antoinette Topaz, sei uno schianto"

Le fece gesto di entrare.

"Grazie Betty"

Ed arrivò anche Veronica che le porse la mano e le fece fare un giro su se stessa.

"Per chi ti sei fatta così bella?"

Per chi si era fatta così bella?
Non aveva nessuno da colpire, non aveva nessuno da stupire.
Ha stupito se stessa.
Voleva vedersi in altri modi.

"Per me stessa Veronica"

"Uu mi piaci stasera" le fece un occhiolino.

Toni sentí dietro di lei il campanello della porta, tutti si voltarono di conseguenza si voltò anche lei.

Stava entrando Cheryl Blossom, la nuova ragazza, che agli occhi di tutti era letteralmente perfetta.

E qualcuno non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.

"Topaz ti stai innamorando?"
Le diede una gomitata Sweet Pea.

"Ma che dici Pea, è una gran figa"

"È arrivata l'anima della festa plebei."
Affermò Cheryl entrando, e avanzando si fermò a Toni, avvicinando la bocca al suo orecchio.

"La prossima volta chiudi la bocca, entrano le mosche" Le sussurrò per poi chiuderle in modo delicato ma deciso la bocca.

Gli amici di Toni non poterono non ridere e schiamazzare.

Cosa diavolo era appena successo?

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