Capitolo 10

246 12 3
                                    

"Tu mi hai insegnato la differenza
tra le
ciliegie e le amarene
ed io non la dimenticherò più."

Nei pressi di casa Topaz, si poteva osservare Toni che, con un sorriso da ebete stampato in faccia, trotterellava verso la porta di casa, nel vero senso della parola.
Non riusciva a smettere di pensare a cosa fosse successo, e in quanto in così poco tempo una persona le è riuscita a piacere,
lei che non ci sperava in tutte queste cose, non se lo sarebbe aspettato, nemmeno lo voleva,
ma adesso,
adesso aveva voglia di andare a scuola per vederla, poter sentire il suo profumo, vederla sfilare per i corridoi come una star mandando baci a chiunque, i quali non potevano mai essere respinti.
Era stata in grado di capovolgere la sua testa, per una parte..
e per questo poco tempo.
Doveva raccontarlo a qualcuno,
e chi se non meglio di Veronica Lodge?
Sapeva già che avrebbe fatto da cupido, lanciando qualche freccia di qua e di lá.
Ma l'umore si abbassò quando la testa di toni ritornò sui binari, realizzando di trovarsi davanti la porta di casa sua dopo ore e ore in cui non c'era stata.
Già sapeva cosa le sarebbe aspettato,
d'istinto, infatti, posò la sua mano destra sulla sua guancia, come se l'azione fosse già stata compiuta.
Cercò di girarsi un po' attorno.
"Antoinette Topaz scendi subito da quell'albero, ti fai male!"
Gridava la madre pur di far scendere la sua piccola che cercava un modo alternativo di entrare in casa.
"Dai mamma guarda come mi arrampico bene!"
"Toni scendi subito!"
Toni arrivò al ramo che avrebbe dovuto far da ponte per la stanzetta,
ma l'unico ricordo dopo ciò fu una gamba rotta.
Vabbè ma adesso era cresciuta no?
Faceva parte di una gang, un albero che da piccola le causò una frattura alla gamba sinistra non poteva intimorirla.
Appena i ghoulies si risveglieranno dovrà affrontare altre situazioni del genere.
Corse verso il vecchio albero, ponendoci un primo piede e braccio opposto a esso.
Non sembrava tanto difficile, erano presenti buchi e rametti che facilitavano l'arrampicata.
Arrivò al punto cruciale,
"Se dovessi cadere finirei per rompermi di nuovo un osso, non morire"
Fece qualche respiro, chiuse gli occhi, li riaprì,
spalanco le braccia come un aereo per prendere equilibrio ed iniziò ad avanzare.
Cercava di andare abbastanza veloce, più lenta era più era il peso.
Si ritrovò in camera, senza nulla di rotto, perfortuna.
Nessuno l'aveva vista o sentita.
Si scaraventò sul letto e prese il telefono.
"Antoinette da quando mi chiami al telefono? Stai morendo?"
"RONNIE NON PUOI CAPIRE"
"CORRO".
Si ributtò con la schiena sul letto,
ripensando a quei momenti non faceva altro che sorridere.
La porta si aprì, ma non era Veronica.
"Dove sei stata tutto questo tempo?"
"Qui(?)"
"Dimmi la verità"
Toni lasciò un sospiro.
"Sono andata a scuola, ho pranzato fuori, come già sapevi, sono tornata a casa , e sono stata qui tutto il tempo, evidentemente non mi hai sentita."
"È normale se stai sempre chiusa in questa camera senza una vita sociale"
"Si sempre chiusa in camera sto, adesso esci che tra poco viene Veronica, così non abbiamo una vita sociale insieme"
La madre si limitò a una faccia sconvolta e fastidiosa, lasciando la porta aperta per infastidire la figlia.
"Che problemi".
Stavolta ad aprire la porta era Veronica.
"Racconta tutto".
"Ci sono anche io"
Spunta una testa bionda da dietro Veronica, Betty.

___

"Ma adesso? Vi siete scritte qualcosa"
"No"
"Brave le coglione"
"Anche io ti voglio bene, CHE DOVREI FARE?"
"È proprio un mio lavoro"
"Lo sapevo già"
"Scusate io sono rimasta ferma a Cheryl e Toni che si baciano"
"Betty è lì che ti devi fermare"
"A breve sicuro organizzo qualcosa, ma voi dovete scrivervi e iniziare a far qualcosa, altrimenti non vi guarderete nemmeno in faccia"
Cosa avrebbe dovuto scriverle?
Come sta?
Che sta facendo?
Non sarebbero domande scontate?
Cosa potrebbe pensare di lei?
Magari le da solo fastidio.
Ma non voleva aspettare lei, insomma, a Toni piace far la prima mossa, e Cheryl non sembra una da prima mossa.
Cheryl❤️
online
"Se tipo la videochiamassimo?"
Propose Toni, dal nulla assoluto,
o era bianco o era nero.
"Videochiamare? Se te la senti"
"Betty tua cugina è da videochiamate?"
"Mh non credo, però stai sicura che si mette lei in grande sul telefono."
"Scontato."
*Cheryl❤️ sta squillando.."
"Chiedile di venire qui"
"Secondo me è troppo"
"Cosa è troppo?"
Rispose Cheryl.
"Noi dobbiamo andare"
Betty e Veronica lasciarono la stanza e se ne andarono, forse per fare un dispetto a Toni, forse per aiutarla.
"Nulla, cose di tua cugina e la sua migliore amica, ho interrotto qualcosa di importante?"
"Macché, l'unica cosa di importante nella mia vita sono io"
Beh
"Sei sempre così egocentrica?"
"Non me l'hai già fatta questa domanda?"
"Non ricordo"
"Vabbè tante persone me la fanno, la risposta è sì"
"Domani vieni a scuola?"
La conversazione andò avanti così, su domande su cosa stessero facendo, o cosa avrebbero fatto i giorni seguenti, risate, un po' di gossip e altro.
Andarono a dormire entrambe sorridenti,
non riuscendo a chiudere occhio per i troppi pensieri verso l'altra.
"Mi starà pensando anche lei?"
"Mi starà pensando anche lei?"
A una delle due non era tanto facile pensare di poter davvero piacere all'altra,
avrebbe voluto mostrarsi,
ma preferiva tener dentro sè ciò che avrebbe potuto ferirla di nuovo.
___
"Perfetto, stanotte non sono morta nel sonno purtroppo"
"L'ottimismo in persona mi dicevano"
Avanza Jug verso Toni.
"Jughead lo sai come sono, tanto mi impappinerò, andrò male, mi farò prendere dal panico e dovrò correre in bagno, come ogni volta che abbiamo questi test di sta minchia, a che cazzo ci servono"
La mano di Toni iniziava a tremare e l'altra mano non riusciva a fermarla.
Decise di sedersi in sala relax, ma dopo un po' anche l'altra mano seguiva i movimenti dell'altra.
"Tutto ok?"
"Si jug, andiamo"
Con tutte le sue forze, Toni si alzò e camminò verso l'aula sua,
ma non entrò,
si limitò a camminare avanti e indietro,
il timore di varcare quella porta, era troppo.
Cheryl la vide, non sapeva cosa fare, forse qualsiasi cosa sarebbe stata inadeguata.
Tentò lo stesso, pur se avesse sbagliato, l'importante era far capire che voleva aiutarla.
"Oi"
Le prese la mano accarezzandola, lasciando Toni un po' sorpresa,
sapeva che Cheryl non era tipo da cose dolci.
Ma il tatto della sua mano, prima la fece sobbalzare, poi accarezzandola i respiri rallentavano.
"Vuoi?"
Dice Cheryl avvicinando una ciotolina con delle ciliegie.
"Cosa sono?"
"Toni mi sembra evidente siano ciliegie."
"Le confondo sempre con le amarene"
"Come fai a confonderle? La ciliegia è dolce e ha una polpa abbondante e succosa, l'amarena è più soda e ha un sapore che abbina toni aspri e amarognoli. E poi le ciliegie non sono solo il mio frutto preferito, hanno anche il sapore delle mie labbra Toni"
Rimase un po' incantata, forse per il fatto che le sue labbra si muovevano alla perfezione,
forse per il fatto che avrebbe potuto guardarla negli occhi per ore,
o forse perché nessuno le aveva spiegato questa differenza come faceva lei.
"Allora? Mangia"
Toni prese una ciliegia, la mangiò, sorrise e successivamente prese delicatamente il viso di Cheryl per poter baciarle le labbra, che in quel momento disegnavano un sorriso.


Nota all'autrice:
Pensavo fosse carina come idea
-kekka❤️

accanto a teWhere stories live. Discover now