"Capitolo trentatré"♡

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"Jungkook pov"

Erano circa le tre del mattino quando sentii dei rumori provenire da fuori. Non ci badai molto dato che eravamo ancora in quella piccola casetta nel bosco.

Quindi mi sistemati bene tra le braccia di Tae che dormiva tranquillamente,dimenticavo che lui ha il sonno pesante,quindi non si accorge di piccoli rumori.

Appogiai la testa sul suo petto inalando il suo dolce profumo di muschio bianco, cercando di ritornare a dormire,soltanto che i rumori che poco fa si facevano sentire fuori li udivo più vicini e forti.

Mi spaventai ancora di più, tremando e vidi Taehyung svegliarsi all'improvviso guardandomi negli occhi.

"Piccolo tutto okey?" Mi disse accarezzando e guardando fuori. Spostai lo sguardo e vidi una figura nera.

Ora potete dirmi che mi sono sbagliato,data la luce della notte,siamo in un piccolo boschetto potrebbe essere un animale,o semplicemente l'ombra di qualche albero. Ma fidatevi se vi dico che era tutto fuorché un albero.

Feci segno a Tae di stare in silenzio e di non muoversi,così da non attirare l'attenzione di quella persona la fuori,ma per un momento ho pensato che potrebbe averci sentito dato il mio cuore che sembrava un tamburo.

Avevo molta paura stavo morendo dentro,il mio viso era pallido,il mio corpo che tremava ma sopratutto avevo male alla cassa toracica per via di tutti i battiti del cuore.

Vidi Tae avvicinarsi alla piccola porta e aprirla,ara socchiusa e il cigolio del legno mi ha portato l'ansia adosso. Mi sentivo osservato ma sapevo fin troppo bene che lo ero un realtà,sentivo lo sguardo di qualcuno bruciarmi la pelle,oltrepassare ogni più piccolo centimetro della mia anima.

Mi avvicinai al maggiore tenendogli la mano e uscendo nel più completo silenzio,iniziando a camminare prima lentamente e poi veloci per concludere correndo,peccato però che abbiamo preso la strada sbagliata. Se fosse stato di giorno sarebbe stato più semplice orientarsi ma adesso che è notte fonda,e che non c'è anima viva se non noi e il tizio mi sembra un'impresa bellissima.

"Tae" urlai non appena qualcuno tirò il polso facendomi staccare da quest'ultimo che non appena slacciammo le mani si giro immediatamente,visivamente sbiancato. Il che mi confuse tantissimo perché non capivo che avessi alle mie spalle,ma non appena mi girai rimasi a bocca aperta.

"Un cervo amore....... e solo un cervo" disse avvicinandosi a me prendendomi per mano baciandomi

Un cervo? Ma cela fate? ma io cela faccio? No mi sembra ovvio. Pensavo che fosse mio padre e che mi fosse venuto a prendere. Pensavo che la mia ora era giunta al termine ma non un cazzo di cervo che

Managgia la democrazia del mondo. Mi ha fatto prendere un'infarto,due anni di vita e qualche battito.

Ma come pensavo la quiete finisce non appena senti due mani abbastanza grandi prendermi dalla vita e allontanandomi da Taehyung,che dal suo canto ricevette un pugno in pieno viso.

"TAE" urlai in preda al panico, non per il fatto che il tizio alle mie spalle aveva una cazzo di pistola puntata sulla mia testa, ma perché un'altro tipo aveva un coltellino puntato alla gola di Tae mentre gli tirava i capelli all'idietro

Dalla bocca del maggiore di potevano udire molti gemiti di dolore,un naso quasi rotto non era il massimo ma sopratutto è capelli che attualmente tirati all'indietro stavano facendo molto male,che se avrebbe tirato ancora un po si sarebbero staccati delle normi ciocche.

"È un piacere conoscerti signorino Jeon" disse uno dei due precisamente quello che teneva la pistola puntata alla mia testa

"Già anche per me sono veramente emozionato" rispose l'altro come se ci fosse una cazzo di conversazione normale.

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