Capitolo 24

3.1K 132 8
                                    

𝔽𝕚𝕣𝕖

𝒦𝒶𝓉𝒾𝑒

Il battito eccede, il mio istinto si avvicina ad un limite che conosco, il mio respiro è calmo, regolare quasi come se non stesse accadendo nulla, quasi come se la natura non fosse più contro di me ma con me.

«Che cosa senti?» mi domanda Yelena, immergendosi nella mia testa sull'onda dell'atto della magia.

«Freddo» rispondo senza elaborare alcun che di concreto. Guardo fisso i tre tronchi di legno disposti in orizzontale dentro al vecchio camino sporco di fuliggine.

«Solo?» La vecchia si insinua ancora, insiste a sapere qualcosa, che a parole non potrò mai dire.

Non le rispondo più, sento che sta per accadere qualcosa, sento che sono pronta. «Katie-»

«Inšç.» La legna nel camino davanti a me si incendia di colpo facendo sobbalzare sia me che la vecchia sciamana al mio fianco.

La fiamma si divampa con così forte intensità che per alcuni secondi evade il suo spazio, facendosi via libera anche all'esterno e poi ritorna a bruciare i ceppi. Contemplo attraverso il fascino della mia capacità anche l'orrore e la forza di quello che riesco a creare soltanto con una semplice parola. Mi spaventa e mi meraviglia allo stesso modo.

«L'hai fatto di nuovo.» mi ammonisce la sciamana. «Ti sei affrettata.» Si allontana zoppicando verso la sua poltrona e ci si tuffa sopra come se fosse la cosa più morbida su cui sedersi e sospira pensierosa. Io rimango a terra e rivolgo il mio sguardo ancora alla fiamma. È calda sulla mia pelle. È solo fuoco eppure sapere che è frutto della mia creazione mi riscalda in modo diverso. La mia pelle assorbe il calore ma dentro sento davvero quel freddo che ho detto a lei. «Sei ancora molto lontana dall'obiettivo.» aggiunge lei ancora, parole su parole che mi fanno odiare sempre di più il suo essere. Con la coda dell'occhio scruto un punto preciso del pavimento in legno, un punto rovinato per causa mia. Perché effettivamente un guaio sono riuscito a combinarlo prima di accendere la legna dentro al camino. La superficie ormai bruciata dove prima c'era una piccola candela è l'unica cosa che mi trattiene dal non rispondere alla sgarbatezza della sciamana. Poco meno di due ore fa, Yelena mi aveva fatto cominciare con quella. Solo una piccola fiamma, mi aveva detto, e io ho pensato a una piccola, minuscola vampata ma quello che ne è uscito mi ha sconvolta. Ne è apparsa una fiamma immensa, che Molly ha spento in fretta e furia. Non mi sono scusata. Ero troppo sconvolta per parlare.

Molly, rimasta in silenzio ad osservare, mi porge la sua mano e mi aiuta ad alzarmi dal pavimento freddo.

«Fai una pausa, Katie.» mi dice e io annuisco. Credo di averne bisogno, forse più di una pausa. Ho bisogno un esame di coscienza per capire ancora di più la via che sto seguendo.

Raggiungo il bagno degli ospiti della casa della sciamana, accendo la luce giallastra e debole e ci entro dentro. Mi lavo la faccia con l'acqua fredda, quasi a voler levare di dosso il calore di quel fuoco.

Al ritorno, in corridoio mi fermo ad osservare un quadro appeso alla parete, tanto per perdere del tempo e non ricominciare subito la pratica del nuovo incantesimo. Il quadro è il più piccolo, sminuito dalla grandezza degli altri. Mi faccio più vicina per vedere ciò che nasconde e mi sorprende a non trovare un dipinto ma una foto. Ci sono quattro donne in quella foto. Stanno tutte in posa con dietro la montagna e gli alberi della foresta. Due di quelle donne all'apparenza sembrano molto giovani. Vagamente mi accorgo di conoscere i tratti familiari delle due più mature di quest'ultime.

Molly e Yelena.

Una terza mi incuriosisce però. Anche i suoi tratti mi sembrano familiari ma non saprei a chi paragonarli...

Ashes -Il Grande Caos È Dentro Di Me-Where stories live. Discover now