23 La tempesta dopo la quiete

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GIAN

La mia Demi e io siamo rimasti un po' da soli dentro la grotta dell'amore, e dopo esserci scambiati tante coccole, ritorniamo al castello.
Una volta entrati nella grande sala seduta sul trono c'è nonna Aria, ha il viso cupo, e gli occhi molto lucidi, ci avviciniamo a lei. Demi l'abbraccia forte e gli chiede: "Nonnina, è tutto ok, perché stai piangendo, seduta sul trono che era di mamma?" E con una mano asciuga le lacrime dal volto di nonna Aria che con la voce commossa risponde: "Demetra cara, sto bene tranquilla, e che aver rivesto la mia bambina che è anche la tua mamma, tuo padre e il nonno, dopo tutto questo tempo mi ha toccato il cuore. Mi mancano tantissimo." Poi si rivolge a me: "Gianeo caro, hai fatto una cosa bellissima, grazie a te, anche se solo per poco abbiamo rivisto i nostri cari.
Sono molto orgogliosa e fiera di te, e felicissima che sarai al fianco della mia Demetra per sempre. Vi auguro tutta la felicità di questo mondo." Ringrazio nonna per le sue belle parole, Demi e io la abbracciamo e ci ritiriamo nella mia stanza. Ci buttiamo sul letto, siamo entrambi molto stanchi, oggi è stata una giornata piena di emozioni. Tengo la mia sirena stretta stretta a me, gli accarezzo i lunghi capelli, sfioro la morbida pelle del suo bellissimo viso, avvicino il mio volto al suo, appoggiò il mio naso sul suo collo e prendo una dose del suo meraviglioso profumo. Rialzo la testa e la guardo, mamma quanto è bella, nella mia vita non ho mai visto niente e nessuno più bello di lei. E la mia sirena bella e dolce. La stringo sempre più forte, e la bacio con tutto l'amore che ho dentro al cuore.

DEMI

Gian mi tiene stretta a sé, la sua presa e molto forte, quasi da togliermi il respiro, mi bacia con tanto amore da togliermi completamente quel poco di respiro
che mi era rimasto, mentre mi stringeva forte tra le sue possenti braccia. Ora il mio ossigeno e diventato lui, e lui che mi fa respirare e battere forte il cuore, senza non potrei più vivere. Alzo gli occhi in cerca dei suoi, che mi guardano con tanta dolcezza da farmi sciogliere. Dio quanto lo amo, questa volta sono io a baciare lui con tutto l'amore che ho nel cuore. Andiamo avanti cosi a lungo, finché non ci perdiamo completamente l'uno nell'altro abbandonandoci a un mare di coccole, amandoci con tanto amore fino ad addormentarci abbracciati.

E quasi mattina quando mi sveglio con la testa appoggiata sul petto di Gian, dorme ancora, sembra un angioletto, gli do un bacio stampo sulle labbra delicatamente facendo attenzione a non svegliarlo. Mi alzo piano piano dal letto, e esco velocemente dalla sua stanza, e vado nella mia. Quando mi sono svegliata ho avuto un idea pazzesca, farò un bellissimo regalo al mio tritone, però devo andare sulla terra per poterlo realizzare. Così prendo alcune cose che mi serviranno, e nuoto via fino alla superficie, ma una volta arrivata su, purtroppo qualcosa va storto.

GIAN

Ho trascorso la notte con il mio amore, ma al mio risveglio Demi no è più al mio fianco nel letto. Mi alzo velocemente mi do una sistematina, e vado in camera sua ma non c'è, la cerco nella grande sala, ma non c'è nessuno, magari è con sua nonna o con le sue sorelle, deciso di sedermi e aspettare il suo arrivo. Passa un bel po' quando finalmente sento qualcuno nuotare e avvicinarsi alla sala, ma è solo nonna Aria ed è da sola. Mi saluta: "Buon giorno Gianeo, che ci fai tutto solo qui, Demetra dorme ancora.!"
Rispondo preoccupato: "Buon giorno nonna, no Demetra non sta dormendo, quando mi sono svegliato non era al mio fianco, e non c'è nemmeno in camera sua, credevo fosse qui ma non c'era, così ho pensato che poteva essere con te nonna o con le sue sorelle. Se non è con te sarà con le sue sorelline."
Nonna risponde: "Non era con me, ma capace che è veramente con Cristal e Corallina, dopo la giornata di ieri sicuramente hanno bisogno di parlare un po' tra di loro." Ma nel frattempo Cristal e Corallina ci raggiungono nella sala ma Demi non è con loro. Le guardo e gli dico: "Buon giorno ragazze, avete visto vostra sorella, era con voi?"
Le due mi rispondono in coro: "Nooo, non era con noi, non la vediamo da ieri sera."
"Caspita dov'è sei finita Demi??" Dico ad alta voce. Lascio la sala dicendo a nonna e alle ragazze che vado a cercare Demi in tutto il mare, sarà pure da qualche parte. Mi allontano dal castello e la cerco dapertutto, chiedo a chiunque incontro se l'hanno vista, ma tutti mi danno la stessa risposta, nessuno l'ha vista, la cerco per ore dapertutto ma non la riesco a trovare, così ritorno al castello con la speranza che sia tornata lì. Ma una volta arrivato, di lei non c'è neanche l'ombra, vado nel panico, in preda alla disperazione do codate a tutto ciò che incontro. Nonna si avvicina a me con cautela e mi dice: "Calmati Gianeo, vedrai che presto tornerà, e se non lo farà tra qualche ora, manderemo le guardie a cercarla."
"Va bene rispondo." Cercando di mantenere la calma.
Passano le ore, ma niente lei non si fa vedere. Ma che fine avrà fatto, dove si sarà cacciata. "Dannazione Demi dove seiiiiiiiii?" Urlo fortissimo.
Nonna visibilmente preoccupata da ordine alle guardie di cercarla, e io mi unisco a loro nella ricerca.

DEMI

Ho nuotato fino alla superficie del mare nella mia vera sembianza di sirena, dimenticandomi di bere la pozione magica prima di raggiungere la superficie, e ora mi ritrovo nei guai, purtroppo per me un grande guaio. Sono finita senza accorgermene in un rete per pesci, se non mi riesco a liberare, per me è la fine. Sono troppo stretta qui dentro, provo a prendere la pozione per diventare umana ma non c'è la faccio o le mani incastrate, c'è la sto mettendo tutta, quando purtroppo la rete viene sollevata dalla acqua del mare con me dentro di essa ancora nell'aspetto di sirena. Caspita sono finita adesso. I pescatori che mi hanno catturata mi guardano con occhi sgranati e confusi per un primo momento. Poi si guardano tra di loro, e fanno festa ridendo e dicendo: "Siamo diventati ricchi, che scoperta meravigliosa abbiamo fatto, abbiamo catturato una sirena, non sono solo leggende, ma esistono per davvero."
Mi portono con tutta la rete sul peschereccio lasciandomi ancora nella rete.
Sono in preda al panico, cosa ne sarà di me adesso. Dove mi staranno portando, ma soprattutto cosa vogliono farne di me.
Sento uno dei pescatori parlare: "Pronto, buongiorno, io e i miei amici pescatori, abbiamo catturato con la nostra rete per pesci una sirena, siete interessati a lei...?"

Poi cala il silenzio per qualche minuto, e l'uomo riprende a parlare: "Va bene, raggiungiamo il porto di Napoli, e ve la portate voi nel laboratorio, la vasca di trasporto portatela enorme."
Cosa non ci posso credere, mi vogliono portare in un laboratorio, mi sono cacciata ne guai, ma io volevo fare solo un regalo al mio Gian, e ora mi ritrovo prigioniera in una rete, e sto per diventare cavia di laboratorio. Inizio a piangere, e a sperare che il mio bel tritone mi trovi al più presto e mi salva.

Amore oltre oceanoWhere stories live. Discover now