CAPITOLO 2 - ANNALISA

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Sto già dormendo da mezz’ora quando percepisco una presenza vicino al letto.
Guardo meglio e mi sembra di vedere il fantasma di una ragazza.
Mi esce un urlo disumano e sento i miei genitori precipitarsi in camera mia.
- Annalisa tesoro che succede? – chiede mia mamma.
- Non lo so. Forse sono solo nervosa per domani.
- Vedrai che andrà tutto bene amore. Cerca di dormire. – dice mio padre abbracciandomi e rimboccandomi le coperte.
- Va bene, buonanotte. Vi voglio bene.
- Anche noi cucciola.   
Cerco di riaddormentarmi ma non ci riesco, continuo a vedere la ragazza.
Prova anche a salire sul letto ma io la spingo via facendola cadere.
Dopodiché finalmente mi addormento.
Il giorno dopo mi sveglio super agitata e la vedo già vestita per la colazione.
La ignoro e inizio a vestirmi anch’io. Durante il pasto non la degno di un’occhiata, non mi capacito di cosa sia successo ieri sera. Voglio dire, non sono matta giusto?
       Forse sono solo in ansia per oggi. Speriamo che vada tutto bene!
        Dopo essermi messa la giacca prendo lo zaino e saluto i miei genitori, Selene e Andrea.
- Tesoro, non preoccuparti. – Mi dice mia mamma mentre mio papà mi abbraccia. Dopodiché esco di casa e vado verso la scuola.
Una volta arrivata cerco l’aula magna. Appena la trovo, entro e mi siedo nel primo posto libero.
Quando la preside finisce il discorso per gli studenti del primo anno mi chiama e vado verso i miei compagni tenendo sempre lo sguardo inchiodato al pavimento.
Poi la prof di inglese ci accompagna in classe e mi sistemo nel banco davanti alla lavagna, accanto a due ragazze. Una ha capelli e occhi scuri, la carnagione invece è color cioccolato.
L’altra ha i capelli biondi, gli occhi azzurri e qualche lentiggine sulle guance che la rende davvero carina.       
Stanno per chiedermi qualcosa ma l’insegnante inizia a spiegare le regole della scuola. 
In realtà non sto ascoltando, sono concentrata a pensare a cosa può essere successo. Mi giro e vedo che la ragazza fantasma mi sta guardando senza proferire parola.  Non so nemmeno se è veramente qui o mi sto immaginando tutto.
Quando suona la campanella dell’intervallo mi precipito fuori dalla classe: ho bisogno di stare sola per pensare. 
Vado alle macchinette e mi prendo un pacchetto di Oreo. Inizio a sgranocchiarli lentamente mentre cammino per i corridoi della scuola. All’improvviso mi accorgo delle mie compagne di banco. Stanno venendo verso di me e immediatamente inizio a sudare freddo. Spero che non si accorgano di niente.
- Ciao, come ti chiami? – Mi chiede la ragazza mora.
- A-Annalisa. – Balbetto.
- Mi piace un sacco il tuo nome. Io mi chiamo Theresa Lemaire e prima abitavo a Parigi ma ho origini senegalesi. Mi piace tantissimo suonare la chitarra e cantare. – Dice con un delicato accento francese.
- Io sono Roxanne Garcìa, vengo da Madrid e mi piace nuotare.
- Io adoro ascoltare E-Ed Sheeran, è un bravissimo cantautore.
Sbircio le ragazze di sottecchi. Non sembrano aver notato nulla perciò mi concedo di ritornare a respirare.
Parliamo ancora un po’ fino alla fine dell’intervallo e poi torniamo in classe.  
Verso le 10:30 sento un vago senso di nausea e chiedo all’insegnante se posso andare in bagno. Quando ottengo il permesso mi fiondo verso quello delle ragazze ed una volta entrata inizio a vomitare l’anima nel gabinetto.
Appena finisco mi pulisco la bocca e vado davanti allo specchio per tentare di legarmi i capelli ma tutto quello che riesco a fare è una misera coda disordinata.
“Che cosa mi sta succedendo?” Mi ritrovo a pensare.
“Sei solo agitata, niente di che. Adesso respira e cerca di calmarti.”
   Mi giro e vedo la ragazza invisibile. Che ci fa lei qui? Come ha fatto a leggermi nel pensiero?
Sto per mettermi a urlare come ieri sera ma lei mi tappa immediatamente la bocca.
“So che sei spaventata e non capisci quello che sta succedendo. Sono qui per aiutarti, la prima superiore non è facile per nessuno. Anche per me è il primo giorno sai?”
“Chi sei?”
“Mi chiamo Allie, ho la tua età e sono irlandese.”
A guardarla bene sembra una ragazza normale: ha gli occhi azzurri, i capelli ricci e neri.
Anche l’abbigliamento rispecchia quello di una qualsiasi quattordicenne.
“Davvero sei qui per aiutarmi?” – Dico guardandola con diffidenza.
“Certo. Ora torniamo in classe.”  Le do la mano e ci avviamo verso la nostra aula.

- Tutto bene Annalisa? – Mi chiedono Roxanne e Theresa appena mi siedo.
- Si, ragazze non preoccupatevi.
Le altre ore di lezione passano velocemente e per tutto il tempo Allie sta vicino a me assicurandosi che io stia bene.

-Ti va di venire a casa con noi? – Mi chiedono le mie compagne di banco appena suona l’ultima campanella.
- Grazie mille ma ho delle cose da fare. – Mento.
Mi affretto a mettermi la giacca e a prendere lo zaino per poi schizzare fuori dall’aula alla velocità della luce.
Oggi voglio stare da sola per riflettere sugli eventi della giornata. Per fortuna la mia scuola si trova a 5 minuti da dove abito e arrivo subito a casa.

- Tesoro com'è andato il tuo primo giorno da liceale? – Mi chiedono i miei genitori appena metto piede in casa.
- Bene. Ho conosciuto due ragazze che mi sembrano davvero carine.
Mangio più in fretta che posso e vado in camera mia. Ovviamente Allie mi segue, come sempre.
“SI PUÒ SAPERE PERCHÉ MI STAI SEMPRE ADDOSSO?” – Sbotto dentro di me.
“Voglio solo assicurarmi che tu stia bene. Mi sono preoccupata quando stamattina hai vomitato.”
Non mi prendo nemmeno il disturbo di risponderle e vado verso la finestra da dove si vede in lontananza la Mole Antonelliana, il simbolo di Torino per eccellenza.
Continuo a fissarla e intanto penso a come mi sono sentita oggi,  avevo paura che qualcuno mi scoprisse e ridesse di me.
“Annalisa dico sul serio, devo rimanere qui per prendermi cura di te e aiutarti in questo primo anno alle superiori.” – Si intromette Allie interrompendo i miei pensieri.
“CHI TI HA DETTO CHE HO BISOGNO DI AIUTO? ME LA CAVO BENISSIMO DA SOLA. E POI TU NON ESISTI.”
“BENE ALLORA SE NON ESISTO ME NE VADO.”
Dopodiché esce dalla camera sbattendo la porta e accendo lo stereo dal quale partono subito le prime note di The A Team, una delle mie canzoni preferite di Ed Sheeran, sperando che sentire la sua voce possa darmi un po’ di sollievo e farmi dimenticare questa strana giornata.

Ciao ragazzi!
Ecco la seconda parte.
Secondo voi chi può essere la ragazza misteriosa?




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